Da Kyiv a Bergen, dai Campionati Europei assoluti a quelli della nazionale giovanile: giugno – e un pezzettino di luglio – è stato un mese intenso e proficuo per i tuffi azzurri.
Ad ospitare gli EuroJuniors è stata la nuovissima piscina di Bergen (Norvegia), la Ado Arena, che si è rivelata un ottimo impianto.

Gli azzurrini convocati dal responsabile della Nazionale giovanile Domenico Rinaldi sono stati ben 14, tutti selezionati dopo numerose gare nazionali:

Ilaria Bordoni (Blu 2006), Maia Biginelli (Fiamme Oro), Andrea Cosoli (Dibiasi), Riccardo Giovannini (Fiamme Oro) Laura Granelli (Bergamo Nuoto), Elettra Neroni (Dibiasi), Chiara Pellacani (MR Sport), Francesco Porco (Cosenza Nuoto), Loris Sembiante (Fiamme Oro), Edoardo Semeria (Canottieri Milano), Kay Torres (Carabinieri), Giulia Vittorioso (MR Sport), Antonio Volpe (Cosenza Nuoto) e Julian Verzotto (Bolzano Nuoto).

Atleti accompagnati e seguiti oltre che da Rinaldi, anche dai tecnici Fabrizio De Angelis (Fiamme Oro), Lyubov Barsukova (Cosenza Nuoto) e Alice Palmieri (MR Sport).

La manifestazione è partita subito con il piede giusto per la squadra azzurra: nella giornata inaugurale infatti si è tenuto il “jump event“: la gara a squadre cui possono partecipare da 2 a 4 atleti per nazione, con almeno una tuffatrice. La gara si compone di 5 tuffi: uno dal trampolino di 1 metro, uno da quello di 3 metri, un tuffo dalla piattaforma, un sincro misto dal trampolino di 1 metro dove dovrà essere eseguito obbligatoriamente un tuffo con avvitamento e per concludere un sincro misto da 3 metri dove si dovrà eseguire obbligatoriamente un tuffo con rotazione indietro o rovesciato. Il team azzurro formato da Chiara Pellacani, Francesco Porco, Riccardo Giovannini e Maia Biginelli hanno conquistato la medaglia di bronzo con con 296.05 punti.

Prestazione molto solida della squadra italiana, sempre nelle prime posizioni in lotta per le medaglie: i piccoli errori nelle entrate nei tuffi individuali di Porco (da 3m) e di Pellacani (da 10m) sono stati compensati dagli ottimi tuffi sincro di tutta la squadra e dal tuffo migliore del team, il doppio e mezzo avanti con 2 avvitamenti da 3 metri di Porco valutato oltre 74 punti!

A vincere l’oro, sul finale, con un gran tuffo da 10 metri, è stato il team russo – Bibikina, Ternovoi, Vagin e Nikolaev – con 324.20 punti.

Ma la giornata migliore per la spedizione degli azzurrini è stata sicuramente la seconda in cui Chiara Pellacani ha conquistato meritatamente il suo primo oro europeo dai 3m dopo una grande serie di finale. Al secondo Europeo, e dopo l’esperienza continentale “senior” di Kyiv, la quattordicenne romana si mette al collo la medaglia più preziosa con 367.25 punti, da aggiungere al suo già nutrito palmarès. Ottima prestazione dell’esordiente Maia Biginelli, classe 2003, che si classifica settima con 334.75 alla sua prima finale individuale.

I suoi tuffi: buono il doppio e mezzo avanti con un avvitamento della Pellacani da 55 punti, tuffo che nell’eliminatoria mattutina aveva sbagliato. Anche migliore il doppio e mezzo rovesciato da quasi 59 punti. Chiusura col botto col doppio e mezzo ritornato da 56.70, che ha messo a tacere tutte le avversarie, in primo luogo le russe Bolshakova (357.10 punti) e Kliueva (350.10 punti), con lei sul podio.

