​IL FONDO. Questa è la storia di questi Campionati Europei raccontata dall’esterno, con un pezzo di cuore all’interno

Una delle caratteristiche fondamentali del nuotatore in acque libere è il sapersi adattare.

 

Alcune gare sono state spostate di giorni, altre di ore, alcune sono rimaste sospese fino a poche ora dalla partenza: partono? Non partono? La sospendono? L’annullano?

Gli atleti, lo staff azzurro come quelli delle altre nazionali ed il comitato organizzativo sono stati spettacolari.

È nel DNA di chi pratica questo sport la capacità di saper mutare i propri piani in base alla situazione esterna.

Insomma sono pronti a tutto.

Si decide che la manifestazione si spalmerà solamente su due giorni di gare. Un totale di 85 km di gare tra maschi e femmine in sole 48 ore. Io ammetto di non averlo fatto questo calcolo ma penso che se si sommino tutte le gare (ed intendo ogni singola batteria, semifinale e finale partita) dei 7 giorni di competizione in programma nella splendida cornice del Foro Italico non si sia arrivati nemmeno alla metà di un tale chilometraggio.

Molti atleti sono stati costretti a fare una scelta perché era stato vietato di partecipare sia alla 5 km che alla 25 km ma allo stesso tempo anche chi avrebbe voluto partecipare sia alla 25 km che alla 10 km era costretto ad una scelta anche se non del tutto obbligata. Infatti è improbabile pensare di nuotare una 25 km di pomeriggio ed essere già competitivi per una 10 km la mattina successiva. 

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Ormai Greg&Mimmo sono una certezza. È bellissimo vedere la complicità ed allo stesso tempo la sana rivalità che c’è tra questi due enormi atleti. Gregorio penso sia uno dei nuotatori più conosciuti della storia di questo sport, ha sicuramente portato una grande visibilità a quello che è il nuoto di fondo ed ha fatto capire chiaro e tondo che questo non è sicuramente uno sport di serie B. Greg piace per la sua genuinità, per la sincerità nelle sue parole mai fuori posto e soprattutto perché quando raramente non lo vediamo vincere siamo sicuri che abbia fatto qualche passo indietro per prendere la rincorsa e farci assistere successivamente ad uno spettacolo ancora più grande.

Domenico ormai è un grande campione in questa disciplina e dopo essersi portato a casa tante soddisfazioni tra le corsie è arrivato a fare la voce grossa anche in mare aperto. Alla 10 km si è preso il primo titolo importante conquistato lottando come un leone contro gli avversari, la stanchezza di una stagione infinita e un mare un pò agitato.

Marcello lo conosciamo bene, e sappiamo anche che quel posto in classifica non rappresenta a pieno il talento di questo ragazzo sempre lucido ed intelligente in ogni scelta tattica. La strada è lunga e sembra proprio che si sia messo le scarpe giuste per percorrerla fino in fondo.

Andrea in un anno di cambiamenti è riuscito a guadagnarsi a pieno titolo un posto in squadra nella 10 km, la gara più ambita. Questa è stata la sua prima gara su questa distanza in un campionato internazionali e sicuramente non sarà l’ultima: l’esperienza di oggi sarà il trampolino di domani.

Sophie è la più giovane del gruppo e insieme a Silvia sono state le prime atlete nate nel nuovo millennio convocate nella nostra Nazionale di acque libere. Ha portato a casa un bagaglio di esperienza immenso che le servirà sicuramente per le prossime gare. A volte la tensione non permette di esprimersi al meglio ma è proprio affrontandola e accettandola che si cresce.

Martina è una delle veterane del gruppo, dopo aver affrontato negli ultimi anni scogli che per molti altri sarebbero insormontabili è scesa in acqua con la grinta che la contraddistingue e si è giocata tutte le sue carte fino all’ultimo centimetro di gara.

Giulia è un punto fisso della nazionale degli ultimi anni ed è sempre tra le protagoniste. La sua stagione è stata eterna serie di: Coppe Len, Coppe del Mondo, Mondiali, Campionati italiani ed ora i Campionati Europei. In ogni manifestazione che ha partecipato ha portato a casa almeno una medaglia. Non è da tutti.

Rachele penso abbia nuotato più Campionati Europei di qualunque altro nuotatore in acque libere ed un motivo c’è: non molla mai. Un’atleta infinita dalle capacità strategiche notevoli e dalle grandi doti. Ormai non ci sorprendiamo più di vederla nelle prime posizioni perché lei è sempre lì, dove merita di essere.

Ginevra è probabilmente l’atleta che più è cresciuta nell’ultimo biennio. Un’anno fa era matricola all’europeo, quest’anno ne è stata protagonista. Un talento cristallino proiettato verso il futuro.

La staffetta è stata la ciliegina sulla torta: la sintesi di una squadra che lotta, non si arrende e vince.

Grazie a tutti gli atleti che ci hanno fatto emozionare in questi intensissimi due giorni.

… continua … 

Foto: Fabio Cetti | Corsia4