La prima specialità di giornata tira fuori dall’armadio l’unica coperta corta che abbiamo e presenta la vera novità del giorno: primi podi senza azzurri.

In realtà non ci sarebbe motivo per stupirsi, anche gli avversari sono qui per la stessa cosa, ma con questi campionati ci siamo fatti la bocca buona.

Il trasporto manichino dell’europeo youth porta con 36”43 alla ribalta la spagnola Payola seguita in simultanea dall’olandese Bakker e la francese Bacan. Le nostre finaliste Andrea Allais e Alessia Locchi risultano essere nell’ordine la prima delle escluse dal podio con 37”68 e la 6^ classificata con 38”28.

Al maschile vince il polacco Nakielski precedendo il tedesco Schmidt e il francese BessonNazon con i nostri Pirola e D’Angelo presenti in finale ma legni freschi con 31”47 e 31”72.

La specialità sarebbe stato un passaggio “a vuoto” in termini di medagliere se non avessimo avuto Alice Marzella. La lombarda ha riportato tutto nei binari e mette in salvo lo 0 che si stava concretizzando. Anche tra le grandi è la Spagna con la statuaria Antia Garcia a centrare il titolo in 34”90, anticipando di 1/100 l’inglese Zara Williams e l’azzurra al bronzo con il tempo di 35”34.

Il duo finalista SannaBartolo si sistemano al 4° e 5° posto con 29”48 e 30”16 con il podio maschile occupato da Danny Wieck (27”56) assieme al socio Perling e lo spagnolo Blasco al bronzo.

Con l’approssimarsi della staffetta si sente che il vento sta girando decisamente. D’altronde, se non è facile fare il trasportatore, è veramente impegnativo metterne assieme 4 e fare l’impresa con formazioni di 6 elementi.

Le ragazze mettono in fila Olanda e Germania lo speaker si esalta gridando al nuovo w.r. di categoria con 1’27”22, che in realtà non è vero, ma è bellissimo sentirlo.  (resiste il 1’25″87 azzurro di Torrevieja 2015)

Alessia Locchi, Andrea Allais, Francesca Pasquino, Lucrezia Fabretti lasciano le avversarie a oltre 3 secondi, mentre è di bronzo la medaglia dei ragazzi. D’Angelo, Chirico, Pirola e Mattei centrano il risultato in 1’13”59 e rendono onore alla Germania che va al titolo e alla Francia, d’ argento, ma felici come delle Pasque.

L’Italia femminile incassa l’oro anche con la formazione assoluta. Ferrari, Marzella, Meschiari, Nigris colpiscono forte e affondano Olanda e Germania che completano il podio. FOTO

E’ argento per il quartetto maschile che sbatte contro quello tedesco della c.t. Elena Prelle che guida l’unico, solido, vero antagonista di questo europeo in piscina. Gilardi, Bartolo, Sanna, Musso chiudono la 4×25 trasporto manichino con il tempo di 1’08″12 precedendo il Belgio.

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Lo speaker e la specialità 100 manichino con pinne e torpedo chiamano il record.

Valeria Cappelletti dopo un mattino significativo e un passaggio in 22”55 risponde presente. Semina le avversarie e tocca in 59”51 migliorando il suo wrj di 40/100, anche se all’ Orange Cup del 2015 aveva realizzato un 58″61 che però non è mai stato registrato (anche se in una manifestazione internazionale) . Senza onde rimangono l’olandese Van der Hoek al tocco in 1’04”31 e la raggiante tedeschina Brunsing entusiasta per il bronzo e l’1’04”38 centrato.

Nell’ipotizzata sfida tra i giovani Emanuele Mattei e Cristian Barbati, migliori tempi del mattino, ci mette lo zampino il francese Dylan Vialettes (54”94) e la sfortuna. In vantaggio all’aggancio, questo non riesce perfetto. Mattei rimedia e chiude toccando la piastra 2° con il crono di 56”94. A Barbati non entra proprio e litiga di brutto con il manichino. Chiude 8° con 61” e rotti.

La coppia PranzoVolpini dà spettacolo. Dalla corsia 3 e 7 mettono pressione alle centrali che si inceppano all’aggancio mentre Federica Volpini si invola e chiude con 57”45 centrando il suo secondo titolo continentale.

Laura Pranzo subisce invece la rimonta: 1’03”13 non basta per confermarle l’ipotetico podio di metà gara e chiude quinta. Podio per la Spagna con Valenciano 60”59 e Germania con Franz 61”33.

I calzini di Jacopo Musso volano. 50”72 il tempo e di nuovo a farne le spese la coppia tedesca Laufkoetter (51”30) e Thorwesten (52”12). Legno per Federico Gilardi.

