Apro l’email e trovo gli  allenamenti della settimana.  Sembra di giocare a battaglia navale: A1, C3, B2. Girala come vuoi ma io finisco sempre con l’essere colpito edaffondato.

E ogni volta chiedo ad uno dei Senatori:  “Scusa ma…….B2 è Soglia?”

Risposta: “Nooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!”

E più lo chiedo e più aggiungono una “o” nella risposta.  “Massimo Con-su-moooo”.

‘Sto Massimo Consumo me lo devo far presentare prima o poi.  Ma  in un periodo di crisi come questo non è eticamente scorretto promuovere il Massimo Consumo?

Segue sempre  una spiegazione tra i diversi tipi di allenamento. Di solito si basano sulla differenza dei battiti cardiaci o sul tempo gara. Tipo, devi nuotare  all’ 80% del tuo migliore sui 100 o al 110% della tua voglia.

Battito Cardiaco, parliamone. Ogni volta che finisco una serie e mi piazzo indice e medio di fianco al pomo d’Adamo càpitano nell’ ordine le seguenti cose.
Annebbiato causa ossigeno sotto il livello minimo,  premo così forte da ritrovarmi il pomo  sotto l’orecchio destro. Devo iniziare a contare quando una delle 4 lancette colorate del cronometro  spacca in due lo zero . Ovviamente, sempre per mancanza di ossigeno, questa operazione la devo ripetere un paio di volte oltretutto, e ditemi se non è così anche per voi, quando fisso il cronometro ho l’impressione che le lancette non si muovano mai.

Conto i battiti che sono talmente veloci da sembrare un unico colpo e poi…….passati i 10 secondi moltiplico tutto per 10. E mi sbianco per la paura. ”Possibile che abbia quasi 300 battiti?”.

Attimo di lucidità, il primo, e mi ricordo che devo moltiplicare per 6, non per 10. Scampato pericolo.

E questa storia si ripete ogni volta, a ogni B2, A1, C3….

E’ chiaro che mentre armeggio con le dita sul collo, improvviso improbabili calcoli e i polmoni  stantuffano come una Locomotiva a carbone in partenza , vuoi mica che in sottofondo non ci sia la voce del coach o del vicino di corsia che ti ricorda che non stai nuotando con quelli del corso serale per pensionati.

 “Quando vuoi magari inizia pure a nuotare”. Li amo anche per questo. Argh!!!

Lo so, qualcuno sta pensando che io esageri. La maggior parte di voi soci del cloro invece mi capite. Ditemi di si.

Sin da bambino mi chiedevo: “Ma in acqua si suda?”. Si, ho scoperto di si. Si suda a fare sti B1, C3, A2. Si suda talmente tanto che la cuffia spesso mi sguiscia via dalla testa come un palloncino spernacchiante che si sgonfia in volo.

E l’acido lattico? Di quello ne parleremo poi un’altra volta. Potrei farmene mungere come se fossi una  pezzata all’alpeggio.

La Tolleranza mi porta ad una Soglia che sfora il Massimo Consumo e mi fa raggiungere con Velocità il Picco massimo dei battiti cardiaci da mettere a dura prova la mia Resistenza sino a farmi uscire dalla vasca Scarico come una mongolfiera sgonfia.

Piaciuta la filastrocca?

Buone bracciate a tutti.  @Clorocuffia(Twitter), Cloro Cuffia(FaceBook)