Se per molti la stagione sta per ricominciare, i primi allenamenti sono già sulle spalle e la pesantezza da “vacanze” si fa sentire, per altri non è mai finita. Il circuito delle acque libere è proseguito tutta l’estate e tanti specialisti hanno concentrato tutte le loro fatiche in questi mesi. Ma tra questi c’è anche qualcuno che non si è mai fermato, e dopo una brillante stagione in vasca ha continuato a macinare chilometri fino a diventare uno dei protagonisti della stagione di fondo. Stiamo parlando di Marco Pucci, M30 classe 1983 tesserato per la “Firenze Nuota Master”, che dopo tre mesi intensi e quasi tutti i week-end impegnati chiude con un bilancio notevole: oltre alla doppietta sia nella 2.5 che nella 5 chilometri di Scanno, è arrivata domenica la vittoria del Campionato Italiano Sprint e in conclusione, la vittoria della classifica 2014 del mezzo fondo, nella categoria M30. Proprio di questo abbiamo voluto parlare con Marco, facendoci raccontare le sue emozioni e anche la sua storia.

Ciao Marco, complimenti per i tuoi risultati. Ma tra tutti questi qual è stato quello che ti ha dato maggior soddisfazione?
Ciao! Ma ti dirò, non è stata una vittoria ma il terzo posto nei 400 stile ai Campionati Italiani di Riccione. Non ero mai andato a medaglia ai Nazionali e l’anno prima avevo trovato due quarti posti quindi ci tenevo particolarmente. E poi è stata una bella gara, fatta in negativo, rimontando tre secondi al terzo dopo i primi duecento. Sicuramente è quella che mi è piaciuta di più.

Quindi in vasca tutto bene. Ma in mare c’è stata una gara in cui hai pensato, chi me l’ha fatto fare?
Fortunatamente no, è stata un’annata d’oro, tutte le gare che ho fatto sono andate bene, mi son sempre divertito. L’unica risale ad un paio d’anni fa, ma avevo ancora poca esperienza.

Torniamo allora alle origini. Come inizi a nuotare?
Ho iniziato da piccolo, e ho continuato fino al passaggio da Esordiente a categoria Ragazzi. Poi avevo un carattere un po’ particolare, mi scontrai con l’allenatore del tempo e smisi di nuotare..

A quando invece l’arrivo tra i Master?
Nel 2010. Ero ingrassato molto, e decisi che dovevo rimettermi in forma. Cominciai a correre ma dopo tornai in piscina, a Sesto Fiorentino, dove dopo un tira e molla mi decisi a entrare nella squadra Master, anche se inizialmente non volevo, e così ho iniziato a fare qualche gara.

Quando e come ti sei preparato per la stagione in acque libere rispetto alla stagione in vasca?
Bè, cerco di nuotare in base al mio tempo libero, in pausa pranzo diverse volte, e di sicuro bisogna farsi sempre un bel mazzo. Diciamo che prima di Scanno capitava spesso che il mio allenatore mi desse blocchi di 2000 metri consecutivi, variando parti un po’più lunghe nuotate a stile con dei cinquanta a delfino veloce, comunque alternando piano e veloce. Una volta sono arrivato anche a 2500!

Quindi ti piacciono le distanze lunghe. Come hai iniziato a gareggiare in mare?
L’ho scoperto nel 2012. Fino ad allora non sapevo nemmeno che esistessero, me le ha consigliate il mio allenatore e allora ne ho fatte due o tre a fine stagione, ma inizialmente non mi piacevano, partivo male e prendevo tante botte.

Diciamo che quindi ci è voluta un po’di esperienza, oltre che di allenamento, per arrivare ai risultati di quest’estate?
Sicuramente, ho imparato a gestirle bene, cercando di stare nel gruppo dei migliori in partenza, importanti i primi 300/400 metri e poi il finale.

Hai detto che hai gareggiato molto quest’estate. Per un master, e per te in particolare, qual è il fattore che ti porta a scegliere una gara in mare rispetto ad un’ altra?
La compagnia. Tutte le gare che sceglievo lo facevo in base al gruppo di amici, anche di altre squadre, con il quale ho fatto amicizia. Solo a Scanno sarei andato anche da solo, ma per tutte le altre mi sono sempre organizzato con gli altri ragazzi.

Quindi adesso ti fermi a riposare o stai pensando già alla prossima stagione?
Eh eh , no si continua, anche perché a fine ottobre c’è il “Trofeo Amici del Nuoto” a Firenze e voglio provare subito l’800 in lunga. Poi l’obbiettivo di quest’anno è scendere sotto i nove minuti nell’ottocento in vasca corta e tornare a fare bene i 400 misti che mi sono sempre piaciuti.

Non ci resta quindi che complimentarci con Marco per l’impegno e la passione che dedica al nuoto e fargli un grande in bocca al lupo per la stagione che verrà!!!