Negli anni pari non olimpici il mondo del nuoto è solitamente privo di una manifestazione a carattere mondiale e si divide in eventi locali più o meno prestigiosi.

Non è successo in questo 2022, con il pazzo calendario post pandemico che ci ha regalato un’edizione straordinaria del Campionato del Mondo a Budapest senza tuttavia eliminare sia i Campionati Europei (Roma dall’11 agosto) che i Giochi del Commonwealth, che saranno a Birmingham dal 29 luglio al 3 agosto.

I Giochi del Commonwealth sono nati nel 1930 con l’intento di riunire tutti i migliori atleti dell’allora Impero Britannico in un’unica manifestazione che fosse una sorta di Olimpiade dedicata a Sua Maestà. La denominazione iniziale, Giochi dell’Impero Britannico, venne poi modificata varie volte fino a raggiungere l’attuale nome nel 1978.

I Giochi si svolgono ogni 4 anni (quella 2022 è la 22ª edizione) e vi prendono parte complessivamente più di 5000 atleti per circa 50 nazioni: questi numeri ne fanno di diritto una delle manifestazioni sportive più importanti del mondo.

Nuoto, pugilato ed atletica leggera sono gli unici sport sempre presenti fin dal 1930 e fanno tuttora parte della lista dei 10 sport obbligatori. All’ultima edizione di Goald Coast 2018 hanno partecipato alle gare in piscina 363 atleti di 47 nazioni (il Regno Unito, come da tradizione, gareggia suddiviso in Inghilterra, Scozia, Galles ed Irlanda del Nord). Il medagliere è stato vinto dall’Australia davanti a Inghilterra e Sud Africa.

I Medaglieri per Nazione

Diamo uno sguardo al medagliere storico del nuoto partendo dal 1978, anno in cui la manifestazione ha acquisito l’attuale denominazione (Giochi del Commonwealth).

Come era facile da intuire, nel medagliere l’Australia fa la parte del leone: dal 1978 ad oggi sono ben 201 gli ori degli Aussies, tre volte tanti quelli dell’Inghilterra prima inseguitrice (a quota 67) e del Canada terzo (60). Non per niente da quelle parti il nuoto è tra gli sport nazionali e questo evento rappresenta una delle vetrine più prestigiose per i nuotatori di down under.

Il dominio dei Dolphins si ripropone anche nei medaglieri divisi per genere ed è addirittura schiacciante in campo femminile. L’Inghilterra mantiene la seconda piazza sia tra le donne che tra gli uomini, con il Canada al terzo posto.

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Medaglieri individuali

Va da sé che molti grandi nomi del nuoto si sono susseguiti nelle corsie centrali delle finali di questa manifestazione: chi sono i più titolati della storia recente (dal 1978)?

Il miglior nuotatore dei Giochi del Commonwealth non poteva che essere il miglior rappresentante del nuoto australiano: Ian Thorpe.

Il Thorpedo ha partecipato a due edizioni (1998 e 2002) vincendo 10 delle 11 gare da lui disputate (fu argento solo nei 100 dorso nel 2002). Nel 2018 Chad Le Clos è salito alla seconda posizione, pareggiando il numero di ori (7) di Geoff Huegill ma superandolo per medaglie di colore diverso.

La top ten al femminile altro non è che una lista delle migliori nuotatrici australiane ed in testa c’è la mitica Susie O’Neill, 11 ori e 5 argenti in 3 edizioni.

Dietro di lei, staccata di solo un oro, la regina della rana Leisel Jones a quota 10, incalzata da Petria Thomas a 9. Sono 8 gli ori di Emma McKeon, candidata forte per prendersi la testa di questa graduatoria durante la prossima edizione.

Foto: Fabio Cetti | Corsia4

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