Lisa Fissneider, è lei la nostra prima intervistata, e ne siamo molto orgogliosi di dare spazio ad una giovane promessa del nuoto, che con le sue bracciate siamo sicuri ci darà grandi emozioni da qui a Rio il suo grande sogno.

Ma non vi vogliamo far perdere ulteriore tempo e vi lasciamo alle domande fatte da Alessandro Foglio a Lisa:

Ciao Lisa, innanzitutto complimenti per tutti i tuoi risultati fin qui ottenuti. Partiamo proprio dai più recenti. Com’è andata al “17° Swimeeting  Alto Adige”?
Grazie mille! Il 17° Swimeeting Alto Adige è andato bene. La gara è stata un test per vedere come ho lavorato nell’ultimo periodo. Per quanto riguarda i tempi che ho nuotato sono molto migliorata rispetto agli anni precedenti.

Questo meeting è quello di casa per te. Cosa provi ogni volta che torni a gareggiare qui?
Per me questa gara è sempre qualcosa di speciale, perché gareggio a casa e ci sono tante persone che mi fanno il tifo. Apprezzo il sostegno delle persone che mi aiuta sempre a dare il meglio. Cerco di dare sempre il massimo per arrivare più in alto possibile.

Torniamo velocemente al passato. La tua “esplosione” arriva nel 2009 con la prima medaglia ai Giovanili e pochi mesi dopo arriva la vittoria agli Assoluti. Se e come è cambiata la tua vita in quell’anno?
Si, la mia vita di nuotatrice è cambiata da un giorno all’altro dopo questa vittoria agli assoluti nei 100 rana. Da un momento all’altro sono diventata un’atleta conosciuta e di alto livello. É stato molto emozionante e nuovo per me. Dopo la vittoria agli assoluti è arrivata anche la convocazione in nazionale, i primi europei assoluti e tant’altro. È stato uno degli anni più belli della mia vita. Da quel momento è iniziata la mia vera carriera da nuotatrice.

Nel corso di tutti questi anni, e in particolare in questi ultimi quattro, come sono cambiati i tuoi allenamenti? Ti sono mai “pesati” nelle relazioni con i compagni di scuola e amici extra piscina?
I miei allenamenti sono cambiati completamente l’anno scorso, quando mi sono trasferita a Verona, al Centro federale. Prima a Bolzano mi allenavo una volta al giorno a causa del pesante impegno della scuola. Ora la mia giornata è strutturata in sette ore di allenamento, di cui  quattro ore in acqua e tre ore di palestra o ginnastica e stretching. È stato un grande cambiamento per me, ma l’importante è che mi piace e che mi diverto.  Ovviamente ci sono dei momenti in cui vorrei stare a casa, uscire con gli amici ecc. ma rinunciare a questo fa parte della vita agonistica. Bisogna essere consci dei sacrifici e motivati per vivere la vita del nuotatore. Nel nuoto ci vuole un continuo e intenso allenamento.

Lo scorso anno sei passata al centro Federale di Verona, sotto la guida di Tamas Gyertyánffy. Com’è il bilancio di questa prima stagione?
Gli allenamenti di Tamas sono molto diversi a quelli che facevo prima a Bolzano e perciò ci è voluto un po’ per abituarsi. Ho cambiato alcune cose, soprattutto nella tecnica. Tamas è molto professionale e preciso e mi piace molto lavorare con lui. Devo dire che sono contenta della mia prima stagione con lui, anche se la stagione ha iniziato con un infortunio al gomito sinistro a novembre. Dopo di che sono riuscita a recuperare in fretta e alla fine mi sono qualificata per i Mondiali di Barcellona.

Il 2013 è stato un anno travagliato ma alla fine è arrivata la partecipazione ai Campionati Mondiali di Barcellona e subito dopo il tuo primato sui 50 rana e record italiano senza gommato. Quale delle due cose ti ha soddisfatto di più?
Sicuramente la convocazione e la partecipazione ai miei primi mondiali è stato una grande emozione. Ho imparato molto da questi mondiali. Sono molto contenta di aver potuto vivere questa esperienza soprattutto alla fine di una stagione travagliata a causa  della frattura del gomito, dopo la caduta in bici che mi ha fermato per 2 mesi, della scuola e  infine l’esame della maturità. I Mondiali di Barcellona sono stati una bellissima esperienza e mi sono molto divertita guardando i più forti al mondo. Anche il tempo sui 50 rana mi ha soddisfatto tanto e mi ha dato una motivazione e una forza in più per questa stagione.

Hai finito finalmente il liceo. Come vedi il tuo futuro adesso? Ti piacerebbe rimanere sempre nel mondo del nuoto?
Per ora ho scelto di rimanere nel mondo del nuoto. Spero di poter nuotare per molti anni ancora e spero che questo mi dia sempre la stessa soddisfazione e il divertimento di ora.

Se non avessi intrapreso la carriera da nuotatrice, quale altro sport avresti voluto praticare?
Credo di avrei potuto fare atletica. Quando ero piccola ho partecipato ad alcune gare e sono sempre riuscita a stare davanti con i più forti. Un allenatore mi ha anche consigliato di cambiare sport, ma quando ha visto che andavo forte nel nuoto, ha accettato la mia passione.

Qual è stato il momento più bello e quale il più brutto della tua carriera fin’ora?
Il momento più bello della mia carriera è stato la vittoria nei 50 e 100 rana ai Campionati Mondiali Juniores a Lima 2011. Questa gara mi ha regalato tanta emozione e felicità. Invece gli Europei di Debrecen 2012 sono stati per me un momento difficile.

Passando alle rivali internazionali: chi preferisci tra Rūta Meilutytė o Julija Efimova?
Julija, perché è più completa. Ha partecipato a tutte le distanze della rana e ha vinto sia i 50 che i 200.

Cambiamo categoria e veniamo al mondo Master. Ho letto che tuo papà è un atleta master. Tu come vedi questo movimento che è in grande crescita in Italia?
Lo sviluppo nel mondo master lo vedo in modo positivo per il nostro sport ed é la testimonianza che il nuoto é una disciplina per tutte le etá!!!!

Sempre a livello Master sono consuetudine le staffette miste ( formate da due uomini e due donne) e anche a livello agonistico stanno prendendo piede. Tu ne hai già fatte o ti piacerebbe provare?
Non ho ancora avuto la possibilità di partecipare a una staffetta di questo genere, ma mi piacerebbe tanto. Mi piace provare e sperimentare nuove cose e sono sicura che ci si diverte  molto.

Ultima domanda, Rio 2016 è per forza il tuo sogno nel cassetto?
È il mio obiettivo principale e il mio sogno come atleta. È uno dei motivi per cui mi sono trasferita a Verona e ho deciso di proseguire in questo modo la mia carriera di nuotatrice. Mi fido delle persone che mi seguono qui e sono contenta e convinta della mia scelta.

La vittoria di Lisa nei 100m Rana a Lima nel 2011