Sta per volgere al termine il nostro lungo ed approfondito viaggio attraverso i record del mondo del nuoto, curato dallo storico utente del nostro forum Nuotofan.

La penultima tappa riguarda i 200 misti, i cui primati mondiali appartengono ora a Ryan Lochte e Katinka Hosszú, ma che annoverano nella loro storia nuotatori del calibro di Kornelia Ender, Jani Sievinen e Tamas Darnyi, fieri rappresentatnti della grande tradizione europea, oltre che la leggenda Michael Phelps.

Buona lettura!

Nel 1960 il WR maschile è di Ted Stickles con 2.22.1 e il nuotatore statunitense, nel giro di un anno, lo abbasserà a 2.15.9 (suo quinto WR). Nel 1961 il WR femminile appartiene alla connazionale Donna De Varona con 2.35.0: siamo al 14,0%.

La De Varona migliora il WR in altre sei occasioni, portandolo a 2.29.9 nel 1964, anno in cui il WR maschile è il 2.14.9 di Dick Roth: siamo all’11,1% di differenza.

Dopo che Claudia Kolb ha apportato sensibili progressi al WR femminile con il suo 2.23.5 nel 1967, portando il delta sotto il 10% (precisamente al 9,3%) rispetto al WR maschile di 2.11.3 appartenente a Greg Buckingham, passiamo alle Olimpiadi di Monaco 1972, che vedono il WR maschile dello svedese Karl Gunnar Larsson (2.07.17) e quello femminile dell’australiana Shane Gould (2.23.07): il delta è risalito al 12,5%.

L’eroe della rana, David Wilkie, è stato anche un grande mistista e nel 1974 ha stabilito il WR nuotando 2.06.32, mentre in campo femminile Kornelia Ender, dopo avere battuto, a soli 15 anni, il WR della Gould (2.23.01 nel 1973), ne torna brevemente in possesso nel 1976 con un grande 2.17.14 che interrompe la sequenza della connazionale Ulrike Tauber, che nel 1977 stabilisce il suo sesto WR dei 200 misti nuotando un impressionante 2.15.85.

Impressionante per tutte ma non per Tracy Caulkins, fenomeno davvero raro che vince il titolo mondiale ai già citati Mondiali del 1978 di Berlino Ovest in 2.14.07.
A quei Mondiali 1978 il titolo maschile viene vinto dal canadese Graham Smith con il nuovo WR di 2.03.65: siamo all’8,4% di differenza a testimoniare i progressi del WR femminile.

La Caulkins continua a migliorarsi e in quel 1980 in cui non può partecipare alle Olimpiadi di Mosca porta il WR a 2.13.69, ma – in quello stesso 1980 – la tedesca dell’est Petra Schneider nuota 2’13” netti.

Rispetto a Monaco 1972, il WR femminile dei 200 misti è stato migliorato in 8 anni di ben 10 secondi, ma nel 1981 la tedesca dell’est Ute Geweniger lo migliorerà ancora di oltre un secondo, nuotando 2.11.73.

In quell’anno il canadese Alex Baumann stabilisce con 2.02.78 il primo dei suoi tre WR: il delta del 7,2% dimostra l’eccezionalità del WR della Geweniger che resterà imbattuto per 11 anni.

Fatti di nuoto Weekly: March Madness, NCAA Finals donne

A pochi giorni dalla nostra personale versione della march madness - i Criteria, dal 5 al 10 aprile a Riccione - è andata in scena la parte femminile della march madness vera, quella americana, cioè le NCAA Finals. In Fatti di nuoto Weekly proviamo a fare un pò di...

Noè Ponti protagonista alla finale dei Giant Open 2024

Dopo le due tappe di qualificazione: il Meeting Open Méditerranée di Marsiglia (12/12 marzo) e il Meeting Camille Muffat di Nizza (15/16 marzo), si è svolta sabato e domenica 23 e 24 marzo la finale delle Giant Series a St Germain en Laye, Parigi. Una due-giorni con...

