Ed eccoci qui, a prendere atto dei sette nomi eccellenti della Russia esclusi per doping, tra cui spiccano la Efimova, Lobintsev, Ustinova e Morozov.
La Efimova esclusa in quanto precedentemente squalificata per doping così come Lovtcova, Krapivina (10 km) e Dovgalyuk. Morozov, Ustinova e Lobintsev appaiono nel rapporto McLaren quindi sono ineleggibili, secondo i criteri del CIO.
Nessuna conseguenza per tuffi, sincro e pallanuoto, così come riportato nella Press release della FINA in merito alla partecipazione russa ai Giochi di Rio.
Ora ci chiediamo, al di là di queste esclusioni eccellenti, una cosa. E con ciò, badiamo bene, non si vuole difendere gli atleti russi né giustificare quello che appare uno scandalo di Stato in cui sono coinvolti anche gli organismi antidoping quindi medici, apparati burocratici, funzionari e quanti altri sembrano aver coperto queste presunte postività.
Perché questi criteri valgono solo per la Russia?
Perché Sun e il campione dei 100 stile cinese Ning, che sono stati squalificati, invece possono partecipare?
Perché il coreano Park, che la sua federazione non voleva perché squalificato per doping, è stato invece praticamente fatto riammettere a furor di popolo?
Parafrasando la Meilutytė, anche il CIO sta perdendo credibilità, e la WADA lo segue a ruota.
Come si può credere a un organismo che agisce a una settimana dalle Olimpiadi, quando ha avuto mesi per deliberare? E facendo apposta una serie di regole che sembrano messe lì giuste giuste per punire una nazione.
Mi chiedo: e tutti gli altri atleti che sono stati già squalificati? Per loro non vale? Loro hanno pagato? Certo, qui si indaga su una presunta connivenza generale, non su casi isolati, ma attenzione che si crea un precedente. Già mi immagino atleti che non hanno niente da perdere appellarsi a qualsiasi giudice che magari dirà che se questi criteri valgono per loro devono valere per tutti (che poi sarebbe la norma).
Lanciamo qui la provocazione, suggerita dalla redazione: molti dicono libero doping, noi diciamo aboliamo le liste di sostanze proibite. Scriviamo solo quello che puoi prendere. Quante sostanze saranno? Il resto è doping.
Corsia4 non intende lasciare ai posteri l’ardua sentenza, seguirà a breve un approfondimento in materia nuoto e doping.
(foto copertina: www.bbc.co.uk)
Il Salottino di Corsia4 con Gustavo Savino
Si parla di doping. Pratica assai diffusa, in mille sfaccettature che ci aiuta a conoscere Gustavo Savino, farmacologo, medico dello sport, ma soprattutto coordinatore del centro antidoping Emilia Romagna a Modena e uno dei fautori del progetto “Tallone d’Achille”.
Che cosa è? Leggetevi il libro ma soprattutto se volete saperne di più sul doping ascoltate la puntata del Salottino con Gustavo Savino.