Impossibilitati a gareggiare negli eventi interazionali, Kolesnikov e compagni scendono in acqua in casa, a Kazan, per i Solidarity Games ai quali prendono parte anche i nuotatori bielorussi.
Un record mondiale, due europei, diversi nazionali e parecchie giovani promesse ormai pronte a prendere in mano il ricambio generazionale russo!
Kolesnikov: World Record
Cade un record del mondo! Ci pensa Kliment Kolesnikov a riprendersi un primato mondiale nei 50 dorso. Perso in estate quello in lunga, a Kazan timbra quello in corta strappandolo dalle mani di Florent Manaudou. Con 22’’11 scende undici centesimi da quanto nuotato dal francese nel 2014, assicurandosi anche il primato nazionale, che già gli spettava con il 22’’42 siglato lo scorso anno.
Il russo chiude il cerchio vincendo anche i 100 in 48’’82, abbondantemente davanti a Samusenko e Rylov entrambi pochi centesimi sopra al 50’’. Infine dominio netto anche nei 100 stile, vinti in 45’’66 un secondo circa meglio di Minakov secondo.
Donne d’Europa!
Crollano due record europei. Il primo grazie a Maria Kameneva, che eguaglia quello dei 50 dorso nuotando in 25’’60, medesimo crono firmato da Kira Toussaint nel 2020. La russa si prende ovviamente anche il primato nazionale, che già in semifinale aveva abbassato. Prima dell’inizio della manifestazione infatti era 26’’15 sempre suo e nuotato in ben due occasioni, nel 2016 e 2019. In semifinale lo porta a 26’’05 per poi polverizzarlo in finale. Bene poi anche nei 100 vinti in 56’’23, ma occhio perché non è finita qui per lei…
Prima però l’altro record Europeo. Garona per Evgeniia Chikunova che in chiusura di programma stampa 2’14’’70 nei 200 rana, cancellando il vecchio primato continentale di Rikke Moller Pedersen del 2013 di 2’15’’21. Con questo crono la russa avvicina anche il WR di Rebecca Soni lontano meno di due decimi e cancella il record nazionale di 2’15’’62 della Efimova del 2018.
Primati nazionali per grandi…
Oltre a quelli già citati, gli altri primati nazionali li firmano ancora Maria Kameneva e Arina Surkova.
La Kameneva, dopo le belle prove nel dorso si conferma in palla anche nei 100 stile, dove timbra 51’’79 diventando la prima russa sotto i 52’’ cancellando il primato di Veronika Popova che era di 52’’02 del 2015. Per la Surkova invece record sia nei 50 farfalla con 24’’84, un centesimo meglio del suo precedente crono del 2020 e nei 100 farfalla, vinti in 56’’30, sei centesimi meglio del suo personale anch’esso del 2020.
…e per piccoli
Tanti invece i record nazionali giovanili: uno solo in campo maschile, siglato dal 2004 Maksim Trotsenko nei 50 rana in 26’’24, mentre al femminile ne cadono ben quattro!
• Elena Bogomolova (2005) con 29’’80 nei 50 rana
• Daria Klepikova (2005) con 25’’69 nei 50 farfalla
• Margarita Ershova (2005) con 15’55’’31 nei 1500 stile libero
• Aleksandra Kurilkina (2005) con 26’’89 nei 50 dorso
I soliti noti
Presenti anche alcuni big: Kiril Prigoda vince in 200 rana in 2’02’’70, Ilya Borodin fa l’accoppiata 200 e 400 misti (1’53’’42 e 3’58’’08), Andrei Minakov vince 50 e 100 farfalla con 22’’30 e 49’’92. Presente anche Ilya Shymanovic che conquista i 50 rana con 25’’94.
Al femminile bene poi Anna Egorova davanti a tutte negli 800 stile in 8’19’’03 e Nika Godun nei 100 misti in 58’’68.