Astinenza da grande nuoto fatti da parte!  Dopo qualche mese di tregua, inizio marzo coincide con una grande abbuffata di eventi internazionali sparsi per tutto il mondo.

I top swimmer sono tornati quasi tutti in vasca e si sono visti i primi duelli a distanza in vista dei Campionati Mondiali lontani ormai un paio di mesi!

Tyr Pro Swim Series a Westmont negli USA, (2-5/03), Nuovo Galles del Sud State Open Championships a Sydney in Australia (4-6/03), Japan Selection Meet a Tokyo in Giappone (2-5/03), Golden Tour a Marsiglia in Francia (4-6/03) e Trials Selection Prep Invite a Toronto in Canada (3-6/03).

Cinque appuntamenti per riempirsi di tempi e prestazioni che rimescolano le graduatorie stagionali, ma anche vari primati nazionali e anche, occhio, qualche primato mondiale (giovanile)!

​Riprende la sfida anche se a distanza fra Ledecky e Titmus: le due grandi rivali degli ultimi Giochi hanno scoperto le carte in tavola incrociandosi nei 400 stile. L’americana ha vinto negli States in 4’01’’30 ( strepitosa poi negli 800 in 8’21’’81) ma è la campionessa Olimpica Titmus a fare meglio nella terra dei canguri con 4’00’’03 (superaltiva anche nei 200 vinti in 1’54’’66). E il resto della truppa? In Francia i 400 vanno alla russa Anastassia Kirpitchnikova in 4’08’’99, ma meglio nuota in Giappone Miyu Namba che chiude in 4’05’’26.

Panorama interessante anche nel dorso: Kyle Masse e Kaylee McKeown si scornano a distanza. La Canadese a Toronto vince i 100 in 59’’25 (ma rinuncia ai 200) mentre l’oro Olimpico a Sydney stampa 58’’35 e spazza i 200 in 2’05’’85! Occhio poi agli States con la giovane Claire Curzan che infila la doppietta 100/200 in 58’’94 e 2’07’’31!

A proposito di baby talenti parliamo di Summer McIntosh, vera e propria protagonista dell’evento canadese e non solo: la quindicenne è fenomenale nelle prove dove ancora nessuno la conosceva, almeno ad alto livello. Parliamo dei 400 misti dove nuota in 4’29’’12 crono che le vale il nuovo record nazionale (precedente 4’32’’52 di Emily Overholt del 2015), quello del Commonwealth (precedente 4’29’’45 di Sthepanie Rice del 2009) e soprattutto nuovo WRJ! Primato mondiale che era appena passato di mano: infatti in Giappone Mio Narita aveva nuotato in 4’36’’71 migliorando il 4’38’’53 di Alba Vazquez del 2018! In America risponde Hali Flickinger con 4’36’’46 mentre in Francia squillo azzurro con Alessia Polieri che si impone in 4’47’’00.

McIntosh che non finisce di stupire: nei 200 farfalla altro WRJ grazie al tempo di 2’05’’81 che cancella il 2’06’’29 di Suzuka Hasegawa del 2017 e anche il record nazionale (prima 2’05’’95 di Audrey Lacroix del 2009). Pronta la risposta del resto del mondo: a Tokyo Kina Hayashi vince in 2’06’’41 mentre a Westmont è ancora la Flickinger a imporsi in 2’06’’87.

Si rivede poi Sarah Sjöström: la svedese vince i 100 farfalla in Francia in 57’’87 e i 50 stile in 24’’33, prove nelle quali il resto del mondo non resta a guardare. In Giappone Rikako Ikee vince i 100 farfalla in 57’’89 (e anche i 100 stile in 54’’02) mentre è la Curzan ad imporsi negli States in 56’’89 a farfalla e 24’’59 nei 50 stile.

Incroci interessanti anche nella rana: Reona Aoki timbra due nuovi primati nazionali! Nei 50 nuota 30’’27 migliorando il 30’’64 di Satomi Suzuka del 2018 prendendosi anche l’asiatico, strappato a Chen Huijia che lo deteneva in 30’’46 dal 2009. Ma è nei 100 che piazza la zampata: 1’05’’19, nuovo record del Giappone (prima 1’05’’88 di Kanako Watanabe del 2014) e asiatico (prima 1’05’’32 di Ji Liping del 2009) e decimo crono mondiale all-time. La risposta è affidata in America a Lilly King con 1’06’’24, a Marsiglia alla nostra Arianna Castiglioni in 1’07’’86 e a Sydney a Chelsea Hodges con 1’07’’23.

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​Passiamo al settore maschile: l’incrocio più bello è senza dubbio quello nella farfalla, specialmente nei 100. Il migliore è il giapponese Naoki Mizunuma che vince in 50’’86 con il nuovo primato nazionale (prima in 51’’00 di Takeshi Kawamoto del 2021 e Kohei Kawamoto del 2009). In America “male” Dressel e bene Andrew che vince in 51’’74, poco più di quanto fatto da Noè Ponti a Marsiglia con 51’’63, mentre in Canada la spunta Joshua Liendo in 51’’84 e in Australia fa un centesimo meglio Matthew Temple. E nei 200? Sempre da Giappone il crono migliore: Tomoru Honda vince in 1’54’’04, nettamente il migliore della truppa. Le Pro Swim parlano italiano, con Federico Burdisso primo in 1’57’’83, in linea con quello nuotato da Ponti alla Golden Tour in 1’57’’28 e l’1’57’’70 di Bowen Gough a Sydney.

Tempo di rientri poi in Francia: si rivede Adam Peaty che vince i 50 rana in 27’’16 (terzo e quarto Cerasuolo e Castello), fatica nei 200 chiudendo quarto e conquista facile in 100 in 59’’83. Meglio di lui fa la coppia americana Andrew con 59’’05 e Fink in 59’’55. A Tokyo Ryuya Mura stampa 59’’31.

​E la gara regina? Se al femminile non arrivano tempi monstre, anche al maschile il livello resta lontano da quelli migliori: il migliore è Katshuiro Matsumoto che nuota in 48’’57, unico sotto i 49 secondi insieme al connazionale Nakamura. Il resto del mondo nuota sopra con Shaine Casas che vince in America in 49’’29 (Dressel solo quarto), Jacob Whittle primo a Marsiglia in 49’’15 (argento a Dotto in 49’’62) e Zac Incerti davanti a tutti in Australia con 49’’52 mentre in Canada Finlay Knox tocca in 49’’37.

Sfida USA – Giappone nel dorso: due grandi “vecchi” si incrociano nuovamente: da una parte Ryan Murphy primo nei 100 e 200 in 53’’03 e 1’56’’78 mentre dall’altra Ryosuke Irie stampa 52’’94 (ventisettesima volta sotto i 53 in carriera per lui) e 1’56’’99. Solo Greenbank a Marsiglia con 1’57’’81 e Larkin in Australia con 1’57’’42 restano in scia.

Chiudiamo con gli ultimi big in gara: Daiya Seto vince i 200 misti in 1’57’’09 ed è secondo nei 400 in 4’10’’82, sette centesimi più di Honda, mentre si rivede anche Florent Manaudou che stampa 23’’31 nei 50 farfalla e 22’’04 nei 50 stile (secondo Dotto in 22’’39), crono battuto da Andrew alla Pro Swim con 21’’73 e Shioura in Giappone con 21’’90.

Foto: Fabio Cetti | Corsia4