Nell’altra finale individuale, il trampolino 1 metro Ragazzi, non c’erano italiani in gara; Riccardo Giovannini ed Edoardo Semeria sono stati infatti eliminati nella gara preliminare. A vincere la gara, come prevedibile vista anche la splendida eliminatoria, è stato lo spagnolo Abadia con 409.45 punti; l’argento è andato al tedesco Wesemann con 380.15 punti, mentre è bronzo il russo Vagin con 378.15 punti.

Il sincro femminile dal trampolino ha chiuso il day 2: appena mezz’ora per riposare per Chiara Pellacani, reduce dalla clamorosa e meritata medaglia d’oro dal trampolino 3 metri, prima di gareggiare in coppia con Giulia Vittorioso. Agguerrita la concorrenza con le temibili russe e le esperte svizzere a fare da capofila alle dieci coppie iscritte a questa finale. E sono state proprio loro le prime due coppie classificate!

Nekrasova e Kliueva hanno vinto la medaglia d’oro con 275.40, forti del loro programma “da senior”, con tutti tuffi da 3.0 di coefficiente; Coquoz e Heimberg, le più esperte in campo internazionale, l’hanno spuntata nella tiratissima gara per le altre due posizioni del podio, e hanno vinto l’argento con 249 punti. Il bronzo è andato alle britanniche Harper e Mew-Jensen con 246.48 punti.

Sesto posto per il sincro azzurro: se la Pellacani ha portato a casa una serie abbastanza positiva, lo stesso non si può dire della Vittorioso, incappata purtroppo in un doppio e mezzo rovesciato completamente sbagliato: 1.5 e 2 i voti per la sua esecuzione; i 35 punti ottenuti con questo tuffo hanno rallentato la corsa delle italiane, che con un tuffo in linea con gli altri due liberi si sarebbero certamente aggiudicate una medaglia. Invece devono accontentarsi di 233.01 punti; anche queste gare, ahinoi, fanno esperienza!

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Due gli azzurrini impegnati nelle finali individuali della terza giornata dei Campionati Europei di Bergen 2017. Giulia Vittorioso è stata infatti impegnata nella finale dalla piattaforma, categoria Juniores; Andrea Cosoli è stato invece impegnato nella finale da 1 metro, per la stessa categoria.

Nella prima finale, il trampolino 1 metro maschile, buon quinto posto di Cosoli, che con 457.95 migliora sensibilmente rispetto al mattino; anche il doppio e mezzo rovesciato, che in mattinata era andato male, ha fruttato parecchi punti in più.

Ancora lontano il podio, appannaggio dei tuffatori più esperti e con i coefficienti più alti: a vincere, come prevedibile dopo l’eliminazione dei “big” Porco e Massenberg, è stato lo svizzero Suckow con 495.30. Tuttavia ha avuto vita meno facile di quanto ci si potesse aspettare; il russo Nikolaev, argento con 486.50, e l’ucraino Trushin, bronzo con 480.95, hanno infatti dato tutto per riuscire a raggiungerlo, avvicinandosi sensibilmente al suo punteggio. Un altro possibile protagonista, lo spagnolo Wade, si è dovuto ritirare a metà gara.

Nella finale femminile dalla piattaforma, Giulia Vittorioso si classifica al nono posto; un buon piazzamento contro molte atlete che hanno fatto già il loro esordio in nazionale maggiore, come le sorelle tedesche Elena e Christina Wassen, la russa Chuinyshena, la britannica Bower e l’ucraina Liulko. Per la piattaformista romana una buona serie di finale, anche se è forse mancato il guizzo per aspirare a qualcosa di più; l’errore sul doppio e mezzo rovesciato poi ha spento ogni speranza di una posizione migliore, così per lei sono arrivati “solo” 339.75 punti.

L’ultima gara di questa terza giornata è stata il sincro femminile dalla piattaforma; a partecipare per l’Italia Maia Biginelli ed Elettra Neroni, esordienti in questa specialità in una competizione ufficiale, ma vincitrici proprio qui a Bergen in occasione dei campionati norvegesi “open”.