Andrea Allais si prende il titolo continentale dei 100 metri percorso misto e la personale rivincita nei confronti della spagnola Payola. Con il tempo finale di 1’14”73 precede di soli 21 centesimi Lucrezia Fabbretti, con l’iberica seminata a 1’17” proprio nel segmento di trasporto.

Vincenzo D’Angelo 1’05”82 e Edoardo Giuseppe Pirola 1’05”87 recuperano nella seconda vasca ma toccano senza raggiungere il polacco Nakieski che li ha preceduti con 1’05”75.

Zara Williams show nella categoria assoluta. L’inglese riesce a centrare il suo primo titolo di questi campionati con 1’11”97 precedendo Alice Marzella 1’13”54 e l’olandese Chantal Senden che vola i primi 50 ma poi mostra la corda e legno per Silvia Meschiari con 1’15”14. Posizione quasi inconsueta.

Herr Wieck dalla corsia 4 non lasciava speranze già a secco, ma Charlie Heyes ci aveva provato. Alla fine il tedescone stampa con 59”37 anche il w.r. che migliora sé stesso precedendo Perling e Blasco. Legno per Daniele Sanna (1’02”20) che a fine campionato potrà costruirsi un capanno con il tetto d’argento e 5° Sasha Andrea Bartolo con 1’02”33. Disperso Heyes dopo il passaggio “a fagiano”.

Staffetta 4×50 mista “..and Italy is goin’ to win” già dopo i primi 50 metri. W.r.j. per Rossetti, Fabbretti, Pasquino, Cappelletti che con 1’41”92 cancellano l’Australia 2014 e precedono Olanda e Polonia.

Stessa musica la maschile. Complice un madornale errore spagnolo ai 150 metri, anche per i ragazzi diventa una corsa solitaria e vincente contro sé stessi. 1’30”23 l’incredibile tempo stabilito da Luca Chirico, Andrea Cargnel, Cristian Barbati, Emanuele Mattei che annulla quanto nuotato dagli azzurri di Eindhoven 2016 e che ha ritrovato sul podio oltre alla Francia anche la Spagna che ha perso la capra ma ha salvato almeno il bronzo.

Nigris, Meschiari, Ferrari e Volpini hanno lottato contro “saetta” Senden e compagne che hanno portato il titolo nei Paesi Bassi con una superiorità manifesta nei primi 100, ma che ha sofferto maledettamente nell’ultimo 50. Azzurre d’argento in 1’41”88 e teutoniche di bronzo con 1’43”14.

Nella maschile battuti i tedeschi. Il nostro quartetto con Federico Gilardi, Jacopo Musso, Sasha Bartolo e Andrea Niciarelli affonda le velleità germaniche e vince la mista in 1’28”22. Distanti gli spagnoli che nella lotta per il bronzo sembrano aver bruciato in un primo tempo i padroni di casa del Belgio e la quasi altrettanto di casa Olanda. La chiusura di giornata riserva quindi un finale thrilling con il ricorso con cui gli iberici saltano immagino per squalifica. e relativo podio belga.

Con un clamoroso autogol informatico, a disposizione non c’è nulla. L’unico che fornisce informazioni è lo speaker che alla fine delle prove della piscina, proclama anche le classifiche (senza punteggi)

Per la verità non ci sarebbe pure modo di conoscere i vincitori delle finali se non avessero trasmesso le gare in streaming e neppure i distacchi (di punteggio) senza l’aiutino ricevuto da oltremanica.

Al vertice di entrambe le categorie svetta l’Italia che alla fine conta tra l’altro 22 ori, 13 argenti, 8 bronzi. Sono tanti punti, ma non così tanto distacco e stimare se il vantaggio in classifica quanto possa essere confortante.

Di certo è nettamente superiore all’efficenza del sistema.

Chissà al mare che lentezza… Presto un bagnino! il sistema annega…

sigh

Classifica categoria Youth

1. Italia punti 517

2. Francia 403

3. Germania 354

4. Polonia 329

5. Spagna 305

6. Olanda 264

7. Gran Bretagna 150

8. Irlanda 147

9. Rep.Ceca 140

10. Belgio

11. Danimarca

12. Svizzera

13. Norvegia

14. Svezia

seguono altre

 

Classifica categoria Open

1.Italia punti 534

2. Germania 468

3. Spagna 379

4. Belgio 294

5. Gran Bretagna 271

6. Olanda 237

7. Francia 208

8. Svizzera 132

9. Irlanda

10. Norvegia

11.  Svezia

12. Rep. Ceca

13. Austria

14. Ungheria

15. Portogallo

16. Finlandia

seguono altre

(foto copertina: Fb official EC Lifesaving 2017)

(foto articolo: Federico Canuto + screen shot diretta web)