Il match 7 della International Swimming League è anche l’ultimo della regular season per i campioni in carica, i Cali Condors, usciti sconfitti dal confronto di settimana scorsa con i London Roar. Vediamo se il team di Lilly King, senza Caeleb Dressel, è riuscito ad avere la meglio di Iron, Toronto Titans e  NY Breakers.

DAY 1

Dalle gare di giovedì 16 è emerso un fatto abbastanza chiaro già da settimana scorsa: avere o non avere Dressel fa tutta la differenza del mondo. Il velocista campione olimpico ha lasciato Napoli a metà del precedente match e sarà di nuovo disponibile per le fasi playoff (alle quali i Condors sono già qualificati), e la sua assenza ha messo in difficoltà il team californiano, che in diverse specialità si è visto superato dai brillanti Toronto Titans. Non è solo una questione di punti, ma anche di jackpot: Dressel spesso riesce a vincere talmente nettamente che ruba i punti ai team avversari, lasciandoli ancora più indietro in classifica. 

Non sono bastate quindi le vittorie di King (200 rana 2.17.59), Nelson (200 dorso 2.00.55) e Stewart (50 e 200 dorso), per rimanere davanti in classifica parziale ai canadesi, forti di un settore femminile solidissimo (Wasick, Masse, Hansson) e di un roster maschile competitivo, trainato da Blake Pieroni, Brent Hayden e Marius Kusch. In grande spolvero anche Alberto Razzetti, che avvicina il record italiano dei 200 misti nuotando 1.53.95.

DAY 2

Il copione si ripete anche nella seconda giornata di gare, con i Condors che non riescono mai a staccare i Titans fino alle skins race finali, ancora una volta determinanti al fine della classifica finale. Nella serata di venerdì, Toronto può contare sullo stato di grazia di Alberto Razzetti, che in nemmeno un’ora si prende vittoria e record italiano dei 200 farfalla (1.51.20), e vittoria e quasi record italiano nei 400 misti (4.01.59). I suoi punti, uniti a quelli di Kroon, Knox (che vince i 100 misti su Marco Orsi, 51.90), Wasik, Masse e della staffetta mista mista) fanno tremare fino alla fine i campioni in carica. 

I Cali Condors si difendono con la vittoria di Lilly King (1.03.53 nei 100 rana), di Beata Nelson (57.90 nei 100 misti) e Coleman Stewart (49.31 nei 100 dorso). Determinante la skins race femminile, a farfalla, dominata dalla coppia Condors Dahlia – Nelson, che consegna la vittoria finale al team USA, 581 punti contro 529,5 dei Titans. Terzo posto per gli Iron, nei quali oltre al solito Orsi, c’è anche l’ottimo apporto di Lorenzo Mora (1.51.81 nei 200 dorso, 50.99 nei 100). Più staccati ed ultimi i NY Breakers.Ora i Condors sono in testa alla classifica generale con 15 punti ed attendono i nomi della altre qualificate. 

Foto: Fabio Cetti | Corsia4