Direttamente dalla zona mista dello Stadio del Nuoto, ecco le dichiarazioni degli azzurri nel secondo pomeriggio di questi Assoluti primaverili 2023.

Burdisso: “Sono contento del lavoro che sto facendo nella velocità, l’obiettivo è migliorare decisamente nei 100. Sono in un bel gruppo, finalmente ho trovato stabilità e il lavoro ripagherà”. 

Bianchi: “Sono alla millesima stagione ma come dico sempre, se faccio le cose voglio farle bene. Lavorerò per il Settecolli da questo punto di partenza”. 

Ceccon: “La prestazione non è niente di che, mi qualifica per i mondiali ed è quello che conta per ora. Gli altri stanno andando molto forte, io cercherò di lavorare un po’ di più sul dorso da qui a Fukuoka e vediamo cosa esce”. 

Carraro: “Brucia molto non aver fatto il tempo, perché mi sembra di aver lasciato il lavoro a metà. Credo di subire di più gli Assoluti di una finale Mondiale: li penso solo a divertirmi mentre qui sento la pressione di dover già dare il massimo , che poi spesso non basta come oggi”. 

Cerasuolo: “Stamattina mi sentivo meglio, oggi ho sbagliato un po’ di particolari. Ora testa al 50, mi aspettavo che in questa gara sarebbero andati più forte di me”. 

Martinenghi: “Sapevo di valere questo tempo, mi conosco e va bene così. L’importante era portare a casa il pass, sono contento per Federico perché se lo merita. Sarà un Mondiale dove sperimenterò nuove cose, tipo l’altura a pochi giorni dalle gare, ma voglio arrivare bene per difendere il titolo”. 

Poggio: “Vincere è bello, penso sia la seconda volta che gli metto la mano davanti! È il mio primo Mondiale sono davvero contento di farlo con Nicolò. Quest’anno ho lavorato senza intoppi e i risultati si vedono”.

Pellegrini: “Lo avevo detto che lasciavo la nazionale più forte di sempre, e infatti è così. Anche le donne si stanno risollevando e mi aspetto grandi risultati. Il dna vincente mi è rimasto, anche nei giochi in tv. Sulla questione russa sono d’accordo con il CIO, gli atleti non vanno discriminati, va data loro la possibilità di gareggiare, perché lo sport è veicolo di pace.”

Foto: Fabio Cetti | Corsia4