Esattamente come previsto per l’edizione 2020, saltata poi a causa del Covid-19, la rassegna nazionale era valida come selezione sia per i Campionati Europei di Budapest che per le Olimpiadi di Tokyo, i due grandi appuntamenti del 2020one.
Va innanzitutto detto che i Campionati Italiani sono ormai un appuntamento a cui tutto il mondo del nuoto guarda con estremo interesse, grazie al valore assoluto dei nostri big ma anche al continuo ricambio generazionale ed alle avvincenti sfide ai vertici che si vedono in molte delle nostre finali.
Il nuoto italiano è ormai stabilmente nell’élite mondiale; vediamo cosa ci dicono i numeri di questa edizione.
PARTECIPANTI
Quella del 2021 è stata un’edizione positiva e lo si nota già dai numeri di partecipazione, che tornano finalmente a crescere dopo un anno di naturale flessione. Oltre che interessante a livello puramente statistico, è anche un dato incoraggiante per la graduale uscita dalla situazione pandemica.
TOKYO 2020ONE
Al termine della manifestazione, il numero dei qualificati a Tokyo 2020one sale a quattordici per le gare individuali (per un totale di sedici gare) e tre per le staffette.
A Rio 2016, gli italiani andarono in finale in solo 5 occasioni (portando a casa 3 medaglie), ed in semifinale in altre cinque gare. Questi atleti, sulla carta, sembrano tutti in grado di passare il turno mattutino e non solo per i tempi ottenuti ma anche per l’alto grado di esperienza e consapevolezza della maggioranza dei nazionali.
A livello qualitativo, come dichiarato da Gregorio Paltrinieri, è la Nazionale più forte di sempre.
QUALIFICATI EUROPEI BUDAPEST
In attesa delle eventuali integrazioni del DT Butini, la squadra per gli Europei preolimpici è attualmente formata da tutti Campioni Assoluti 2021 e dagli atleti che hanno ottenuto il tempo limite nelle finali di Riccione.
VINCITORI A CONFRONTO
Sono cinque i record nazionali caduti, tre nel maschile e due nel femminile. In realtà, sono quattro le donne che hanno nuotato più veloce di un precedente record italiano: nella ormai famigerata finale dei 100 rana, sia Carraro che Pilato e Castiglioni sono scese sotto il precedente limite. È l’edizione più ricca di record da due anni a questa parte.
– 100 Rana uomini: Martinenghi 58”37 (precedente Martinenghi 58”75)
– 50 Rana uomini: Martinenghi 26”39 (precedente Martinenghi 26”47)
– 200 Misti uomini: Razzetti 1’57”13 (precedente Razzetti 1’58”09)
– 100 Rana donne: Carraro 1’05”86 (precedete Pilato 1’06”02)
– 200 dorso donne: Panziera 2’05”56 (precedente Panziera 2’05”72)
MEDIA ANNI FINALISTI
La già consolidata tendenza al ringiovanimento è confermata anche dalle medie anni dei finalisti 2021 – 23 anni e mezzo tra i maschi, 22 e mezzo tra le femmine – praticamente in linea con quelle delle due edizioni precedenti.
Il più giovane di tutti i finalisti (lo consideriamo finalista anche se in realtà ha nuotato la serie al mattino) è Lorenzo Galossi, anno 2006, ottavo classificato negli 800 stile, il quale ha già fatto molto parlare di sé per i record e le prestazioni ottenute in ambito giovanile. In questa gara ha migliorato un limite nazionale ragazzi storico, quello che Bibi Battistelli aveva stabilito al passaggio dei 1500 nel 1986. Le più giovani tra le donne sono invece del 2005: Benedetta Pilato, campionessa dei 50 ed argento nei 100 rana, e Giulia Vetrano, sesta nei 200 e quinta nei 400 stile.
La più “matura” finalista tra le donne è ancora Federica Pellegrini, della quale speriamo di non avere assistito all’ultimo Campionato Assoluto, che è anche la campionessa 2021 meno giovane. Tra i maschi invece si conferma Federico Turrini, classe 1987 bronzo nei 400 misti, che è anche il finalista più “esperto” dell’intera classe 2021.
Finaliste Donne - Età media
Finalisti Uomini - Età media
Facciamo un giochino per far sentire ancora meno giovani quelli come me, nati negli anni ’80, ma anche per capire come si collocano a livello di nascita i migliori atleti italiani.
Su un totale di 136 finalisti, questa è la suddivisione per decadi degli anni di nascita:
- Nate dal 1980 al 1989 (3) 2%
- Nate dal 1990 al 1999 (74) 54,5%
- Nate dal 2000 al 2009 (59) 43,5%
- Nati dal 1980 al 1989 (3) 3%
- Nati dal 1990 al 1999 (92) 68%
- Nati dal 2000 al 2009 (40) 29%
REGIONI DI PROVENIENZA
Questa statistica nasce dalla discussione che si è creta intorno ad alcune dichiarazioni di Luca Sacchi, al commento TV Rai, scaturite dall’intervista post gara ad Elena Di Liddo (che ha poi replicato tramite i social). Senza entrare nel merito del discorso, molto complesso e personale, ci limitiamo a dare un occhio alle regioni di provenienza delle società civili di tutti i finalisti degli Assoluti 2021. Per chiarire, la regione indicata è quella ufficiale della società civile, e potrebbe non coincidere con la reale regione di provenienza dell’atleta o con la regione nella quale si allena. Elena Di Liddo, per esempio, è tesserata per l’Aniene, e quindi in questa statistica la sua regione è il Lazio.
Lazio che, ovviamente, stravince sia tra gli uomini che tra le donne, ma è interessante notare come Lombardia ed Emilia Romagna si scambino seconda e terza posizione, seguite in entrambi i casi dalla Toscana. In generale, è una classifica che ci dice qualcosa sulla capillarità delle strutture nel territorio nazionale, con le regioni traino che, dove non riescono già a creare i propri atleti, li assorbono dalle realtà locali sfruttando la maggiore disponibilità di impianti e risorse in generale.
Finalisti Donne - Regione Società
Finalisti Uomini - Regione Società
Foto: Fabio Cetti | Corsia4
Interessante analisi, una nota è relativa alla provenienza geografica.
Occorre considerare i gruppo militari ed il piu importante gruppo privato di Roma fanno pesare molto il peso verso la regione Lazio ma in realt6gli atleti si allenano e provengono da altre regioni rispetto al tesseramento della società