Terminata la settimana di nuoto tra le corsie, si passa al Lupa Lake di Budapest per il nuoto in acque libere e si comincia con la staffetta 6 km, composta da due donne e due uomini.

Per l’Italia: Ginevra Taddeucci, Giulia Gabbrielleschi, Domenico Acerenza e Gregorio Paltrinieri.

Prima frazione

La confusione regna sovrana nella prima frazione: i primi staffettisti di Grecia, Sud Corea, Spagna e Sudafrica sbagliano percorso al primo cambio e danno il via ai compagni di squadra con due minuti di vantaggio su tutto il resto del gruppo, dove c’è anche l’Italia che ha aperto con Ginevra Taddeucci.


Seconda Frazione 

Ad inizio giro, i giudici fermano e squalificano le quattro nazionali che stavano nuotando sub-iudice, riportando coerenza nel campo gara. La Germania sale così al comando grazie soprattutto alla scelta di posizionare un uomo, Oliver Klemet, alla seconda frazione, mentre per l’Italia nuota Giulia Gabbrielleschi. L’Italia cambia all’interno del gruppone inseguitori, con 1’14” di svantaggio dai tedeschi.


Terza Frazione

Leonie Beck cerca di resistere al rientro degli uomini che la inseguono, che recuperano inesorabilmente sulla tedesca guidati proprio da Domenico Acerenza. La Germania viene riagganciata all’ultima boa prima del rettilineo finale del percorso, ed ora la testa del gruppo è condivisa con Italia, Francia e Ungheria.

Proprio i padroni di casa allungano con David Betlehem, che guadagna un paio di metri su Acerenza ed il francese Velly. Al cambio, sono solo 5 i secondi di vantaggio degli ungheresi.


Quarta Frazione

In ultima frazione ci sono tutti i migliori: Rasovszky per l’Ungheria, Paltrinieri per l’Italia, Wellbrock per la Germania, Olivier per la Francia.

La prima fase è molto tattica, i quattro si studiano controllandosi a vista con Rasovszky che mantiene la testa del gruppetto. Poco prima dell’ultima boa, la Francia perde il contatto con i tre di testa, che procedono spalla a spalla in attesa di vedere chi fa il primo passo falso. Anche l’ultima boa fa uscire i tre appaiati, che si preparano così allo sprint finale.

Paltrinieri tenta un piccolo allungo dalla sua posizione interna ma Rasovszky e Wellbrock non gli lasciano spazio. All’inizio dell’imbuto finale, Wellbrock inserisce le gambe e da la scossa definitiva, involandosi alla conferma della medaglia d’oro. Paltrinieri e Rasovszky sprintano e toccano praticamente insieme, soltanto il fotofinish assegna l’argento all’Ungheria ed il bronzo all’Italia. 

Foto: Fabio Cetti | Corsia4