Si sono conclusi gli Europei da poco, i risultati sono agli occhi di tutti.
Quello che si desume è la presenza di una nazionale, ovvero di una squadra.
I podi delle staffette, 6 su 6, che se è vero che sono in parte dovuti alle defezioni di molte nazionali hanno portato però 3 record nazionali sui 4 realizzati (e alzi la mano chi non diceva che prima di fare altri record dopo i costumoni ci sarebbero voluti anni) e la scoperta di uno spirito di sacrificio. Difatti anche chi sapeva di dover disputare le batterie e basta lo ha fatto con convinzione, per dar modo di disputare finali di altissimo livello tecnico.
Ma l’italiano medio non è mai contento, c’é sempre qualcosa…
La staffetta maschile ha fatto un tempo di rilievo mondiale, ma a Londra sarà un’ altra musica!
Certo che la Pellegrini, dopo i 200 non può fare quel tempo sui 400.
Mah, abbiamo delle buone dorsiste, ma la Filippi non va proprio.
Abbiamo fatto 3.14 nela 4×100 stile, con quel tempo non si va neanche in finale a Londra (nella 4×100 mancava Dotto, un Santucci a mezzo servizio e Orsi che a Debrecen manco doveva andare).
Eh, i quadri tecnici sono vecchi, da cambiare.
Si però le medaglie con il buco in mezzo e l’acqua dentro…
Il cane mascotte fa proprio schifo
La piscina era piccola e lenta
Insomma, il vezzo italico di lamentarsi non manca mai. Ricordo sempre a tutti gli appassionati (della prima e ultima ora) che fino al 1983 l’Italia non beccava un oro a pagarlo, e fino al 1989 ne furono vinti 3 in tutto dal 1926…in 23 anni ora sono quasi 40 solo nel nuoto.
Gli ori olimpici arrivano nel 2000, dopo 104 anni di storia olimpica e finora sono 4. Cari italici De Santis del nuoto, appassioniamoci e discutiamo, ma ricordiamo che il nuoto non è la scherma e gli ori non piovono a catinelle.

Un caro saluto

bierre