C’è sapore di rivalsa per questa World Cup 2022 che risplende di luce propria dopo diversi anni all’ombra dell’International Swimming League.

Senza la manifestazione di Mr. Grigorishin buona parte dell’élite mondiale debutta con la stagione in corta proprio dalla tappa tedesca di Berlino di Coppa del Mondo, in cerca di tempi e denaro con un occhio ai Mondiali di fine anno (13/18 dicembre, Melbourne).

Dalla capitale tedesca escono ottime notizie sia a livello internazionale che azzurro, con un nutrito gruppo di connazionali scesi in campo non solo a far presenza ma a giocarsi vittorie e piazzamenti per la generale!

​Miss e Mister World Cup!

Emma McKeon e Matthews Sates partono dalla pole freschi vincitori dell’edizione 2021, ma solo il sudafricano si presenta a questa tappa europea. Lo fa alla grande ripartendo da dove aveva lasciato: quattro successi, 58,3 punti in classifica e 12.000 dollaroni incassati.

Vittorie nei 200 misti in 1’51’’64, 400 misti in 4’02’’95 e 200 stile con 1’40’’88, tutte con crono molto vicini al personale, che invece infrange nei 400 stile, vinti in 3’36’’30 nuovo record sud africano, che prima apparteneva a Myles Brown in 3’37’’91 dal 2013 ma anche continentale, strappandolo ad un certo Oussama Mellouli che nel 2008 aveva nuotato in 3’36’’75. Insomma come inizio non male per Sates!

In campo femminile sotto a chi tocca, con Siobhán Haughey che approfitta del momentaneo forfait della McKeon per prendersi la testa della classifica provvisoria. Lo fa grazie ai 58,5 punti conquistati e le tre medaglie d’oro messe al collo: 100 stile in 51’’9, 200 in 1’51’’36 e 400 in 3’56’’52, nuovo record di Hong Kong, migliorando il suo personal best di 3’57’’06 dello scorso anno.

2012 o 2022??

Berlino ci regala un tuffo nel passato mica da ridere, con un salto indietro di dieci anni grazie a due protagonisti assoluti di questa prima tappa. Chad Le Clos e Rūta Meilutytė.

Il sudafricano, dopo anni difficili torna a nuotare tempi notevoli nel suo delfino, che proprio a Londra dieci anni prima lo aveva lanciato nel panorama internazionale. 48’’58 nei 100, a un solo decimo dal WC record di Korotyškin del 2009 e 1’49’’62 nei 200, scendendo sotto la barriera dell’1’50’’. Niente male per un atleta che nell’ultimo biennio aveva dimostrato difficoltà non solo in acqua.

Chi si rivede alla grande è ancora la lituana Meilutytė che dieci anni fa stupiva il mondo con l’oro olimpico nei 100 rana. Dopo un ritiro prematuro e un rientro già scoppiettante in estate, eccola ritornare a far tremare il mondo! Vittoria nei 100 rana in 1’03’’07, a sette decimi scarsi dal suo WR, mentre ci va ancora più vicina nei 50, dove tocca in 28’’60, per la precisione a soli 4 centesimi dal mondiale di Alia Atkinson del 2018. Per la lituana c’è però oltre allo scontato PB e record nazionale, anche quello europeo, cancellando il 28’’81 di Benedetta Pilato e prendendosi anche la seconda prestazione all-time. Alla faccia del rientro!

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​Le certezze

Niente squilli, record o prestazioni da ricordare ma sempre e comunque una certezza: sono le prove dei vari Chalmers, che vince la gara regina dei 100 stile in 45’’88 e Wellbrock, che si impone nei 1500 in 14’25’’41 regalando il solito spettacolo con l’amico/nemico Romanchuk secondo a 14’26’’69.

Solido l’americano Nick Fink, che fa l’accoppiata 50 e 100 rana, doppietta che stampano anche i connazionali Beata Nelson e Shaine Casas nei 100 e 200 dorso, mentre il trinidadiano Dylan Carter cala il tris vincendo 50 dorso, 50 stile e 50 farfalla.

Italy on the road!

Son sulla strada giusta gli azzurri! A rappresentarci al meglio è sicuramente Thomas Ceccon, che sfodera tutto il suo potenziale anche a livello di classifica generale (sesto al momento con 52,6 punti). Il veneto sfrutta la sua poliedricità e piazza una vittoria nei 100 misti con 51’’52, l’argento nei 50 dorso in 23’’22 ma soprattutto quello nei 100 dorso, dove con 49’’62 si arrende solo a Shaine Casas (49’’54) e timbra il nuovo primato italiano strappandolo a Simone Sabbioni che lo deteneva dal 2017 in 49’’68!

Non solo Ceccon però: vince anche Ilaria Cusinato, con un’ottima prova nei 200 farfalla chiusa in 2’05’’30, personal best e quinto crono all-time in Italia, oltre ai piazzamenti nei 200 e 400 misti due volte quarta entrambe davanti a Sara Franceschi. A podio anche Nicolò Martinenghi, che nelle gare dominate da Fink è argento nei 50 in 26’’12 e bronzo nei 100 con 57’’14, così come Matteo Rivolta che sale sul terzo gradino del podio nei 100 farfalla in 49’’75 e nei 50 in 22’’38.

Super Deplano poi nei 100 stile: terza piazza, nuovo PB di 46’’77 e mano davanti ad Alessandro Miressi che chiude quinto in 47’’00, mentre un bell’argento lo porta a casa anche Alberto Razzetti che dopo il quinto posto nei 200 farfalla è secondo nei 400 misti in 4’04’’74 in una finale con anche Pier Andrea Matteazzi. Si rivedono infine tra le ragazze Silvia Di Pietro, che trova due finali nei 50 stile e 50 farfalla, Lisa Angiolini, protagonista nelle tre prove della rana, dove spunta anche Martina Carraro, 7ª nei 100; chiude invece 8ª negli 800 stile Martina Caramignoli.

Il prossimo week end tutti a Toronto per la seconda tappa della Swimming FINA World Cup!

Foto: Fabio Cetti | LEN