Iniziano gli Europei e io festeggio con la mia torta di ciliegie, ritirata direttamente dal prestinaio della montagna (prestinaio: panettiere facente funzione di bottega, vende un po’ tutto). Mentre mia moglie twitta disperata con la Chiuso cercando tracce del marito della Hosszu – ma io invece sono molto meno disperato – mi godo le imprese della giornata. Katinka mia non disperare, il marito c’è, Giorgio Scala lo ha visto!

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Aspettando Tosup (Ph. A. Rinaldo)

Io ve lo avevo Detti che Gabriele, il gemello brutto e grosso, ce ne aveva. E anche se il bello di Carpi (Gregorio) ce l’ha messa tutta per distrarlo con frizzi e lazzi, alla fine ha vinto ed è salito sul podio. Dove ha scoperto la medaglia più brutta di tutta la storia del campionato Europeo. L’onorificenza mitile (nel senso di cozza) è seconda solo alla Razza… ebbene sì, dopo Drop abbiamo Razza, il pelouche che neanche Poochie, la cagnetta rosa degli anni 80 può eguagliare.

Poochie

Sognando Drop!

Ma peggio di tutti ha fatto la Panziera, la cui virata ai 150 metri credo che non si possa vedere neanche nelle semifinali regionali Esordienti del Congo belga. Coraggio, tutti possiamo sbagliare, ce la farai al SetteColli (tiè)

Margherita Panziera, titolo e pass per Kazan nei 200 dorso

provaci ancora Marghe!

Incredibile invece vedere una modella sul podio; ce l’hanno messa tutta per permettere alla Jakabos di farsi fotografare al fianco di Katinka. Tra l’altro, Zsusanna è alta più delle altre sul gradino più basso… brava Zsuzi!

Berlino 2014 - Szusanna Jakabos

Zsuzsanna Jakabos (Ph. M. Romanenghi)

Meno brave Carlotta e Luisa…ma quale bello fare la finale: in finale bisogna vincere! Come fa Katinka, che come dice la mia mentore Cristina non vuole perdere neanche a biglie su spiaggia, specialità che fra l’altro chiederà da Tokio l’ingresso al villaggio olimpico.
Sempre Cristina suggerisce l’amara verità: in Svezia stanno per girare un film sulla Pellegrini. Nightmare Federica è il titolo provvisorio. Già hanno una stagione invernale che invita al suicidio, se ci si mette anche la divina con i suoi sorpassi finali, la vita delle giovani nuotatrici scandinave è in serio pericolo.

FedericaPellegrini

L’urlo di Fede terrorizza Stoccolma (Ph. F. Cetti)

Intervista finale della Caporale (che non è riuscita a far piangere neanche la Panziera sto giro e sì che non era difficile, secondo me il suo coach ce la farà alla grande) alla Hosszu. Traduzione libera, ma il senso è quello di Mecarozzi nella cronaca: eh sì, le faccio tutte io le gare e le vinco anche!

Foto copertina euroaquatics.london site