Si susseguono le decisioni prese dalla FINA in merito al conflitto in Ucraina, “pur continuando a ritenere che lo sport debba rimanere politicamente neutrale” è arrivata la decisione ufficiale che anche il CIO ieri aveva raccomandato.

Nessun atleta o ufficiale degli sport acquatici proveniente da Russia o Bielorussia potrà competere e rappresentare la propria Nazione. I cittadini russi o bielorussi, siano essi individui o squadre, potranno essere accettati solo come atleti neutrali o squadre neutrali.

Non potranno essere visibili simboli nazionali, colori, bandiere o inni negli eventi internazionali che non fanno già parte delle rispettive sanzioni dell’Agenzia mondiale antidoping (WADA) per la Russia.

Un provvedimento a cui FINA è arrivata per gradi, partendo dall’annullamento degli eventi più prossimi presa il 25 febbraio: il match di pallanuoto World League (RUS v GRE) previsto a San Pietroburgo l’8 marzo, oltre alle World series di sincro e tuffi programmate a Kazan (8/10 aprile).

Nella giornata di ieri, 28 febbraio, la comunicazione della cancellazione dell’8ª edizione dei Campionati del Mondo Junior previsti dal 23 al 28 agosto sempre a Kazan e la decisione che la FINA non organizzerà eventi futuri in Russia.

Fino alla decisione odierna che di fatto permetterà agli atleti di Russia e Bielorussia di partecipare agli eventi ma non di rappresentare il proprio Paese.

Oltre a questo il Bureau ha deciso di revocare l’Ordine FINA assegnato al Presidente Vladimir Putin nel 2014.

Foto: Fabio Cetti | Corsia4