Il periodo di gare che ci siamo lasciati alle spalle ha visto impegnati gli atleti di mezzo mondo nei rispettivi Campionati nazionali e, di conseguenza, nelle rispettive prove di selezione per l’appuntamento clou del 2017: i Mondiali di Budapest.
Tra gli stati top del nuoto mancano, come sempre, gli americani, che faranno i loro Trials a ridosso dell’evento mondiale ed i francesi. Ma il quadro della situazione è, a questo punto, abbastanza chiaro e pronto per essere analizzato.
- Australia
- Brasile
- Canada
- Cina
- Danimarca
- Giappone
- Gran Bretagna
- Italia
- Russia
- Spagna
- Sudafrica
- Svezia
- Ungheria
Tra i maschi, in Brasile l’età media dei vincitori è di più di 26 anni, con il picco assoluto raggiunto da Nicolas Santos, classe 1980, che si aggiudica i 50 farfalla con il tempo tutt’altro che da vecchietto di 22″61.
L’Italia si piazza in quarta posizione (o quart’ultima?), con un’età media di 24 anni: il più vecchio dei campioni è Federico Turrini (1987), il più giovane Nicolò Martinenghi (1999).
I migliori in questo senso sono i russi, con un’età media dei vincitori di circa 21 anni e mezzo: tutti gli ori dei campionati in Russia sono nati negli anni 90, il più vecchio, se così si può dire, è Vladimir Morozov (1992).
La gara regina maschile è quella dove i vincitori hanno l’età media minore: poco meno di 22 anni. Questo dato rispecchia la tendenza che vuole, ad esempio, il campione olimpico della distanza Kyle Chalmers non ancora ventenne ed il campione del mondo in carica, Ning Zetao, 23enne.
100 farfalla e 200 misti, invece, hanno le età medie maggiori, con il 400 misto che segue a ruota ed il 50 farfalla non molto lontano. Possiamo dire che misti e farfalla veloce sono le gare, a livello maschile, dei meno giovani?
In netta contrapposizione con quanto succede tra i maschi, le donne della farfalla veloce sono giovanissime: poco più di 20 anni di media e la giapponese Ikee, carta d’identità alla mano, a farla da padrona tra le campionesse nazionali.
Anche 50 e 100 stile seguono il trend non superando i 21 anni di media, mentre i 1500 sono la gara nettamente più vecchia: 23 anni e mezzo di media per le vincitrici.
Una curiosità: i 200 stile libero hanno un’età media vincitrici di 21 anni e mezzo. Tra di loro c’è anche Federica Pellegrini, che di candeline ne spegnerà quest’anno 29, ma che vanta, per ora, il terzo crono al mondo nel 2017.
Chiudiamo con un paragone tra il ranking mondiale ed i campioni italiani, ricordando che all’appello mancano gli USA i quali, solitamente, danno un forte scossone alle graduatorie.
Tutti i tempi dei leader delle graduatorie sono stati effettuati durante le selezioni nazionali ad eccezione di quelli con l’asterisco.
Tra i maschi, oltre ad avere due numeri 1 – Detti negli 800 e Paltrinieri 1500 – abbiamo diverse gare nelle quali i nostri atleti vedono la vetta mondiale da vicino. È il caso ad esempio di Martinenghi nei 50 e 100 rana e dello stesso Detti nei 400 stile. Meno bene invece per i misti e per il dorso, nonostante Matteo Restivo si sia spinto al record italiano nei 200.
L’età media dei numeri uno della graduatoria mondiale attuale è di 23 anni e mezzo, mentre quella dei campioni italiani è leggermente superiore, 24 anni e 4 mesi.
Le donne vengono come al solito salvate dalla Pellegrini, numero 3 del ranking nei 200 stile a 30 centesimi dalla numero 1 attuale. Per il resto le posizioni di vertice rimangono lontane.
Una nota positiva: guardando le età medie, quella delle campionesse italiane è di 22 anni e mezzo ed è in linea con il ringiovanimento anche delle graduatorie mondiali (23 anni di media).