Il titolo non è quello di una favola per bambini appassionati del mare, ma è la storia di come una passione può diventare un progetto concreto.

Inauguriamo oggi una rubrica dedicata al quinto stile del nuoto: l’apnea.

Le subacquee nelle fasi post partenza e virata stanno diventando un elemento fondamentale per la corretta esecuzione di queste parti tecniche del nuoto. Gli atleti di alto livello oltre a curare il gesto stanno sempre più dando importanza all’allenamento dell’apnea.

E da chi potevamo farci accompagnare in questo mondo sommerso se non da Mike Maric e Valter Mazzei ideatori del progetto SWIM LIKE A DOLPHIN®

Valter è il Direttore Tecnico della Nazionale di Nuoto Pinnato, allenatore del pluricampione e recordman mondiale di apnea Stefano Figini.

Mike dal 2013 cura la parte di allenamento di apnea del gruppo di Matteo Giunta, l’ormai famoso Pool Metal Jacket del quale fanno parte Federica Pellegrini e Filippo Magnini.

Andremo quindi a scoprire il progetto SWIM LIKE A DOLPHIN® com’è nato, quali sono gli obiettivi, come si è sviluppato nel tempo e quali sono le collaborazioni con uno sguardo al prossimo futuro.

Apprenderemo quanto si può imparare dalla nuotata dei delfini per migliorare in primis la nuotata subacquea e quindi le prestazioni in apnea, il tutto arricchito da una introduzione alla tecnica del nuoto pinnato.

Iniziamo questo viaggio nei meandri dell’apnea raccontandovi gli esordi di questo progetto.

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MIKE MARIC

Nel 2003 Valter Mazzei tecnico della NPS Varedo con gli atleti Davide Manca, Anna Di Ceglie e un emergente Stefano Figini (categoria Juniores) sono venuti in Croazia per fare qualche giorno di vacanza dopo i Campionati Europei in Repubblica Ceca. Mentre stavo tenendo un corso, me li hanno presentati.

Io non sapevo chi fossero… Valter mi si presenta come “il coach” ed io, convinto di essere un “molto capace”, propongo di fargli vedere come nuoto con la monopinna. Valter, mi osservò e mi disse: “ci possiamo lavorare”.

E devo dire che da lì è nato tutto: il suo approccio tecnico mi ha permesso in poco tempo di fare il salto di qualità. Prima chiudevo a malapena i 70 metri in apnea e con le sue nozioni tecniche sono passato a raddoppiare le distanze.

Valter mi ha dato una strategia tecnica di allenamento eccellente, mi ha permesso di capire come utilizzare la monopinna in un certo modo, con una certa logica e con una certa propedeutica che era quella che arrivava dal nuoto pinnato.

Siccome questa metodologia non c’era nel mondo apnea, una volta smesso di gareggiare, ho cominciato a “lavorare” un po’ con Valter sul “come si nuota in un certo modo”. E da qui è nata una filosofia di lavoro, che a sua volta è diventata un progetto: SWIM LIKE A DOLPHIN® MONOFIN PROJECT.

VALTER MAZZEI

Ci siamo conosciuti a Rovigno (in Croatia, NdR). Io tornavo dai Campionati Europei svoltisi in Repubblica Ceca, con alcuni atleti della Nazionale di nuoto pinnato e ci siamo fermati a Rovigno per allenarci per delle gare di fondo.

Un produttore di monopinne mi ha presentato Mike, dicendomi che desiderava proporre uno stage sull’uso della monopinna. Mike mi ha fatto vedere come nuotava con la monopinna… pensando di nuotare bene, sigh! Beh, per farla breve gli ho detto: “devi cambiare completamente tipologia di nuotata perché nuoti veramente male!”.

Mike ha osservato come nuotavano i ragazzi con la monopinna e ha capito che c’era da lavorarci su ma anche che avrebbe potuto avere grandi benefici migliorando la propria tecnica. Quindi ha cominciato ad allenarsi con me.

Da lì poi io mi sono avvicinato al mondo dell’apnea; conoscevo Umberto (Pelizzari, NdR) per motivi personali (stessa facoltà Universitaria), anche se non lo avevo mai frequentato in ambito apneistico, mentre Mike lo conosceva perché era il suo assistente (di superficie nel Team Sector No Limits).

(Intervista a cura di L. Vergani | Introduzione C. Scaramel)

(Foto copertina: Mike Maric Official | Facebook)

Salottino: Mike Maric e i Mondi Sommersi!

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