di Roberto Voce

Nel film d’animazione “Anastasia” (1997) “un canto vola via quando viene dicembre”. Di diverso avviso è Nilla Pizzi, e non perché per lei voli solo la colomba! (per dar spazio, dato il periodo, a pandori e panettoni?!) Ripensando ad un amore finito che “restare nei ricordi dovrà” (“… tu non puoi tornare dal passato perché mi hai cancellato dal tuo cuor”), esattamente 40 anni prima la “Regina della canzone italiana” cantava infatti così: “Dicembre m’ha portato una canzone che un giorno ci parlò di primavera, è stata la più semplice illusione, ma un attimo felice mi donò”. E la vincitrice del 1° Festival di Sanremo con “Grazie dei fiori”, capace l’anno successivo di conquistarne l’intero podio con “Vola colomba”, “Papaveri e papere” e “Una donna prega” (record mai più eguagliato), non è l’unica a collegare l’ultimo mese dell’anno con il frutto delle cupidiche frecce.

 back-to-december-tswift-taylor-swift-16446436-500-500Sempre d’amore (ma a distanza.. brutta bestia!) si parla in “December” (“Just tell me you’re doing okay. I can’t help but think of you everyday, and I know that it’s hard when I’m miles away, but I know we’ll be together some day”) del 24enne Chace Coy il cui più grande successo ad ora è “If The Moon Feel Down”, considerata una delle migliori canzoni folk del 2008. Amore a distanza (“… questa distanza tra di noi che ci allontana è forte ma non è abbastanza per due cuori come noi, non vedo l’ora che tu sia con la tua faccia sulla mia, conto i minuti che senza te non passano mai…”) protagonista anche in “Dicembre” di Giorgia, per taluni la Whitney Houston italiana, per altri l’erede naturale di Mina. In “Back to December” la 25enne cantautrice country/pop della Pennsylvania Taylor Swift – “Shake it off” l’ultimo tormentone –  chiede scusa ad un suo ex per averlo lasciato (“… the last time you saw me is still burned in the back of your mind, You gave me roses and I left them there to die. So this is me swallowing my pride standing in front of you, saying I’m sorry for that night and I go back to December all the time…”). Taylor Swift che, nel 2011, è al 7° posto nella specialissima classifica di Forbes con un patrimonio stimato di 165 milioni di dollari, saliti a circa 230 nel 2013 pur non senza fare la testimonial della Suzuki!

In “December” Adam Lambert (chi? ma come chi? il 2° classificato all’8ª edizione di American Idol!) ci illumina con una frase inedita: “Love is all we want… It’s what we really need”! . Per i Pride and Fall (questa volta sarete voi a fare una faccia perplessa!), duo norvegese EBM, “We are in heaven as brothers, dancing in shadows will be no more, We are in December, We reach out hands for each other, Trying to save our soul, We are in December”. Per i Counting Crows, band californiana salita alla ribalta già con l’album d’esordio “August and Everything After” (1993) grazie al singolo “Mr. Jones” (interpretato sul grande schermo da Richard Gere), è “A long December and there’s reason to believe maybe this year will be better than the last… And the feeling that it’s all a lot of oysters, but no pearls…”: “Allegria” avrebbe esclamato Mike Buongiorno! E comunque meglio così, altrimenti addio otturazione! Protagonista del video della canzone è Courtney Cox, la Monica della mitica sitcom “Friends” che proprio con il frontman Adam Duritz ha avuto una relazione. Liaison decisamente più duratura quella tra Laura Valente, erede di Antonella Ruggiero nei Mattia Bazar, e Mango il quale, cantando proprio assieme alla moglie, sottolinea che “forse non ti ho detto ti amo perché son parte di te e di te canterò da qui al dicembre degli aranci” (2005).