Per le azzurrine una buona prestazione, culminata in un sesto posto finale in classifica con 230.31 punti, in linea con il punteggio ottenuto lo scorso aprile. C’è qualcosa da limare nei tuffi liberi, ma le ragazze sono esordienti a livello internazionale e tuffi come il doppio e mezzo avanti fanno ben sperare per il loro futuro nella specialità!

La quarta giornata di Bergen 2017 si è aperta con la finale dal trampolino 1 metro, che vedeva Chiara Pellacani in testa alla classifica dopo la splendida eliminatoria della mattina; tutto lasciava presagire una bella lotta dell’azzurrina per le posizioni pregiate, e perché no, per la terza medaglia personale.

Ma nei tuffi niente è da darsi per scontato, lo abbiamo ripetuto spesso… nella buona e, come in questo caso, nella cattiva sorte!

Un errore su un tuffo che la tuffatrice romana ha assimilato ed eseguito tante e tante volte, il doppio e mezzo avanti, completamente sbagliato, ed ecco che i 54 punti ottenuti al mattino, purtroppo, si dimezzano! La Pellacani è stata costretta a inseguire, e le va dato il merito di averci provato fino alla fine con uno stupendo avvitamento rovesciato; ma i punti persi erano davvero troppi, e così deve accontentarsi della quinta piazza con 319.90 punti.

Un peccato, visto che in questa gara aveva ottenuto un lusinghiero decimo posto agli Europei senior di Kyiv, e soprattutto visto che alla fine l’argento era a una decina di punti nonostante l’erroraccio! L’oro va alla Russia con la Bibikina a 341.10 punti, l’argento alla connazionale Kliueva a 329.55 punti, e il bronzo alla britannica Bradley con 328.10 punti.

Avversari troppo forti invece per gli azzurri impegnati nella finale maschile dalla piattaforma, categoria B. Gli esordienti nell’Italtuffi Riccardo Giovannini e Gesu Kay Torres Garcia, dopo una pur buona eliminatoria che ha permesso loro di arrivare in finale, si sono trovati la strada sbarrata da atleti con tecnica e tuffi decisamente superiori.

Percorso sufficiente per Torres, che è riuscito a confermare la posizione conquistata questa mattina, l’undicesima, con 320.95 punti. Nessun errore in particolare, bensì tante piccole imprecisioni; ci sono comunque grossi margini di miglioramento in particolare sulle rotazioni avanti e, in futuro, sui coefficienti. È andata meglio a Giovannini, forte di una serie di tuffi abbastanza difficili e meglio eseguiti; molto bene il suo triplo e mezzo avanti, molto bello in entrata, che ha fruttato ben 67.50 punti. Per lui 371.80 e la settima posizione.

Ancora una volta è una finale sincro a chiudere la giornata di gare: sono stati i piattaformisti di entrambe le categorie “A” e “B”, a discrezione delle singole nazioni, a partecipare alla gara sincronizzata. Il CT federale Rinaldi ha schierato Loris Sembiante e Julian Verzotto dopo i risultati stagionali nazionali, che hanno gareggiato contro altre sette coppie in gara. Molto attesi i britannici Dixon e Williams, bronzo agli Europei senior di Kyiv, e i russi Ternovoi (campione juniores in carica) e Malofeev (fresco oro in individuale con un punteggio enorme).

Per quanto riguarda gli azzurrini, sono andati bene, ma non benissimo gli obbligatori; in particolare il secondo, l’avvitamento indietro, ha peccato un po’ in sincronia, perciò gli italiani si sono ritrovati in coda dopo i primi due round. La situazione non è cambiata di molto con i tuffi liberi; gli errori dell’uno su avanti e ritornato, dell’altro su ritornato e rovesciato, non hanno permesso ai nostri ragazzi di andare oltre il settimo posto con 250.56 punti. Ci sarà occasione di migliorare in futuro, con un anno di esperienza in più!

