Alcune nazioni, ripeto, hanno portato qui dei veri squadroni veramente competitivi a livello assoluto, e non solo femmine.

Tra chi era presente ai Mondiali assoluti, chi era agli Euro junior o tra chi era a casa, sono scelte programmate prima, ma non è sempre detto che funzionino.

Indianapolis USA – Arriva la prima medaglia in casa Italia ed è oro con Nicolò Martinenghi.

Non è l’auspicato 58″ (59”58) e lui per me non è Tete, perché non sono in confidenza, ma fa niente. È la prova che con talento, fisico, programmazione e margine si può fare tutto.
Alessandro Pinzuti avvicina il minuto con 1’01”01, è ora 14esimo di sempre in Italia. Cortona ha sempre da insegnare qualcosa, a parte Jovanotti.

I 50 rana femminili non trovano come anche i 100 dorso maschili spunti particolari, come potrebbe sembrare anche nei 200 farfalla femminili, anche se, val la pena far notare, la britannica Emily Large fa pelo e contropelo alla detentrice del WRJ Hasegawa. Finale che tuttavia mostra 4 tempi under 2’10” che sarebbero stati da semifinale a Budapest.

Le semi dei 100 farfalla aprono alcune discussioni come possibile leggere sul forum .

Qualcuno, come Milák, lo vedremo in finale e sappiamo che ha nelle corde ben altro che 52″.

Per gli azzurri c’era Federico Burdisso. Il discorso è sempre quello, siamo sempre lì. Come Ceccon, come Razzetti, come altri, bisogna scegliere: vuoi vincere i categoria, gli Eurojunior o i Mondiali Junior? Qualcuno sui categoria magari ci è passato sopra, poi non li vinci e tutti dicono “eh però i categoria vanno onorati“. Vabbè ognuno fa le sue scelte. Intanto per andare in finale bisognava volare a ritmi da record Ragazzi. Burdisso 52″73 a Roma l’aveva fatto, ma il dado era stato tratto.

Comunque bene Alberto Razzetti nella finale di 200 misti. Non farà impazzire il 2’02″89 ma Indianapolis, come Parigi, val bene una messa. Di certo il botto lo ha fatto Michael Andrew che con i 100 rana (sul podio) si è giocato la gara in cui era il più serio candidato all’oro.

Ho letto “Con la testa sott’acqua” di Cristina Chiuso

Cristina Chiuso è un personaggio difficilmente incasellabile in una sola categoria e proprio per questo davvero interessante. Nuotatrice professionista per 20 anni, è stata capitana della Nazionale italiana, ha vinto cinque medaglie a livello europeo e partecipato a...

Fatti di nuoto Weekly: il giro del Mondo

Trovare la motivazione è difficile, mantenerla alta e ricaricarla è ancora più complicato. E allora si ricorre al cambiamento, uno degli antidoti più sicuri contro la monotonia, uno stimolatore naturale di nuove sensazioni e di adrenalina. Il momento migliore per...

Speciale Master, 5 record al 28° Trofeo Forum Sprint

Il 2025 del movimento Master laziale riparte dal 28° Trofeo Forum sprint che si è disputato il 12 gennaio presso la piscina coperta del Circolo Forum Roma Sport Center. Sono cinque i record stabiliti durante la manifestazione che è stata vinta dalla Società...

Il Nuoto avrebbe (ancora) bisogno di Katinka Hosszú

Katinka Hosszú ha annunciato il suo definitivo ritiro dalle competizioni agonistiche. Nel 2025 compirà 36 anni, ha una bimba nata l’anno scorso e una bacheca interminabile di trionfi sportivi: il suo abbandono agonistico sembra una passo dovuto nella sua vita, una...

Fatti di nuoto Weekly: Chi ci crede ancora e Chi non ci crede più

Quanto manca all’inizio delle gare? Spoiler: tanto. Ma Fatti di nuoto Weekly non si fa spaventare e inizia oggi la lunga rincorsa al 2025 del nuoto, l’anno post Olimpico che forse ci dirà qualcosa sulla direzione che il nostro sport ha preso. Nel bene e nel...

Italian Sportrait Awards 2025, la conferenza stampa di presentazione

Si terrà martedì 21 gennaio alle ore 11:00 presso la sala Tevere della Regione Lazio, via Cristoforo Colombo 212 a Roma, la conferenza stampa di presentazione del Premio Italian Sportrait Awards 2025, manifestazione che celebra i campioni dello sport e della vita e...

Semi dei 100 stile libero femminili a cui ha preso parte per onor di firma Maria Ginevra Masciopinto concentrata più sulla finale della staffetta che sulla prova individuale.

Staffetta mista-mixed che si arrampica fino al 5° posto. Finale con classifica cronometricamente spaccata in due con il terzetto che occupava le corsie centrali in fuga, seguite a debita distanza dal resto del mondo.

Un podio per gli azzurri irraggiungibile che vede il successo canadese con la spaccalegna Penny Oleksiak schierata nella frazione farfalla a fare la differenza e l’ex detentrice del WRJ dei 100 dorso Ruck al lancio.
Una sfida quella dei 100 dorso nella sfida, concluso dopo la semi a tempi record con la finale con record stabilito da Regan Smith in 59″11 seguita dalla canadese a 12/100.

Gli sconfitti della gara sono gli Stati Uniti che lanciati da una scatenata Regan Smith, atleta classe 2002, con una frazione che fa perdere l’uso degli aggettivi adeguati, da 58”95 (tempo che realizzato nella mixed come sappiamo non verrà omologato come tale) non reggono l’urto Oleksiak e chiudono a 44/100.

Terzo gradino per la Russia a 1”96. Gli azzurrini potevano ambire al legno, sfuggito per 14/100 ma niente più quando si viaggia a 5 secondi. Quaglieri al lancio con 1’02”17 non infiamma e Nicolò Martinenghi svolge l’ordinaria amministrazione in 59”12. Il tocco in 3ª posizione di Federico Burdisso (53”60) è solo l’effetto sorpresa che riserva la mixed, ma è solo un illusione ottica che però vede cedere nella sfida donna-donna Maria Ginevra Masciopinto (56”57) vs. Freya Anderson (54”35). Ma in definitiva la sostanza non cambia.

A proposito di scelte… Negli 800 stile libero femminile erano schierate Giulia Salin e Giorgia Romei. Non erano presenti ai categoria e hanno investito su questo appuntamento. Che poi sia uscito un 5° e un 7° posto poco importa: hanno migliorato. Chi più con 8’32″11 hs fstto il R.I.J, chi meno stabilendo il p.p. con 8’36″91. Ma la scelta, bisogna capire, se per loro ha pagato.

(foto copertina: Fabio Cetti | Corsia4.it)

(foto articolo: Fabrizio Fogliani | Corsia4.it)