 freakPassando ai meeting, sarebbe un’evidente forzatura, per quanto fosse nato nella vicina Polignano a Mare, partire dall’8° “Trofeo Santa Claus” di Modugno (BA) per soffermarsi sul Domenico di “Nel blu dipinto di blu”, scomparso 20 anni or sono e splendidamente interpretato da Beppe Fiorello nel film “Volare”. E che dire se prendessi spunto dallo “Sprint di Natale” in programma a Pagani (SA) per citare qualche curiosità in merito al polistrumentista e compositore Mauro, grande collaboratore di Fabrizio De Andrè? Meglio allora spostarsi al trofeo “Città di Riccione”, città che ospita a giugno, assieme ad altre “sorelle” della riviera romagnola, la “Notte Rosa” (Umberto Tozzi dovrebbe esserne ospite fisso!), giunta alla 9ª edizione. Tra queste località non poteva certo mancare Rimini, città che ha dato i natali non a Jerry Calà, Maurizio Micheli e Andrea Roncato, bensì al grande maestro del cinema Federico Fellini e ad un cantautore raffinatissimo quale Samuele Bersani che, in una recente intervista, ha ammesso come nei primi tempi, pur di lavorare nel campo della musica, abbia fatto di tutto, “anche il maestro di canoa senza saper nuotare!” Sarà, ma intanto la disciplina che tanto amiamo viene citata anche in sua canzone del dal titolo “Capo”, anche se la piscina non è proprio delle migliori (“… Nuoto nella fogna, tu non puoi venirmi dietro. Quaggiù non c’è stile libero, si salva soltanto il topo…”). Scoperto dal compianto Lucio Dalla che gli fa aprire ogni concerto del “Cambio tour” (1991), Bersani l’anno dopo pubblica il suo 1° album “C’hanno preso tutto” che riscuote un notevole successo grazie alla canzone “Chicco e Spillo”, confermandosi anche con il seguente LP “Freak” (1995) di cui fa parte “Spaccacuore”. Oltre alle targhe Tenco e ai premi della critica vinti al Festival di Sanremo, non si può non ricordarne il magnifico brano “Giudizi universali” (1998), “Replay” (2000), “Chiedimi se sono felice” (scritta per l’omonimo film interpretato da Aldo, Giovanni e Giacomo), “Che vita!” (2002), “Cattiva” (2003), il disco d’oro del 2006 grazie all’album “L’aldiquà” e l’entrata in classifica direttamente al 1° posto della sua ultima fatica “Nuvola numero nove”.

 timoria-300x3001Tra i vari meeting in programma segnaliamo anche il 2° “Trofeo Leonessa d’Italia” che ci consente di tracciare le tappe principali di una band che avrebbe meritato un successo ancor maggiore di quello ottenuto a metà anni ’90. Stiamo parlando dei Timoria, band nata a Brescia nel 1986 quando, come dichiarato in un’intervista dal chitarrista Omar Pedrini, a cantare rock in italiano venivi visto come un alieno destinato all’insuccesso. In molti però si son dovuti ricredere e la “vendetta” (timoria in greco) di Francesco Renga (cantante dall’incredibile estensione vocale, solista dal 2000 dopo le voci che lo volevano nuova voce dei Litfiba, orfani di Piero Pelù) e compagni inizia con la vittoria di due concorsi, il 1° album “Colori che esplodono” (1990) prodotto dall’ex bassista dei Litfiba (poi Cccp e Csi) Gianni Maroccolo, la partecipazione nel ’91 con il brano “L’uomo che ride” al Festival di Sanremo che induce i giornalisti ad istituire un premio della giuria riservato alle Nuove Proposte. Dopo due album sotttostimati dal grande pubblico (“Ritmo e dolore” del ’91 e “Storie per vivere” del ‘92), fanno da spalla a Ligabue nel suo “Lambrusco, coltelli, rose & popcorn tour”. Nel ’93 arriva finalmente la consacrazione con “Viaggio senza vento” e il 1° disco d’oro grazie alle oltre 50.000 copie vendute in meno di un anno grazie anche ai due singoli “Senza vento” e “Sangue impazzito” (da segnalare la presenza del violino del già citato Mauro Pagani in “Lombardia”). Nel ’95 la svolta heavy con “2020 Speedball” (“Senza far rumore” la traccia più famosa, ma mi piace ricordare anche, per motivi prettamente personali, la bellissima “Europa 3”) che vale loro il 2° disco d’oro, prima dello sperimentale “Eta Beta” (1997), decisamente più apprezzato oltralpe. Nel 2001 il 3° ed ultimo disco d’oro con “El Topo Grand Hotel” con cui la band torna al successo prima del clamoroso flop a Sanremo nel 2002 con la criticatissima “Casa mia”.

Prossime uscite. Con l’approssimarsi del Natale si moltiplicano inevitabilmente le uscite discografiche. Ma già ad inizio mese non mancano le novità: si va dal nuovo album dei leggendari AC/DC (“Rock or Bust”, il 1°, dopo 41 anni di carriera, senza Malcom Young, uno dei membri fondatori, e forse l’ultimo della band australiana di origini scozzesi) a “Hitalia” con cui Gianna Nannini rende omaggio alla musica cantautoriale del Belpaese; dalle sessioni londinesi di Mary J. Blige, la “Queen of Hip-Hop/Soul“ scoperta da Puff Daddy e apprezzata dal grande pubblico sia per gli inediti (v. “Family Affair” o “Each Tear”, quest’ultimo interpretato anche in coppia a Tiziano Ferro) sia per le cover (v. “One” cantata assieme agli stessi U2) alla 10ª fatica degli Smashing Pumpkins (“Monuments to an Elegy”), a “III” come i superstiti dei Take That, l’ex boy band inglese rimasta orfana di Jason Orange e di Robbie Williams, impegnato di recente solo a cantare al fianco della compagna (protagonista di un doppio travaglio!) e fortunatamente non ad incidere… trattandosi di sala parto!