Le note dell’inno di Mameli sono le prime a risuonare all’Aquatics Centre in questa prima giornata di Campionati Europei. Chi se non Gabriele Detti poteva dare il via alla marcia azzurra, aprendo con il primo oro continentale della sua carriera. I 400 stile sono ormai il suo pane, gli riescono bene, e li nuota in negativo come a Riccione. Passa in 1’52”07 e torna poco sotto quel muro, chiudendo in solitaria a 3’44”01, a pochi spiccioli da quanto fatto agli Assoluti e con il nuovo record dei Campionati che apparteneva ad un certo Prilukov: “Gran tempo anche per la preparazione totalmente diversa rispetto ad un mese fa… ma ho ancora un sacco di gare da fare” commenta Gabriele ai microfoni Rai. Con il fiatone, ma con l’oro al collo e anche “Razza”, il poco originale nome della mascotte di questi campionati.
Arrivano le sprinter della farfalla e riuscire a ritagliarsi un posto in finale diventa difficile. La Sjöström gestisce senza affanni e solo la Halsall le sta davanti. Per restare tra le prime otto ci voleva 26 basso e Silvia Di Pietro rimane fuori per poco più di un decimo con 26”31. Peggio Elena Gemo, che sbaglia in partenza e chiude tredicesima (26”44).
Diverso il discorso per i 100 dorso maschili. Simone Sabbioni dimostra di non andar forte solo nella piscina di casa, lottando a fianco Christou e chiudendo con terzo tempo generale in 53”86. Voleva far meglio, ma sappiamo che il ragazzo sa esserci quando conta e domani la medaglia non è un miraggio. Certo Lacourt c’è e Glinta può sorprendere ma occhio al russo Tarasevič che è secondo e meno di un mese fa ha stampato un 53” e rotti ai Trials russi. Male Ciccarese, stupito e deluso dal suo 55”06.
Chi macina chilometri e medaglie è Katinka Hosszú. Ovvio, con un marito-allenatore come Shane Tosup, che non fa nulla per non farsi notare nemmeno oggi, è facile. La magiara replica il tempo dei 400 misti della mattina migliorandolo di sette centesimi. Nuovo primato dei Campionati con 4’30”90 e saluti a tutte. Le resta dietro Hannah Miley, mentre è più lontana la Jakabos. E le azzurre? Male Luisa Trombetti, lontana dalla forma vista agli Assoluti, dentro per miracolo ma sesta in 4’41”03: “Non son riuscita a esprimermi, mi dispiace, spero sia la prima di una lunga serie di finali europee”, mentre più soddisfatta è Carlotta Toni, quinta in 4’40”76: “Due anni fa stavo per smettere, è bellissimo essere qui, anche se mi dispiace non aver migliorato”.
Il tasto dolente di questo pomeriggio è la rana maschile, soprattutto se parliamo di Fabio Scozzoli. Il primatista italiano ha un bel traino con Murdoch e Dugonjić a fianco, che lo tirano i primi 50 ma lo lasciano lì nella seconda metà gara. Quinto posto in batteria e ancora un tempo sopra l’ 1’01” che non gli basta per andare in finale beffato per un solo centesimo dallo svizzero Kaeser. Vasca stregata per Fabio e speranze per Rio che si fanno più piccole. “Ho troppa confusione tecnica in questo momento, non ci sono tecnicamente e fisicamente non sto bene come un mese fa.” il commento di Scozzoli.
Chi problemi ad andare ai Giochi non ne ha è Adam Peaty, dominatore dell’ultimo mondiale e nettamente il più veloce anche oggi con 58”74 che domani probabilmente potrà essere ancora più abbassato. Di fianco a lui Andrea Toniato, che nuota in linea con quanto fatto questa mattina e vola in finale con 1’00”48, più che alla caccia di una medaglia alla ricerca di un possibile tempo per Rio.
Di beffa in beffa per gli azzurri: questa volta tocca a Margherita Panziera, che nella prima semifinale dei 200 dorso fa tutto bene fino ai 150 metri, quando incappa in un errore grossolano per un’atleta del suo livello, arrivando corta in virata, praticamente fermandosi e sciupando una grande occasione per volare in finale: “Un errore che facevo da categoria Ragazzi” afferma un’arrabbiatissima Margherita ai microfoni Rai. Chiude nona per nove centesimi in 2’11”80, il talento c’è, avrà un’altra occasione da non sprecare al Sette Colli.
Chi non spreca, né occasioni né energie, è Katinka Hosszú che torna in acqua dieci minuti circa dopo l’oro dei 400. Vince la batteria, chiude con il terzo tempo (2’09”98) e non sembra spaventata dall’ucraina Zevina che si prende la corsia quattro ma difficilmente uscirà dall’Aquatics Centre da campionessa europea.
Non avevano molto da chiedere la coppia Rivolta–Codia nelle semi dei 50 farfalla. L’obbiettivo per entrambi è il 100, ma mentre per Matteo il 50 proprio non è nelle sue corde, chiudendo fuori dagli otto e non troppo brillante (24”00), Piero sta bene e firma il terzo tempo di giornata, migliorando con 23”55 il tempo del mattino. Meglio anche Cseh, che sonnecchia al quarto posto, mentre vola Andriy Govorov, che saluta Caserta, tutta l’Italia e fa apprezzamenti a Codia (tutto in italiano) dopo aver stampato il nuovo record dei campionati con 22”73, che è anche la migliore prestazione mondiale nuotata in tessuto.
Torniamo a respirare aria di medaglia con le staffette veloci: la 4×100 femminile vede l’Olanda volar via e far gara a sé grazie a Heemskerk e Kromowidjojo, mentre è la lotta per il secondo posto che fa divertire. Di Pietro apre in 55”00, la solita Ferraioli stampa 54”18 portando le azzurre alla terza piazza, mantenuta dalla Pezzato (55”04). Quando entra in acqua Federica Pellegrini la francese Bonnet, vicina di corsia, spara i primi 50 ricacciando le azzurre al quarto posto. Ma il quid in più la staffetta azzurra ce l’ha proprio in Federica, che rimane lì e beffa sia la francese che la Svezia portando all’argento il quartetto azzurro davanti alle svedesi grazie al tempo di 3’37”68.
Non c’è nemmeno il tempo per esultare che tocca ai maschi: gara più facile, con Dotto che vola in prima frazione a 48”03, lanciando Leonardi che tiene testa a Florent Manaudou. Quando Boffa entra in acqua al suo fianco c’è quel vecchio volpone di Fabien Gilot che gli prende un secondo, azzerando il nostro vantaggio. Ci pensa Filippo Magnini a colmare il gap con un cambio a 0.06 che lo riporta davanti, soffrendo però tanto la vasca di ritorno. Pippo si deve difendere anche dal rientro di Grecia e Belgio, ma alla fine regala l’argento anche ai maschi con 3’14”29. Un pensiero va per forza a Marco Orsi.
Domani batterie interessanti con il duo Carraro–Castiglioni nei 100 rana, e Paltrinieri che entra in vasca per i 1500, mentre al pomeriggio le speranze di medaglia sono per Sabbioni e per la 4×100 mista mista.
(foto copertina: Giorgio Scala | Deepbluemedia.it)
[ranking_table data1=”Hosszú Katinka| HUN | 4’30.90″ data2=”Miley Hannah| GBR | 4’35.27″ data3=”Jakabos Zsuzsanna | HUN | 4’38.38″]400 misti donne[/ranking_table]
Campionato Europeo vasca lunga 2016 – Londra 16-22 maggio
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