In un periodo così denso di nuoto nuotato – in meno di 10 giorni avremo la fine dei playoff ISL, gli Assoluti e poi la finale ISL – ci sono diverse notizie che potrebbero essere passate sotto traccia, alcune simpatiche e divertenti e altre, purtroppo, un pò meno.

Se ve le siete perse don’t worry: #Fattidinuoto Weekly esiste proprio per questo.

One more time

Partiamo subito con la bomba lanciata ieri sui social e poi ripresa da tutte le testate: Federica Pellegrini nuoterà agli Assoluti in vasca corta, settimana prossima, la sua ultima gara. Stando al post pubblicato su Instagram, la campionessa ha risposto alla chiamata del suo team, l’Aniene, che le avrebbe chiesto un ultimo sforzo per chiudere in bellezza (e in casa) la carriera. D’altronde, nuotare fino al 28 novembre o al 1 dicembre non fa questa grande differenza, ed è forse anche più giusto che la sua stellare avventura natatoria si concluda in Italia e con i colori della sua società italiana, anziché in Olanda con la maglia degli Aqua Centurions.

Però, e lo so che tutti ve lo state già domandando, chi ci vieta a questo punto di sperare in un super finale a Roma, nella piscina più bella del mondo che tanto significa per lei (e per noi tutti)? Tra l’altro non sarebbe il suo primo ripensamento, come quando aveva detto che non avrebbe più nuotato i 200 e poi invece…

Tutto questo tira e molla, però, una cosa ce la dice di sicuro: mollare il nuoto, per Federica Pellegrini, non è affatto semplice.

Cade il world record di cesar cielo nei 50 stile

A proposito di Roma 2009, ve lo ricordate Cielo quanto era dominante? Ecco: uno dei suoi record del mondo è caduto…

Comeeee? Come può una notizia così atomica essere passata sotto gamba senza fare clamore?

Semplicemente perché si tratta del world record master (25-29) che era di 21.37 ed ora appartiene a Ryan Held, che lo ha portato a 21.22.

Il Nuoto alle Olimpiadi LA2028: 5 programmi interessanti

Il CIO ha annunciato il programma gare ufficiale per il nuoto di Los Angeles 2028. La tabella di marcia, che rimarrà comunque spalmata su nove giorni (22-30 luglio), è stata riassestata per inserire i tre eventi aggiunti di recente, cioè i 50 dorso, rana e farfalla, e...

Fatti di nuoto Weekly: 5 nomi dal Nico Sapio 2025

Non i soliti, come sempre, ma alcuni spunti laterali da un Trofeo storico - e storicamente sottovalutato - del nuoto italiano.Intanto mettiamo le cose in chiaro: non è che non mi piaccia il Nico Sapio in sé, anzi massimo rispetto per uno tra i meeting più longevi e...

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Emozioni forti al Nico Sapio, un classico d’autunno che segna il via della stagione invernale. Giunto alla sua 51ª edizione, il meeting genovese che si tiene alla piscina Sciorba ha ospitato come suo solito tantissime stelle del nuoto azzurro, e anche qualche nome...

51° Nico Sapio, gli Azzurri in gara a Genova verso gli Europei di corta

Con le sue 51 edizioni, il Trofeo Nico Sapio di Genova non è solo uno dei meeting più longevi e rappresentativi del panorama natatorio italiano, è anche da anni una tappa quasi obbligatoria nel percorso invernale per tutti i nuotatori di alto livello. In più di mezzo...

Fatti di nuoto Weekly: la vasca da 25 ha del potenziale inespresso

C’entra il fatto che ci si nuota di meno, perché le manifestazioni importanti sono in vasca da 50, ma non è l’unico motivo. Tuttavia, anche quest’anno la World Cup ci ha dato diversi motivi crederci di più.“Il nuoto vero è in vasca da 50”: è una frase che sentiamo...

World Cup 2025, chiusura col botto a Toronto

Si chiude con il botto, non poteva essere altrimenti! Dopo lo spettacolo di Westmont, Toronto aveva altissime aspettative e fin dal primo giorno i protagonisti hanno risposto presente! Chi avrà vinto l’edizione 2025 della World Aquatics Swimming World Cup?...

Accuse per Sara Mardini

Passando a cose meno frivole, sta per essere processata in Grecia Sara Mardini, sorella di Yusra – l’atleta siriana che ha partecipato alle Olimpiadi 2016 e 2021 con il team dei rifugiati – ed insieme a lei protagonista del salvataggio, nel 2015, di una scialuppa carica di 18 profughi nelle acqua a largo di Lesbo.

Dopo essersi ricongiunta con la famiglia a Berlino, nel 2018 Sara è ritornata in Grecia per prendere parte alle missioni umanitarie nel Mediterraneo. Nello stesso periodo, è stata arrestata insieme ad altri volontari dalla polizia Greca, che ora ne chiede la carcerazione. Amnesty International ha definito le accuse “ingiuste e prive di fondamento”. Tra qualche giorno avremo il verdetto.

Accuse per l’allenatore di Cseh

Si chiama Gyorgy Turi ed è stato il coach di László Cseh e di molti altri atleti ungheresi di alto livello. È stato proprio l’ex campione del mondo ad esporsi, raccontando alcune scene davvero spaventose che avrebbero caratterizzato i metodi di colui che, in patrie, era conosciuto anche come “lo Zar”.

Non passava un allenamento senza che qualcuno piangesse” ha detto Cseh; “Sono preoccupato per le migliaia di bambini passati sotto di lui, ho visto tirarne fuori molti dall’acqua per i capelli” ha detto Dominic Kozma.

Intervistato da 24.Hu Sport, Turi avrebbe ammesso molti dei suoi metodi “estremi”, negando però qualsiasi genere di abuso sessuale. Cseh, che ha anche raccontato di essere stato punito con un bastone, ha detto che la cosa peggiore era il terrore psicologico, e di essersene accorto soprattutto nel 2014, dopo essersi traferito negli Stati Uniti: “Se fossi nato negli USA sarei stato comunque un nuotatore ma avrei molti meno problemi mentali”.

Dressel cambia coach

Per chiudere, una notizia che invece ha fatto molto rumore: dopo un’Olimpiade da protagonista, Caeleb Dressel decide di cambiare guida tecnica. Il velocista americano lascia il suo mentore Gregg Troy e ritorna ai Florida Gators, che nel frattempo sono allenati da Anthony Nesty.

Se siete giovani, il nome non vi dirà molto, ma si tratta del primo atleta di colore capace di vincere un oro Olimpico, nei 100 farfalla a Seul 1988, per i colori del Suriname. Nesty ha allenato Bobby Finke, il sorprendente dominatore di 800 e 1500 a Tokyo, ed ha recentemente preso nel suo team anche Katie Ledecky.

Quindi, come direbbe qualcuno, la domanda sorge spontanea: che ci fa Dressel in un covo di mezzofondisti? Che stia pensando ad un futuro nei 200? Difficile ma non impossibile.See you later!

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