Quattro chiacchiere con Giuseppe Ischia, il responsabile Master del Comitato Regionale Trentino della Federazione Italiana Nuoto.

Quali sono le vostre squadre di punta del settore Master?

La squadra di punta è senza dubbio la Rari Nantes Trento, con quaranta Master di cui molti sono ex agonisti. La Buonconsiglio, la Snd sono più numerose, con 60 o 70 partecipanti, ma meno competitive, mentre nella Csi sono rimasti pochissimi nuotatori. In tutto ci sono 16’0 – 170 atleti.

Si tratta di un settore in crescita?

Quello Master è un settore che ha dei momenti di stasi e dei momenti di crescita. Quest’anno per esempio ci sono stati  molti nuovi arrivi, nel periodo precedente no. C’è un certo ricambio con giovani che arrivano, ma forse non riusciamo ancora a pubblicizzarlo come potremmo. E pensare che la nostra è una storia ormai più che trentennale, abbiamo iniziato nell’82, ci chiamavamo Min (Master Italia Nuoto), poi la Fin ha visto i numeri e ci ha inglobati.

Quali sono i motivi che spingono tante persone ad intraprendere la carriera Master?

 I Master si allenano, fanno fatica, ma mangiano, bevono e si divertono un mondo: non è abbastanza? Scherzi a parte, alla base c’è una fortissima filosofia aggregativa e del benessere. Ed è anche uno sport poco costoso…

 

Qual è la politica istituzionale che il Comitato Regionale adotta nei confronti del mondo Master?

Cerchiamo di favorire il nuoto promuovendo, quando possibile, competizioni interne, come il Meeting Trentino Master, uno dei più antichi del circuito italiano presente da 28 anni, e il Meeting Buonconsiglio.

È soddisfatto dell’organizzazione dei Campionati Italiani che si svolgeranno a Riccione dal 24 al 28 giugno? Dove pensa che si potrebbe fare meglio? 

Sì, mi piace molto come sono stati organizzati, e poi devo dire che la cornice di Riccione aiuta e i prezzi per mangiare e dormire sono abbordabili. Noi parteciperemo con i nostri atleti: gli ex agonisti la vedono questo appuntamento come una chiusura di stagione, gli amatori tendono ad avere un po’ di timore, ma comunque ci saremo.