Non i soliti nomi… ok?

Elena Capretta

Ai 100 farfalla donne manca una vera padrona. Dopo anni di Silvia Di Pietro, che ora ha deciso di preparare solo i 50, di Elena Di Liddo, che sta nuotando le prime gare dopo un’annata in “ripresa”, e di Ilaria Bianchi, che è alla fine della sua gloriosa carriera, sembra ancora vacante il posto fisso della delfinista italiana. A Parigi ci sono andate Costanza Cocconcelli e Viola Scotto Di Carlo, che nella scorsa stagione avevano dato segnali di crescita importanti, ma in questo primo scorcio nessuna delle due ha confermato quanto di buono fatto vedere, lasciando così spazio alle alternative.

Abbiamo quindi assistito alla crescita esponenziale di Elena Capretta, che ha vinto in 56.53, tempo non così lontano dal record italiano (Di Liddo, 56.06) e nemmeno dal limite Mondiale (56.2). Una sua convocazione per Budapest sembra per lei scontata e, di conseguenza, anche la possibilità di migliorarsi ancora e di iscrivere il suo nome tra le pretendenti a quel posto vacante, determinante anche in chiave staffetta.

Lorenzo Altini

Si può partecipare agli Assoluti, migliorare 3 secondi e contestualmente vincere anche l’oro? Sì, si può. Per referenze chiedere a Lorenzo Altini (classe 2004), che a Riccione vince i 400 misti con una delle gare più belle di tutti i Campionati, in uno sprint finale con Matteazzi e Spediacci, quest’ultimo suo coscritto, l’altro di 7 anni più esperto, talmente tirato da far alzare in piedi tutto lo Stadio del Nuoto.

Non è facile, in Italia, trovare spazio nei misti dominati da Alberto Razzetti, ma nell’edizione in cui il genovese si è cimentato in gare per lui alternative, la notizia migliore nella specialità sembra venire proprio da questo ragazzo piemontese, capace di chiudere la gara con un piglio da agonista e uno stile libero eccezionale (4.07.15).

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Christian Bacico

50.39 nei 100 dorso, 1.52.61 nei 200: Christian Bacico continua ad essere uno dei giovani più interessanti, e forse più “futuribili” dell’intero panorama nazionale. Uscito dalla pesante sfornata delle squadre giovanili, il 2005 in forza all’Esercito e al Como Nuoto ha ceduto in questi Assoluti solo al dominatore del dorso Lorenzo Mora e a Matteo Brunella (nei 200), entrambi atleti ben più esperti di lui. Sembra esserci qualcosa di speciale in Bacico, e sembra altrettanto certo che lo vedremo nei prossimi anni.

Matteo Diodato

Viene da Benevento ed ha 21 il nuovo campione assoluto dei 1500, un ragazzo che si è migliorato di 12 secondi per prendere il titolo di una gara che, storicamente, in Italia significa molto. Sono tre anni che si allena a Livorno, con Stefano Franceschi ed il suo gruppo, ed ora ha anche Gabriele Detti tra i compagni quotidiani di fatiche. Ad altissimi livelli è per ora chiuso, ma il ricambio generazionale potrebbe continuare con lui.

Chiara Della Corte

Alla domanda “Qual era il tuo personale nei 200 misti prima di oggi?”, Chiara Della Corte ha risposto: “Ufficiale 2.11, ma cronometrato in allenamento 2.08.” Fantastico, finisce direttamente nella top ten delle mie risposte preferite, un mix perfetto di incoscienza e consapevolezza. Bisogna essere un pochino incoscienti per considerare attendibile un tempo cronometrato a fine sessione dal proprio allenatore (non per sfiducia, ma per tutte le variabili che cambiano se riproposte in gara), ma anche consapevoli, perché allora il 2.07.34 con cui Chiara Della Corte ha vinto i 200 misti non è per niente campato in aria, anzi.

La campana ha 19 anni e torna a casa da Riccione con due ori, due personali e una qualificazione per i Mondiali. Come inizio non è male.

See you later!

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Foto: Fabio Cetti | Corsia4