Non sembrano ancora terminati gli strascichi del caos calendari, la strana ed inedita situazione che ha visto accavallarsi nell’estate 2022 la quarta stagione di ISL ed alcuni importanti eventi internazionali, su tutti i Mondiali di Budapestne abbiampo parlato qui con Fabio Scozzoli.

La International Swimmers Alliance, l’unione di più di 100 atleti d’élite presieduta da Matt Biondi, ha fatto sapere la sua attraverso un comunicato sottoscritto dai membri eletti come portavoce – Katinka Hosszú, Ranomi Kromowidjojo, Brent Hayden e Tom Shields – la ISA ha cercato di riportare al centro dell’attenzione il parere degli atleti, gli attori principali dello sport.

La ISA dichiara che “Il programma delle competizioni è di fondamentale importanza per tutti i nuotatori. I recenti annunci di ISL e FINA hanno inutilmente creato stress e riorganizzazione urgenti per i nuotatori di tutto il mondo”, favorendo quindi un’incertezza negli atleti stessi.

Si apprende anche che la ISA sta “lavorando duramente per preparare una proposta per il futuro” che terrà conto di quattro principi fondamentali:

  1. L’aggiunta di opportunità di concorrenza è ritenuta positiva. Più opportunità di competere significano più opportunità per gli atleti.
  2. L’Alleanza ritiene che la programmazione attuale sia insostenibile, così come insostenibili sono le tensioni tra gli atleti e le rispettive Federazioni nazionali.
  3. La partecipazione degli atleti nelle decisioni di programmazione è essenziale. Finora non si è verificata alcuna partecipazione significativa degli atleti e, per quanto la ISA capisca che ci sono diverse considerazioni da fare su questo punto, si ritiene che gli atleti debbano essere parte di ciò. O perlomeno di essere ascoltati.
  4. In futuro, il calendario deve essere più prevedibile. Quando la situazione sanitaria lo permetterà, la ISA chiede che ci sia un calendario condiviso e conosciuto con anticipo, per poter programmare il lavoro degli atleti.
Foto: Fabio Cetti | Corsia4