Michael Phelps era stato sospeso dalla Federazione Nuoto Statunitense per sei mesi ed escluso dal Mondiale russo di Kazan (17 luglio-2 agosto) per la guida in stato di ebrezza dello scorso settembre a Baltimora.

In effetti la sospensione terminerà il 6 aprile e sembra essersi aperto una spiraglio per la partecipazione del Kid ai prossimi mondiali che si era già qualificato per tre gare individuali: 100 sl, 100 farfalla e 200 mx oltre naturalmente al suo eventuale prezioso contributo per le staffette.

Da un primo incontro informale fra Phelps e il direttore esecutivo di Usa Swimming, Chuck Wielgus, si è iniziato a parlare di un possibile reintegro: “È’ complicato – ha detto Wielgus – ma ci sono modi in cui potrebbe accadere. C’è un percorso per cui il provvedimento potrebbe essere riconsiderato. La decisione finale – ha poi aggiunto Wielgus – spetterebbe comunque al direttore della nazionale e dovrebbe essere convalidata dal comitato esecutivo federale“.

I compagni di nazionale si sono schierati a favore del collega/compagno di squadra sottolineando che la sua esclusione potrebbe avere ripercussione negative per tutto il team a stelle e strisce. In caso di reintegro a cedere il posto nel team americano sarebbero eventualmente Tim Phillips (100 delfino), Tyler Clary (200 misti) e Ryan Lochte (100 stile).

Dopo il suo arresto Phelps, condannato a 18 mesi di libertà vigilata, ha completato un programma di riabilitazione in un centro di trattamento per le tossicodipendenze e il mese scorso ha annunciato il fidanzamento con Nicole Johnson, ex Miss California.
Tornando al nuoto in corsia parteciperà dal 15 al 18 aprile al Grand-Prix-Series a Mesa in Arizona.

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