In data 20 marzo 2015 il Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Roma ha disposto l’archiviazione del procedimento a carico del Presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli in relazione al delitto di truffa aggravata ai danni di CONI e CONI SERVIZI. In particolare il GIP ha ritenuto che “manchino gli elementi del dolo e siano carenti quelli del danno”.

Quindi è stato decretato che il fatto non costituisce reato e che addirittura il reato non sussista.

La denuncia del CONI per il reato di truffa aggravata si è dimostrata infondata e priva di rigoroso o solo istituzionale rispetto nei confronti di una Federazione dalla gestione cristallina, che produce campioni, medaglie internazionali ed oltre 5.000.000 di praticanti ed è protesa con l’impegno e l’unità di tutte le sue componenti (atleti, tecnici, società, uffici) al traguardo delle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016.

La decisione della magistratura – a conferma della trasparenza e correttezza dell’operato degli organismi federali – chiude definitivamente la vicenda nei confronti di CONI e CONI SERVIZI, che ha condizionato fortemente la gestione degli uffici e ha leso ingiustamente l’immagine del Presidente Paolo Barelli, anche in sede internazionale e con possibili contraccolpi negativi sulla candidatura olimpica di Roma 2024.

A commento dell’ordinanza emessa, certi del proprio operato e della trasparenza degli organi giudicanti, la Federnuoto e il Presidente Paolo Barelli ribadiscono piena fiducia nella magistratura che ha disposto di verificare la corretta percezione e il corretto utilizzo dei fondi nei confronti dello Stato, ed auspicano – considerata l’insussistenza della truffa denunciata – il doveroso ed istituzionale sostegno del CONI.

(fonte: Federnuoto.it)