Il 9 febbraio a Roma, è stato presentato l’accordo tra il CONI e il Nucleo Anti Sofisticazione (NAS) dei Carabinieri in materia Antidoping.

Il Presidente del CONI Malagò l’ha definito una “rivoluzione epocale” dell’antidoping, per confermare che l’attenzione su questo tema molto delicato è sempre alta.

Ma perchè si parla di rivoluzione? Fino a oggi l’antidoping era responsabilità del CONI-NADO (National Anti-Doping Organizations) e ci si ritrovava quindi in una situazione in cui controllato e controllore coincidevano, con questo accordo si vuole quindi istituire una figura indipendente che dovrà essere garante dell’autonomia dei controlli.

I punti iniziali con cui si avvierà l’interazione con i NAS saranno: l’attività di intelligence, finalizzata alla pianificazione dei controlli “in e out of competition”, l’azione di investigazione indirizzata alla scoperta e alla repressione delle attività contrarie alla normativa antidoping, il coinvolgimento e l’ausilio nelle operazioni di controllo antidoping, di ispettori investigativi dei NAS, appositamente formati e specializzati quali “Ispettori antidoping”, ai sensi del Codice WADA e delle Norme Sportive Antidoping.

In merito al nuovo modello Malagò commenta: “si dimostra che da parte nostra non c’è nessuna volontà nel mantenere il controllo di un tema delicato come quello del doping a tutti i livelli; quindi dalla valutazione delle persone coinvolte agli aspetti logistici ci sarà una garanzia di terzietà assoluta”.

Le nomine dei componenti dei nuovi organi sarà frutto di valutazioni condivise tra il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, con Delega allo Sport, Graziano Delrio, e il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, dove quindi il CONI non dovrebbe essere coinvolto.

La speranza è quindi quella di riuscire a realizzare una struttura veramente terza e indipendente come vuole la Legge 376/2000  in materia di “Disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping”. In sostanza il CONI dovrà dismettere la gestione dell’antidoping in toto, e quest’ultimo accordo CONI-NADO-NAS dovrà avere la legittimazione di un decreto legislativo ad hoc.

I NAS lavoreranno al fine di aumentare considerevolmente l’efficienza e l’efficacia di una lotta diretta a contrastare l’illecito impiego di sostanze vietate e metodi non consentiti, a vantaggio della salute degli atleti e dell’etica dello Sport. Non solo a livello agonistico ma anche amatoriale. I controlli saranno effettuati nell’ambito di un ampio monitoraggio, in base ai dettami della WADA.

Presenti alla conferenza stampa di presentazione:
Presidente del CONI: Giovanni Malagò
Generale Comandante dell’Arma dei Carabinieri: Tullio Del Sette
Generale Comandante dei NAS: Cosimo Piccinno
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport: Graziano Delrio
Segretario Generale del CONI: Roberto Fabbricini
Vice Segretario Generale: Carlo Mornati
Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, assente per motivi personali, ha inviato un messaggio di sostegno all’iniziativa, attraverso il quale ha ricordato che l’“impegno categorico per le istituzioni è quella di fornire una risposta adeguata alla dimensione e alla complessità del fenomeno e questa intesa rappresenta proprio questa risposta efficace e decisa”.

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