1’54’’55 (27’’20, 56’’46, 1’25’’75)
Suo miglior tempo dell’anno e della carriera in tessuto.
È salita al 4° posto della graduatoria all-time che esclude i crono ottenuti nel biennio del poliuretano.
Parliamo ancora una volta di Federica Pellegrini, che mette la mano davanti a tutte nei 200 stile e soprattutto metterà sicuramente paura a qualcuna delle pretendenti al titolo olimpico. Lei C’È!
Marco Orsi ha rinunciato a provare il 100 stile, scelta presa assieme al CT Azzurro Cesare Butini, volerà comunque a Rio come staffettista.
A giudicare da questa giornata conclusiva del Sette Colli, gli altri azzurri in gara oggi, non già qualificati per Rio, invece, non ci sono.
Nessuno ha realizzato il tempo limite, neppure tra i papabili, e i tempi degli staffettisti della 4×100 e delle staffettiste della 4×200 non fanno ben sperare.
Naturalmente non conosciamo le condizioni di carico o psicofisiche degli atleti e gli eventuali ripescaggi per l’Olimpiade, nel qual caso è chiaro che la preparazione deve puntare ad essere al massimo della forma a Rio e non certo qua.
Come possiamo sentire dall’intervista realizzata dalla redazione di Corsia 4, Christopher Ciccarese, pur avendo mancato il tempo limite per l’Olimpiade di sei decimi, è contento per la medaglia, per avere dato il massimo, per avere vinto i 200 dorso in casa e un po’ insoddisfatto del tempo, che in assoluto sarebbe da ritenersi buono: 1’57″96.
Non sappiamo cosa abbia impedito a Margherita Panziera di mancare il tempo limite anche alla terza occasione dell’anno. Anche lei resta a oggi fuori da Rio per sei decimi.
I 200 rana uomini sono stati una gara combattuta e l’ha vinta Flavio Bizzarri con un’ottima ultima vasca in cui ha superato Gyurta, Titenis e Pizzini, crollato nel finale. Nessuna qualificazione olimpica anche qua, neanche lontanamente sfiorato. La vittoria è arrivata a 2’11”, lontano dal tempo limite.
Diciamo rapidamente del successo della canadese Masse nei 200 dorso in 2’08″79 (tripletta al Settecolli per lei), del 23″58 con cui Cseh si è aggiudicato i 50 farfalla davanti a Codia (23″73), dell’eterna Alshammar trionfante nei 50 farfalla con 25″94 davanti alla canadese Oleksiak e a Silvia Di Pietro e dei 200 rana femminili andati alla Watanabe in 2’24″20. Quest’ultima ha superato la De Ascentis, seconda in 2’26″59 e la Stankovics. Da segnalare che Elisa Celli aveva fatto sperare in un miracolo fino alla fine della terza vasca, ma poi è crollata.
Siamo così alla finale dei 100 stile libero uomini. Se c’è da piazzare la zampata del campione, Filippo Magnini c’è sempre, nei limiti delle sue possibilità attuali. Così sul podio finisce ancora lui, con 49″51, e non il buon Belotti con 49″56, ma che gli staffettisti azzurri siano sopra i 49″ non è un buon segno. Ha vinto Stravius in 48″79 su Dotto in 49″18. Fino ai 75 metri la lotta tra i due è stata fianco a fianco.
Detto della Pellegrini, le duecentiste azzurre avevano fatto ben sperare con gli 1’59” fatti al mattino. Peccato che poi non siano migliorate particolarmente al pomeriggio. Così, seconda nei 200 stile donne si è piazzata la Coleman con 1’55″88 e terza la non più così sorprendente ungherese Kapas con 1’58″55. La prima delle altre italiane è stata Alice Mizzau, quinta con 1’59″39. Dietro di lei Chiara Masini Luccetti, sesta con 1’59″69.
I 200 misti uomini sono stati vinti da Verrasztó davanti a Giovanni Sorriso, mentre i 200 misti donne hanno visto un bel 2’12″80 di Ilaria Cusinato, comunque a otto decimi dal limite olimpico. Dietro di lei la Ugolkova e la Sebestyen.
Infine negli 800 stile Gabriele Detti ha confermato il suo stato di forma che persiste da due mesi, vincendo la gara in 7’43″06. Secondo Greg Paltrinieri in 7’50″98. Da segnalare che il record del Sette Colli, ottenuto da Detti, è stato strappato a Hackett.
(foto copertina: Fabio Cetti | Corsia4.it)