di Alessandro Foglio

L’anno nuovo si apre con il ritorno ad alto livello di Arianna Castiglioni. La ranista azzurra infatti, dopo un buon Mondiale estivo e qualche problema che l’ha tenuta fuori dagli Europei di Netanya, è scesa in acqua a Lugano, nel week-end del “XXXVII° Meeting Internazionale del Ceresio”, in vasca da 25.

Mentre un gruppo di 14 azzurri (tra i quali Dotto, Rivolta e Scozzoli) partivano alla volta di Tenerife per il primo collegiale dell’anno, in Svizzera la Castiglioni dimostrava di essere tornata in ottima forma, rilanciandosi in vista degli appuntamenti estivi. La diciottenne del Team Insubrika, allenata da Gianni Leoni vince i 100 rana con il suo migliore, 1’05”44, non lontano dal primato nazionale di Lisa Fissneider di 1’05”28, oltre che realizzare il nuovo primato della manifestazione, che le apparteneva in 1’07”57 nuotato lo scorso anno.

Ma la due giorni di Arianna non si è limitata a questa prova, anzi, l’azzurra ha approfittato dell’appuntamento svizzero per mettersi alla prova anche nei 50 stile, aprendo la 4×50 stile vincente con 26”03, nei i 100 stile, vinti con primato personale e di manifestazione di 55”98 (precedente Alice Carapanese 56”78 del 2004), oltre alla seconda piazza nei 100 farfalla con il tempo di 1’01”30 e al settimo (prima nella finale B) nei 100 dorso, nuotati in 1’05”05.

Un dorso che ha visto grande protagonista la rivelazione dei recenti Campionati Invernali Assoluti, ovvero Silvia Scalia. L’atleta del Team Lombardia, anche lei allenata da Gianni Leoni, stampa un ottimo 58”02 che equivale al record della manifestazione, che apparteneva a Ivana Gabrilo dal 2011 in 1’01”27 oltre che al proprio personale. La Scalia non si è fermata qui però, andando a vincere anche i 200, con il crono di 2’08”81, non lontana dal suo migliore e comunque sufficiente per firmare il nuovo primato della manifestazione (di Roberta Ioppi, del 2004 di 2’11”65).

Scalia si è poi divertita anche nello stile libero, vincendo i 50 con il tempo di 26”30 e chiudendo seconda nei 100 alle spalle della Castiglioni con 56”60.

Se le ragazze quindi ritornano o confermano quanto di buono fatto vedere nell’ultima parte di stagione, anche i maschi non sono da meno. A Lugano il protagonista al maschile è senza dubbi Davide Cova. Il ventiseienne del Team Lombardia domina la scena nei misti, vincendo sia i 200 in 1’58”65 che i 400 con 4’14”74, in entrambi i casi migliorando il primato della manifestazione (2’00”51 e 4’18”18 di Leonardo Tumiotto). Ma per Cova è arrivato anche il personale con tanto di vittoria nei 100 rana, nuotati in 59”55 che gli ha permesso di cancellare il vecchio record di Nicolò Ossola di 1’00”42.

Non son stati a guardare però nemmeno i suoi avversari, i giovani talenti protagonisti della squadra “Arena Swim Your Best 2016”, ovvero Nicolò Martinenghi e Giacomo Carini. Il ranista del Nuoto Club Brebbia ha chiuso i 100 rana alle spalle di Cova con il crono di 1’00”17, che equivale al suo primato personale, e vinto invece i 200 in 2’14”62 confermandosi una grande promessa per la rana italiani negli anni a venire. Anche Carini non è stato da meno: il delfinista del Circolo Canottieri Vittorino da Feltre si è arreso nei 200 misti a Cova, toccando in 2’00”88 ma ha vinto 100 e 200 farfalla con 53”37 e 1’56”12 ( nuovo personale e record della manifestazione che era di 1’58”59).  Un tempo che ha permesso a Carini di ottenere anche la migliore prestazione in termine di punteggio.

L’anno è appena iniziato ma le giovani promesse del nuoto italiano vanno già forte, e ben presto non saranno più solamente speranze ma conferme!