Dopo una stagione invernale accompagnata dall’eco delle notizie calcistiche e dopo un inizio estate contraddistinto dagli emozionanti match sui campi in erba di Wimbledon, con le medaglie mondiali di Federica Pellegrini e Gabriele Detti le nostre bacheche di Facebook sono finalmente tempestate di news sul nuoto.
I brividi sportivi, fin da subito, ci hanno tenuti incollati ai televisori ma sappiamo bene che per poterci definire tifosi di nuoto occorre essere dei “tipi” un po’ particolari; non basta infatti dipingere il nostro volto con il tricolore, dotarci di rumorose trombette o vestire la maglia con il nome del nostro idolo.
Cosa occorre dunque per essere un tifoso perfetto? Vediamolo insieme!
Nessuna anteprima
Il tifoso perfetto, se non riesce a seguire le gare in diretta, non accetta spoiler dai propri amici: oscura la propria bacheca Facebook per non leggere notizie in anteprima ed attende trepidante il ritorno a casa per vedere le repliche con i propri occhi.
Gli sport acquatici non sono mai abbastanza
Nelle giornate Mondiali non importa quale sia la disciplina: il nuoto è al primo posto ma va bene tutto purché sia ambientato in una piscina!
Il tabellone non basta
Perché guardare i risultati sul tabellone o sullo schermo? Il tifoso perfetto verifica i record in diretta… con cronometro alla mano!
Le giornate Mondiali odorano di cloro
Per il tifoso perfetto non è sufficiente guardare i Mondiali in tv: intensifica gli allenamenti per immedesimarsi nell’esperienza del nuoto a 360 gradi.
Organizza il planning delle proprie attività in base agli orari delle gare
Ci sono gare… che non si possono davvero perdere! E allora perché non inserire nel proprio calendario giornaliero anche gli appuntamenti con le competizioni in vasca?
Non tutti i tifosi di nuoto potranno festeggiare le vittorie degli atleti della Nazionale degustando un piatto di gulasch o immergendosi nelle acque termali della capitale ungherese ma, anche davanti ad uno schermo, si può essere tifosi perfetti!
Avete una delle caratteristiche descritte sopra o un rito propiziatorio che credete possa aiutare gli azzurri prima delle gare? Raccontatecelo nei commenti!
Foto copertina: Fabio Cetti | Corsia4