Road to Paris, il Recap dei Trials Giapponesi

Aria nuova in Oriente! Quello che esce dai Trials giapponesi è decisamente interessante ricorda a tutto il mondo di quanto il nuoto, come tanti sport, viaggi veramente veloce. In attesa dell’ufficialità della squadra che volerà a Parigi 2024, i nomi degli esclusi di...

Il Nuoto alle Olimpiadi di Parigi 2024: i 50 stile libero

I 50 stile libero sono apparsi per la prima volta ai Giochi nel 1988, a Seoul, e hanno quindi una storia Olimpica abbastanza breve. Nonostante ciò, lo sprint puro della vasca rimane una tra le gare più attese e spettacolari dell’intero programma, e proprio per questo...

Il Trofeo Città di Gorla – Memorial Franco De Franco vi aspetta il 12 maggio

Nella sua longeva carriera da allenatore di nuoto, il prof. Franco De Franco ha sempre sostenuto con passione i valori etici e sociali dello sport, professando l’insegnamento ai giovani della tecnica di nuotata e privilegiando sempre l’aspetto del gruppo...

Fatti di nuoto Weekly: le Olimpiadi di…

La primavera sta per scoppiare e con lei stanno per arrivare le prime sensazioni Olimpiche. Fatti di nuoto Weekly vive di queste vibes, talmente tanto che già stiamo pensando a che Olimpiadi andremo a raccontare. Le Olimpiadi di…Le Olimpiadi di Leon Saranno le...

Ai Mondiali di Perth che si disputano nei primi giorni di gennaio del 1991, Darnyi infrange la barriera dei 2′ con 1.59.36, prolungando poi la sua striscia di imbattibilità, cominciata agli Europei 1985, anche alle successive Olimpiadi di Barcellona 1992. È a Barcellona 1992 che la cinese Lin Li supera di 8 centesimi il WR della Geweniger, nuotando 2.11.65. Il delta è diventato del 10,3%.

Ai Mondiali di Roma 1994, il finlandese Jani Sievinen è autore di una di quelle gare che fanno epoca e migliora il WR di Darnyi di 1″2: 1.58.16 è il crono che resisterà per ben 9 anni.

Nel 1997, ai Giochi nazionali cinesi Wu Yanyan infrange la barriera dei 2’10”: 2.09.72 per lei e delta che torna sotto il 10%, al 9,8%.

Per migliorare il WR di Sievinen servirà il Phelps 2003, anno che ho già definito entusiasmante per l’evoluzione del Kid di Baltimora che prima nuota 1.57.94 in un meeting di preparazione per i Mondiali di Barcellona, poi vince il titolo mondiale in un siderale 1.56.04 (infliggendo al secondo, Ian Thorpe, ben 3″62 di distacco) che migliora ancora di un decimo ai Nationals post-Mondiali.

Il 2003 “fast and furious” di Phelps ha riportato il differenziale all’11,9%.

Phelps sarà autore di altri miglioramenti del WR fino all’1.54.98 dei Mondiali di Melbourne 2007, che porta il delta al 12,8%.

Il biennio gommato è tellurico in campo femminile.

Nel 2008 Stephanie Rice migliora il WR della Wu Yanyan in due occasioni, fino al 2.08.45 con cui vince il titolo olimpico che, in campo maschile, non sfugge a Phelps, autore di un 1.54.23.
Ai Mondiali di Roma 2009 è Ryan Lochte a vincere il titolo mondiale in 1.54.10, mentre Ariana Kukors sfrutta appieno i gommati integrali nuotando un impressionante 2.06.15.

Quei crono di Roma verranno poi limati da Lochte ai successivi Mondiali 2011 (1.54.00) e da Katinka Hosszú ai Mondiali 2015 (2.06.12), per cui la differenza attuale si attesta al 10,6%.

Foto: Fabio Cetti | Corsia4