Meritatissimo oro ai russi TernovoiMalofeev, la cui gara sarebbe stata eccellente anche tra i senior, visti i loro 350.73 punti con soli cinque tuffi (i sincro juniores maschili eseguono un tuffo in meno). Argento ai britannici DixonWilliams con 344.28 punti; bronzo, un po’ a sorpresa per i numerosi errori altrui, ai rumeni Dragomir e Rontu con 283.92 punti.

E finalmente alla quinta giornata di gare è arrivata la terza medaglia di questi Campionati. Dopo il bronzo nella prova a squadre e l’oro di Chiara Pellacani da 3 metri, Francesco Porco, sempre da 3 metri, dopo una grande serie di tuffi in finale ha conquistato la medaglia di bronzo.

Se per il trampolino 1 metro femminile non avevamo atlete qualificate, il trampolino 3 metri maschile vedeva in gara Francesco Porco, reduce dall’ottavo posto in qualifica. Ma la posizione bassa era frutto della combinazione di buonissimi obbligatori e di liberi migliorabili; e in finale, da regolamento, si portano solo i punti ottenuti dai primi!

Il pomeriggio invece è stata tutt’altra musica, per lui e per i suoi avversari. 66 punti per i due tuffi a rotazione indietro, quasi 70 per il triplo e mezzo avanti, addirittura 76.50 per il doppio con doppio! E 69 sul doppio e mezzo ritornato, decisamente poco pagato dai giudici nonostante la sua eleganza, suggello di una serie perfetta!

Pochissimi sono riusciti a stargli dietro: il russo Nikolaev, primo dopo gli obbligatori e autore di un triplo e mezzo rovesciato degno di una finale olimpica, è uno di essi; lo svizzero Suckow, oro da 1 metro, ci ha provato fino alla fine, battagliando contro il nostro azzurro sul filo dei punti, è passato solo alla fine. Gli altri, chi prima chi dopo, hanno ceduto… e per Porco è arrivata una meritata medaglia di bronzo, con 556.35 punti!

Nella sesta giornata di finali in gara gli italiani Riccardo Giovannini, Chiara Pellacani e Maia Biginelli, qualificati dopo le eliminatorie della mattina.

La prima finale che si è disputata è stata quella dal trampolino 3 metri maschile, categoria Ragazzi. Riccardo Giovannini ha disputato una gara discreta, senza grandi errori ma anche senza tuffi particolarmente buoni; tuttavia è riuscito a migliorare di una posizione rispetto al mattino una posizione chiudendo nono, con 376.10 punti. Podio abbastanza sorprendente per questa gara! La maggior parte dei favoriti ha perso parecchi colpi, e se Malofeev è arrivato solo secondo a 446.85 punti, superato dallo spagnolo Abadia a quota 466.15, il bronzo è andato al greco Athanasios Tsirikos, con 402.10 punti.

Dalla piattaforma femminile per la categoria Ragazze Chiara Pellacani e Maia Biginelli hanno conquistato la qualificazione con facilità e hanno dato il tutto per tutto per raggiungere piazzamenti di prestigio in finale. Due prove molto simili per precisione e per punteggi, infatti si sono classificate rispettivamente quinta con 321.35 punti e sesta con 320.10 punti. L’oro è andato alla britannica di origini asiatiche Cheng con 361.30, che ha dominato i liberi; argento all’ucraina Lyskun con 340.95 punti e bronzo alla russa Astashkina con 336.65 punti.

Il bottino dell’Italtuffi giovanile a fine giornata è diventato più ricco con un’altra medaglia; il sincro maschile dal trampolino, formato da Andrea Cosoli e Francesco Porco, ha conquistato infatti un ottimo bronzo! Per Porco è la terza medaglia dopo i due bronzi nel jump event a squadre e nel trampolino 3 metri, mentre per Cosoli è la prima in questa competizione europea.

