Molte persone pensano che i nuotatori, essendo già immersi in acqua, siano sempre e costantemente idratati e che non necessitino di assumere acqua e sali minerali durante l’allenamento. Niente di più falso!

Anche i nuotatori hanno bisogno di idratarsi costantemente: prima, dopo e durante l’allenamento.

IDRATAZIONE = ACQUA + SALI MINERALI

Perchè è importante l’idratazione?

L’acqua costituisce il 60% del corpo umano:

  • Mantiene l’equilibrio termico: adattamento alle temperature
  • Consente l’eliminazione del calore attraverso cute e vie aeree
  • Distribuisce nutrienti in tutto il corpo (attraverso il sangue)
  • Ha un’azione di difesa: cuscinetto protettivo per il cervello.

E’ quindi importante idratarsi continuamente, in primis, per prevenire rischi per la salute, quindi per gestire la fatica muscolare.

L’affaticamento è infatti non solo legato alla diminuzione delle riserve di energia, ma anche alla perdita di acqua e sali minerali.

Una corretta idratazione permetterà il controllo della fatica muscolare e la prevenzione dei crampi muscolari la cui comparsa è direttamente correlata alla perdita di liquidi.

Ma quanta acqua bisogna bere al giorno?

Non esiste un quantitativo preciso di acqua da assumere. Le quantità dipendono da diversi fattori quali, per esempio, il clima, la condizione fisica, l’attività sportiva.

L’ideale sarebbe mantenere il bilancio idrico dell’organismo, ovvero pareggiare le perdite di liquidi con le assunzioni.

Tenete presente che si assume acqua anche attraverso certi cibi: verdura e frutta, per esempio, contengono anche più del 90% di acqua.

Importante: Non aspettare di aver sete per bere!

Quando si avverte la sensazione di sete il nostro organismo ha già perso circa il 2% del proprio peso corporeo e si avvicina ad uno stato di disidratazione.

EuroJunior Open Water 2024 | Italia terza nella classifica per Nazioni

Un terzo posto dolceamaro per l'Italia ai Campionati Europei Juniores di nuoto in acque libere che si sono svolti dal 12 al 14 luglio a Vienna nelle acque del Danubio. Gli azzurri conquistano tre medaglie, tutte di bronzo con Mahila Spennato, Chiara Sanzullo e la...

Il Nuoto in acque libere alle Olimpiadi di Parigi 2024: la 10 km

La Swimming Marathon - così viene chiamata la 10 km alle Olimpiadi - è stata introdotta dall’edizione di Pechino 2008, dando finalmente spazio anche al nuoto in acque libere ai Giochi. Nella sua breve storia, ha già un medagliere con tredici nazioni presenti, che...

Parigi 2024 | Gli azzurri del Nuoto Paralimpico

Sono 28 gli atleti selezionati a seguito degli slot guadagnati dall'Italia - 12 femmine e 16 maschi - dal Direttore Tecnico Riccardo Vernole per i prossimi Giochi Paralimpici Estivi di Parigi 2024 che si terranno dal 28 agosto all'8 settembre 2024 presso Paris La...

Fatti di nuoto Weekly: 7 nomi (+1) dagli EuroJunior di Vilnius

L’Italia è stata la Nazione nettamente migliore e più rappresentata a Vilnius, con addirittura tre atleti che andranno alle Olimpiadi e una completezza di squadra quasi unica. Ma la Nazionale di Menchinelli non è stata solo Sara Curtis, Alessandro Ragaini e Carlos...

FINP Assoluti e Coppa Italia 2024 | Polha Varese Campione

La piscina Lamarmora di Brescia ha ospitato il Campionato Italiano di Società e i Campionati Italiani Assoluti estivi di nuoto paralimpico, che si sono disputati sabato 6 e domenica 7 luglio. La società Polha Varese vince non solo il Campionato di Società ma anche la...

Il Nuoto alle Olimpiadi di Parigi 2024: i 1500 stile libero

La “maratona in vasca” - così sono chiamati i 1500 stile libero - fa parte del programma olimpico fin da Londra 1908, cioè dalla quarta Olimpiade, ma solo al maschile, perché per le donne l’attesa è durata fino a Tokyo 2020ne.Proprio nell’ultima Olimpiade, gli Stati...

Fatti di nuoto Weekly: chiedere scusa

Appena dopo l’eliminazione subita negli ottavi di finale dei Campionati Europei di calcio, il portiere della nazionale Gianluigi Donnarumma ha chiesto scusa in diretta tv. Non è la prima volta che capita e l’occasione è buona per riflettere su cosa sia oggi lo sport....

I raduni preolimpici del nuoto fra Livigno e Tenerife

Manca meno di un mese ai prossimi Giochi Olimpici di Parigi, che per il nuoto si disputeranno dal dal 27 luglio al 4 agosto 2024. Alcuni atleti dopo vari periodo di allenamento all'estero e in altura stanno finalizzando la preparazione fra le corsie "di casa", per...

Note di Fondo degli Europei di Belgrado

Senza il nuoto tra le corsie, il 100% delle medaglie d’oro conquistate agli Europei di Belgrado dall’Italia sono stati messe al collo ad atleti appartenenti allo stesso gruppo di allenamento. Quello capitanato da Greg Paltrinieri e diretto da Fabrizio Antonelli....

Berton e Filadelli protagonisti a Piombino, il Recap degli Assoluti di nuoto in acque libere

Si concludono i Campionati Italiani di nuoto in acque libere a Piombino. Senza ombra di dubbio questo campionato porta la firma di Giulia Berton e Andrea Filadelli i quali vincono rispettivamente tre e due ori individuali oltre al trionfo insieme a Nicola Roberto e...
Ma qual è la bevanda ideale da assumere durante l’allenamento?

Deve essere facilmente assorbibile, ma senza causare problemi gastrointestinali, contenere una quantità minima di carboidrati (5-8%, ma non superiore al 10%) per fornire sostegno all’impegno muscolare e perchè no, avere un sapore gradevole.

La regola generale è assumere un piccolo sorso della bevanda durnate la seduta di allenamento senza aspettare la sensazione di sete e senza riempire troppo lo stomaco.

Qual è invece la miscela migliore per reintegrare i liquidi i sali minerali persi e diminuire la fatica muscolare?

Il transito gastrico è molto più veloce se nella bevanda ci sono meno del 4-5% di zuccheri e non troppi sali.

Inoltre se gli zuccheri sono costituiti da fruttosio e maltodestrine il tempo di permanenza nello stomaco è minore a parità di contenuto in grammi del carboidrato.

Attenzione! Se la bevanda è troppo concentrata non soltanto non c’è passaggio di acqua dall’intestino verso il sangue, ma viceversa un richiamo, quindi un “furto d’acqua” con conseguente rischio di diarrea o dolori addominali.

 

Fonte: Elena Casiraghi, Ph.D.
Specialista in Alimentazione e Integrazione dello Sport