Fatti di nuoto weekly torna alla sua versione old school, le notizie del nuoto una volta alla settimana, con calma, il mercoledì.

E quale miglior argomento per riprendere se non il protagonista del primissimo numero di questa newsletter?

Klete Keller

Il pluri medagliato Olimpico Klete Keller si è dichiarato colpevole di ostruzione ad un procedimento ufficiale nell’ambito dell’inchiesta riguardante i fatti accaduti a Washington nel gennaio scorso. Keller si era unito agli aggressori di Capitol Hill per protestare contro l’insediamento del nuovo Presidente USA Biden, ed era stato filmato tra la folla con addosso la tuta della nazionale di nuoto.

Ora sta patteggiando, si sta mostrando dispiaciuto e collaborativo, nella speranza che gli vengano riconosciute delle attenuanti per una pena che potrebbe essere anche abbastanza severa. Basterà?

Canada rules

Passando a cose meno pesanti, se mi dovessero chiedere qual è la Nazionale che alla data attuale mi gasa di più come insieme (escludendo l’Italia), tenderei a rispondere il Canada. Il percorso di miglioramento dei canadesi, già iniziato a Rio 2016, si è ulteriormente strutturato nell’ultimo lustro ed ha avuto un altro passaggio positivo a Tokyo 2020, con un bottino totale di sei medaglie. Come analizzato da SwimmingWorld, il bello è che si tratta di una Nazionale ancora relativamente giovane e con grandi prospettive, realizzabili già nel prossimo triennio che porterà a Parigi 2024.

Le “veterane” sono Kylie Masse (1996) e Penny Oleksiak (2000), che a Tokyo è diventata l’atleta canadese con più medaglie Olimpiche della storia, ma ci sono anche Maggie McNeil (2000), Sydney Pickrem (1997), Taylor Ruck (2000), Kayla Sanchez (2001) e Summer McIntosh (2006), per un team femminile che fa davvero paura. Tra i maschi, la staffetta 4×100 stile è arrivata quarta a sei decimi dal podio, ed ha nel giovane Joshua Liendo (2002) il prospetto più interessante, accompagnato da Yuri Kisil, Markus Thormeyer e la leggenda Brent Hayden, che ai nostri microfoni non è sembrato così certo di un ritiro in vista di Parigi 2004. Bella storia.

Parigi 2024 | Gli azzurri del Nuoto Paralimpico

Sono 28 gli atleti selezionati a seguito degli slot guadagnati dall'Italia - 12 femmine e 16 maschi - dal Direttore Tecnico Riccardo Vernole per i prossimi Giochi Paralimpici Estivi di Parigi 2024 che si terranno dal 28 agosto all'8 settembre 2024 presso Paris La...

Fatti di nuoto Weekly: 7 nomi (+1) dagli EuroJunior di Vilnius

L’Italia è stata la Nazione nettamente migliore e più rappresentata a Vilnius, con addirittura tre atleti che andranno alle Olimpiadi e una completezza di squadra quasi unica. Ma la Nazionale di Menchinelli non è stata solo Sara Curtis, Alessandro Ragaini e Carlos...

FINP Assoluti e Coppa Italia 2024 | Polha Varese Campione

La piscina Lamarmora di Brescia ha ospitato il Campionato Italiano di Società e i Campionati Italiani Assoluti estivi di nuoto paralimpico, che si sono disputati sabato 6 e domenica 7 luglio. La società Polha Varese vince non solo il Campionato di Società ma anche la...

Il Nuoto alle Olimpiadi di Parigi 2024: i 1500 stile libero

La “maratona in vasca” - così sono chiamati i 1500 stile libero - fa parte del programma olimpico fin da Londra 1908, cioè dalla quarta Olimpiade, ma solo al maschile, perché per le donne l’attesa è durata fino a Tokyo 2020ne.Proprio nell’ultima Olimpiade, gli Stati...

Fatti di nuoto Weekly: chiedere scusa

Appena dopo l’eliminazione subita negli ottavi di finale dei Campionati Europei di calcio, il portiere della nazionale Gianluigi Donnarumma ha chiesto scusa in diretta tv. Non è la prima volta che capita e l’occasione è buona per riflettere su cosa sia oggi lo sport....

I raduni preolimpici del nuoto fra Livigno e Tenerife

Manca meno di un mese ai prossimi Giochi Olimpici di Parigi, che per il nuoto si disputeranno dal dal 27 luglio al 4 agosto 2024. Alcuni atleti dopo vari periodo di allenamento all'estero e in altura stanno finalizzando la preparazione fra le corsie "di casa", per...

Jeanette Ottesen, bullismo e molestie

Tra qualche giorno uscirà la biografia della leggenda danese Jeanette Ottesen e, come succede in questi casi, i pezzi più interessanti del libro iniziano a circolare. C’è un passaggio che in Danimarca è stato già ripreso dai media, nel quale l’ex campionessa rivela gli episodi di bullismo a quali veniva sottoposta una sua compagna di squadra, Lotte Friis, che era a quanto pare presa di mira, in particolare, dai compagni maschi. Ottesen dice di essere stata in qualche modo coinvolta in questo brutto gioco (“ero tra quelli che ridevano e non facevano niente per fermare tutto ciò”) e di pentirsene, chiedendo scusa alla compagna a distanza di anni.

Sempre nello stesso capitolo Ottesen racconta di alcuni rapporti abbastanza sconvenienti tra allenatori ed atleti, in un periodo (2003-2013) che è sotto la lente di ingrandimento in Danimarca proprio per il discorso sulle molestie. In particolare ci sarebbe stato un allenatore che, durante un colloquio privato nel suo ufficio, avrebbe cercato di baciarla, una pratica a quanto pare abbastanza usuale ai tempi. Così come era consuetudine lasciarsi andare alle feste dei nuotatori dopo le grandi manifestazioni, come Europei e Mondiali, che servivano come valvola di sfogo al termine di un periodo intenso di allenamenti. In particolare, secondo la campionessa danese, gli Europei del sud (spagnoli, francesi ed italiani) sarebbero molto più scatenati dei colleghi del nord, danesi, finlandesi e norvegesi.

Qualora dovesse uscire in inglese, mi riprometto di leggere il libro per approfondire le storie raccontate. In particolare vorrei capire quanto ci sia effettivamente di denuncia (e non ho dubbi che qualcosa ci sia) e quanto, invece, non sia un tentativo di aggiungere piccole polemiche per aumentare l’hype dell’uscita editoriale. Non sarebbe la prima volta.

Dancing with the stars

Chiudiamo con una nota di costume, come la chiamerebbero quelli davvero bravi. Se non l’avete già fatto, andatevi a vedere i video di Adam Peaty e Pernille Blume che stanno partecipando ai “Ballando con le stelle” dei rispettivi Paesi.

Io di danza non ci capisco niente e uno dei miei peggiori incubi è aspettare in mezzo al palco che “Guglielmo Mariotto” o “Ivan Zazzaroni” alzino la paletta con il voto, il tutto mentre cerco di contenere il fiatone ed il sudore.

Però quei due lì, Peaty e Blume, a me sembrano davvero bravi. Sarà quindi vero che il nuoto è uno sport completo?

See you later!

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