Molti gli avversari quotati in gara, ma gli azzurri hanno condotto la propria serie senza distrazioni, in un crescendo di qualità: buono il triplo e mezzo avanti da quasi 68 punti; splendido il tuffo più preoccupante, il doppio con doppio da 74.46. Ma il capolavoro è l’ultimo tuffo libero, il doppio e mezzo ritornato: 72 punti nonostante il coefficiente (3.0), voti molto alti che premiano un’entrata pulita ed elegante!

Ed era così buono il doppio e mezzo ritornato che, nel difendere con successo il bronzo dall’assalto di russi e britannici, i nostri azzurri hanno quasi raggiunto la testa della classifica; l’oro è andato ai tedeschi Kreisel e Massenberg con 315.93, e l’argento agli svizzeri Rieckhoff e Suckow con 314.43. Il bronzo italiano è a quota 310.95 e in un’altra occasione si sarebbe parlato di rimpianti, invece il risultato è davvero eccezionale, perché si sono classificati di pochissimo alle spalle di coppie sincro collaudate e già molto considerate nelle rispettive nazioni!

Purtroppo nell’ultima giornata degli EuroJuniors non sono arrivate medaglie: impegnati Laura Anna Granelli e Antonio Volpe nelle finali delle categorie juniores.

È andata male la finale della Granelli dal trampolino 3 metri dopo il 2° posto della mattina. Purtroppo la feroce competizione delle avversarie e il suo errore sul doppio e mezzo indietro (24 punti) le sono costati una possibile, anche se molto difficile medaglia. Per lei il 12° e ultimo posto con 359.15 punti. Grandi rimpianti, perché ripetendo la gara di questa mattina sarebbe stata a ridosso del podio. L’oro è andato alla russa Nekrasova, già favorita con 431.30 punti. La svizzera Heimberg, già argento a Kyiv 2017 agli Europei “senior”, si conferma con 413.80 punti; bronzo all’altra russa Stepanova con 408.05 punti.

Molto meglio la prova di Volpe nella finale dalla piattaforma; il cosentino partiva dall’ottavo posto dell’eliminatoria ed è riuscito a scalare la classifica fino al quinto posto con una serie costante e di buon livello, chiudendo a quota 468.25. Come previsto, è stata una doppietta britannica sul podio; tuttavia anche i più sicuri avrebbero difficilmente scommesso su una vittoria così larga di Matthew Dixon, oro con 568.75 punti. L’argento va all’altro britannico Williams con 546.45 punti. Lontanissimi tutti gli altri: il bronzo va al russo Ibragimov, con “solo” (si fa per dire) 477.25 punti!

Il medagliere ci ha visto al settimo posto europeo; se non sorprende che la Russia abbia fatto piazza pulita di ben 9 dei 17 ori disponibili (20 delle 51 medaglie totali) o il secondo posto del Regno Unito, è invece una novità il terzo posto della Spagna (frutto però degli exploit individuali di Abadia) e soprattutto il quarto della Svizzera, con una prestazione corale che vede ben 7 medaglie conquistate. Molto sottotono Germania e Ucraina, che pure hanno team di primissimo ordine, mentre possono essere contente Grecia e Romania delle loro medaglie di bronzo a sorpresa.

La squadra giovanile azzurra può ritenersi soddisfatta, ma non del tutto: 4 medaglie sono un buon bottino, ma sicuramente qualcosa in più poteva essere raccolto. Francesco Porco, campione in carica dal trampolino di 1 metro, non ha passato il turno della “sua” specialità, mentre la Pellacani, sempre da 1 metro, è incappata in un errore tanto grave quanto banale che le ha precluso il podio.

Due ulteriori medaglie nei primi giorni di gare che avrebbero potuto fare la differenza, anche solo per la carica positiva che avrebbero portato. Nessun rimpianto però, gli azzurrini sono comunque promossi a pieni voti: sono una squadra composta dal molti esordienti che hanno già messo in mostra il loro talento e che in futuro sapranno fare ancora meglio.