L’ultima volta che ho fatto un tatuaggio, per poterlo completare, mi sono trovata a dover prendere due differenti appuntamenti. Dopo il primo, quando la tatuatrice aveva realizzato metà del disegno, continuavo a rimandare senza voler fissare la data in cui completare il lavoro.

Spostavo gli appuntamenti senza decidermi perché sapevo che per almeno una settimana avrei dovuto sospendere gli allenamenti in piscina e non volevo interrompere la mia preparazione.

Ma quanto tempo deve trascorrere davvero, dopo aver fatto un tatuaggio, prima di poter tornare in piscina?

Innanziutto è bene sapere che esistono molte variabili di cui tenere conto, ad esempio se si tratta di un disegno soltanto nero oppure colorato, se il tatuaggio è grande e piccolo e soprattutto occorre considerare che ognuno di noi ha una pelle differente e quindi un tempo di guarigione puramente soggettivo.

Non esistono trucchi per accorciare le tempistiche: molti espongono il proprio tattoo all’acqua della piscina il giorno stesso in cui lo stesso è stato fatto, magari proteggendolo con la vaselina, e pensando in questo modo di essere al riparo dal rischio infezioni. Altri poi, bendano il tatuaggio credendo in questo modo di limitare il contatto con il cloro, ma tutte queste tecniche sono inutili e soprattutto rischiose. L’acqua clorata, infatti, è ricca di batteri che potrebbero agevolare e favorire l’insorgenza di infezioni. 

Anche se non esistono vere e proprie regole, il numero medio di giorni da attendere prima di potersi rituffare nella nostra amata piscina è di almeno 7 e si tratterebbe del periodo minimo in cui, secondo la maggior parte dei tatuatori, la pelle avrebbe la possibilità di iniziare a perdere le cosiddette “crosticine” e in cui si inizierebbe a riformare il nuovo strato di cute.

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Per accorciare i tempi, insomma, e poter tornare più rapidamente a nuotare, il vero lavoro si deve fare a casa, applicando creme o prodotti che mantengono la zona sempre idratata ma libera allo stesso tempo di respirare.

Particolare attenzione va poi posta ai tatuaggi colorati in cui il processo di guarigione deve essere tenuto sotto controllo per evitare l’insorgere di discromie.

Come abbiamo visto non esistono veri e propri comandamenti da seguire ma, come sempre vale il buon senso e… i consigli del vostro tatuatore di fiducia.

Tornare troppo presto in piscina può essere rischioso soprattutto per la buona riuscita del tatuaggio che richiede una perfetta guarigione. Meglio quindi attendere qualche giorno in più prima di tornare ad allenarci, questa volta con qualche colore in più sulla nostra pelle!

Foto: Fabio Cetti | Corsia4