di Valeria Molfino

Capita a tutti, prima o poi, di perdere la motivazione: i nostri risultati non sono così soddisfacenti e migliorarsi sembra impossibile. Personalmente in quei momenti ho trascorso ore ed ore davanti a video di eccitanti vittorie olimpiche, ma spesso non è abbastanza e l’ispirazione, da dentro di noi, proprio non arriva. Capita poi che proprio in quei momenti i compagni di squadra possano essere provvidenziali; non saprei ricordare quante volte, già sul divano a pregustare il piacere di guardare un bel film, ho ricevuto un sms o un messaggio vocale a trascinarmi letteralmente in piscina.

Purtroppo non sempre questo accade ed a volte è proprio “la squadra” a causarci demotivazione e scoraggiamento; il nuoto, del resto, è uno sport competitivo e porta non solo ad un perenne confronto con noi stessi e le nostre capacità ma anche con gli altri avversari o compagni di master.

Compariamo continuamente le nostre prestazioni, i nostri i tempi, i nostri record a quelli degli altri ma dimentichiamo che l’unico paragone possibile è quello con i nostri limiti e l’unica responsabilità che abbiamo è quella di dare il massimo ed ottenere il miglior risultato per noi. Se gli altri migliorano e noi no, ci scoraggiamo ma questa demotivazione nasce nella maggior parte dei casi dalla scarsa stima che abbiamo di noi stessi; e così ci ritroviamo in vasca, senza accorgercene, a ripeterci che non ce la faremo, che è troppo per noi e bracciata dopo bracciata finiamo davvero per fallire.

 Smetterla di sentirci inferiori agli altri nuotatori può rappresentare un primo step verso l’acquisizione di una mentalità vincente ma non risulta affatto facile sradicare i pensieri negativi dalla nostra routine. Ritrovare invece lo spirito di gruppo condividendo davvero gli allenamenti può risultare più facile ed immediato; durante i lavori più noiosi o faticosi un semplice “dai che riusciamo a finirlo” non soltanto motiverà i nostri compagni di squadra, ma aiuterà noi a sentirci più forti e a farcela davvero!

Lasciamo poi le aspettative fuori dalla vasca e assecondiamo le nostre sensazioni: ogni gara si prepara allenamento dopo allenamento e se un training andrà male rimedieremo nel corso del successivo.

Esiste poi un ultimo drastico rimedio per allontanare le negatività: evitare i nuotatori che si lamentano continuamente o criticano i nostri obiettivi e le nostre ambizioni, non sono loro il nostro coach.

 Nuotare in una squadra è davvero motivante e gratificante e costruendo una mentalità vincente riusciremo ad essere il perfetto compagno di master per gli altri ma soprattutto per noi!