A differenza dell’Europeo appena concluso i nostri fondisti si sono trovati ad affrontare un’acqua piatta e calma. Il numero dei partenti non era elevato ma sicuramente c’erano quasi tutti gli atleti protagonisti delle ultime gara internazionali.
Possiamo gioire dell’ennesimo gran risultato di Domenico Acerenza che conferma il suo percorso in netta crescita: una gara condotta con intelligenza sempre nelle prime posizioni e uno sprint avvincente nel quale regola sia l’australiano Sloman che Betlehem (il giovane ungherese era stato l’autore della fuga iniziale nella 10 km al campionato europeo).
Quarto l’argento Olimpico Rasovszky che supera nel ranking finale il nostro Paltrinieri. A due gare dalla fine del circuito troviamo il magiaro in testa seguito da Paltrinieri, l’altro ungherese Betlehem e Acerenza; tutti e quattro divisi solo da 350 punti.
Si sono comportati molto bene anche gli altri italiani. Andrea Manzi conquista il quinto posto nella tappa ed il sesto nel ranking, dietro di lui Matteo Furlan (6°) e Dario Verani (7°) reduci dalla “gara fantasma” degli europei. Un applauso anche a Marcello Guidi che termina le sue fatiche appena al di fuori dei primi dieci (12°).
Finale scoppiettante anche quello delle donne, dopo uno strappo dell’australiana Johnson ad un chilometro e mezzo dalla fine, prendono la testa della gara Taddeucci e l’olandese van Rouwendaal seguite da un quartetto di atlete composto da Gabbrielleschi, Jungblut, Cunha e Johnson.
Prendono un po’ di vantaggio e danno vita ad un bellissimo testa a testa di 400 metri, la nostra fresca vice campionessa d’Europa e la campionessa del mondo in carica, la spunta l’olandese di un soffio ed è argento per Taddeucci. Bronzo alla super titolata Cunha.
Un grande applauso per il quarto posto di Gabbrielleschi che la spunta allo sprint sulla verde oro Jungblut ed ottavo di Pozzobon.Il ranking finale vede le due campionesse olimpiche in testa a parimerito seguite a pochi punti da Taddeucci, quarta Pozzobon e sesta Gabbrielleschi.