Eccoci a marzo, e finalmente si può parlare di nuoto in vasca!

I campioni sono tornati quasi tutti a sfrecciare, chi più chi meno, fra le corsie di mezzo mondo e i prossimi due mesi saranno ricchi di appuntamenti e prove decisive in vista del gran ballo di fine anno di Budapest!

Tra un allenamento e l’altro però c’è qualcuno che dice stop, qualcuno che ritorna, chi stabilisce primati da guinness e chi scopre l’acqua calda… ovvero la pipì in acqua.

Comunque anche per stavolta c’è da sbizzarrirsi a sufficienza. Buona lettura!

Ning Zetao | Facebook

CinaNing Zetao escluso dalla Nazionale ( 22 febbraio 2017 )

Il campione del mondo dei 100 stile di Kazan, Ning Zetao, è stato escluso dalla Nazionale Cinese. Per il flop di Rio direte voi… invece no, per motivazioni etiche. Intanto pare si sia rifiutato di prendere parte ad una staffetta, oltre a non rispettare diverse regole imposte dalla Federazione cinese come per esempio quella sugli accordi con gli sponsor: Zetao si è unito al brand Yili, che produce latte proprio come quello che sponsorizza la nazionale cinese, la China Mengniu Dairy. Ma un altro problema è legato alla sua scelta dello sponsor tecnico, essendosi affidato ad Adidas quando il team cinese è supportato da 361°. Tutto ciò però non lo esclude ancora dai Mondiali di Budapest!

Michael Phelps | Facebook

USAPhelps poteva continuare? ( 24 febbraio 2017 )

Pare di sì, o almeno così lui dice. Ad ormai sette mesi dalla sua ultima apparizione in vasca e dal suo ritiro, sua maestà Michael Phelps mette il dito nella piaga a chi già sente la sua mancanza. In un video su Facebook il 23 volte oro ai Giochi ha dichiarato che avrebbe potuto affrontare un altro quadriennio olimpico, se solo avesse avuto la certezza di non avere infortuni. “Ma non voglio rischiare di non essere in grado di vedere crescere al meglio mio figlio” dichiara Phelps, preoccupato anche da un infortunio alla spalla che prima di Rio gli ha dato non pochi problemi. Rassegnamoci, lo Squalo non tornerà più!

Derya Can | Facebook

Austria120 metri sott’acqua a 5 gradi! ( 26 febbraio 2017 )

Nuovo record tra i ghiacci delle Alpi. La turca Derya Can è riuscita a nuotare per ben 120 metri, cinque in più di quelli che si era prefissata, al di sotto del lago ghiacciato che si trova in Carinzia. Impresa non facile, dovuta non solo alla distanza ma anche alla temperatura “freschina” dell’acqua, che era a cinque gradi. Il record precedente era di 112,3 metri.

Il VIDEO dell’impresa.

Michael Jamieson | www.dailymail.co.uk

Gran BretagnaAncora ritiri eccellenti ( 27 febbraio 2017 )

Altri due grossi calibri della nazionale britannica hanno appeso il costume al chiodo, dopo gli addii di Payne e Halsall. Prima Michael Jamieson, argento olimpico di Londra nei 200 rana, ha comunicato la sua intenzione di smettere: Jamieson non gareggiava dalla mancata qualificazione ai Trials britannici per Rio 2016, e in una recente intervista ha spiegato quanto sia stata dura la sua vita dopo la medaglia di Londra, con una accenno non troppo velato alla depressione. Dice stop anche Roberto Pavoni, olimpionico di Londra 2012 e davanti al nostro Federico Turrini agli Europei di Berlino 2014 (argento nei 400 misti). Anche per lui pesa la mancata qualificazione a Rio. L’ultima apparizione era di inizio novembre.

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Fatti di nuoto Weekly: 7 nomi (+1) dagli EuroJunior di Vilnius

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Fatti di nuoto Weekly: chiedere scusa

Appena dopo l’eliminazione subita negli ottavi di finale dei Campionati Europei di calcio, il portiere della nazionale Gianluigi Donnarumma ha chiesto scusa in diretta tv. Non è la prima volta che capita e l’occasione è buona per riflettere su cosa sia oggi lo sport....

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Rūta Meilutytė | en.delfi.lt

AustraliaMagnussen torna, Hocking saluta ( 1 marzo 2017 )

Rientro in acqua per James Magnussen dopo la lunga pausa post Rio. Il campione mondiale dei 100 stile di Shanghai e Barcellona ha ripreso gli allenamenti ma ha già dichiarato che non prenderà parte ai Trials australiani e di conseguenza ai Mondiali di Budapest. In Ungheria mancherà anche Belinda Hocking, dorsista ventiseienne con alle spalle tre Giochi Olimpici, due argenti e un bronzo mondiale: “E’ stato un onore e un privilegio nuotare per la nazionale australiana per gli ultimi nove anni, ma è il momento di smettere. E’ stata una decisione difficile ma sono molto eccitata e nervosa per quello che sarà il mio futuro”. Che dire, in bocca al lupo!

FINA.org

Svizzera36 giovani atleti selezionati dalla FINA ( 1 marzo 2017 )

Sono 36 e arrivano dalla nazioni meno “potenti” del nuoto mondiale: la FINA ha infatti rilasciato una borsa di studio a 36 giovani atleti con l’obbiettivo di vederli ai Mondiali di Budapest. Essi potranno allenarsi nelle rispettive nazioni oppure scegliere uno dei tre centri FINA tra Thanyapura in Thailandia, Geneva negli USA o Dakar in Senegal (presto disponibile).

Nanopress

CanadaScoperta quanta pipì c’è in acqua! ( 2 marzo 2017 )

Chi è o è stato nuotatore lo sa benissimo, c’è sempre qualcuno che fa pipì in acqua. Meno sono quelli che lo ammettono e non andrò a imbattermi in una discussione se è giusto o sbagliato. Gli studi dei ricercatori dell’Università di Alberta in Canada hanno rivelato che in una vasca di 830 mila litri – un terzo di un’olimpionica – sono stati ritrovati 75 litri di pipì, mentre in quella più piccola (circa 400 mila litri) 30 litri.. sempre comunque meno dell’1%! Non una novità, anche perché sia gli stessi atleti olimpici che il 19% degli adulti hanno ammesso di fare pipì in acqua!

Burkini | Blasting news

Gran BretagnaOk al costume integrale ( 2 marzo 2017 )

No, nessun ritorno ai costumoni gommati o all’era total body di Ian Thorpe. In Gran Bretagna, la ASA – Amateur Swimming Association – ha cambiato le regole, rendendo possibile la partecipazione alle gare anche a chi, per motivi religiosi o medici, deve coprire tutto il corpo.

Michael Phelps e Milorad Čavić | Zimbio

USA Phelps-Cavic, la sfida continua ( 3 marzo 2017 )

Quel millesimo… o quello che era… non è giustamente mai andato giù a Milorad Čavić. E così, quando Michael Phelps parla al Congresso degli USA chiedendo maggiori controlli e affermando di credere che molti nuotatori non siano puliti, Čavić non perde l’occasione per rispondere. Grazie a Twitter l’argento di Pechino 2008 accusa il rivale di sempre di parlare solo ora che si è ritirato e di non aver mai supportato il passaporto biologico.
Una cosa è certa, questa sfida era decisamente più bella in acqua!