Non bisogna scomodare la storica alleanza anglo-giapponese per trovare punti d’incontro tra i ragazzi del Sol Levante e i sudditi della regina. Anche perché, quella vista nel penultimo week end di maggio al Japan Open 2017 di Tokyo, più che un alleanza è stato un scontro.

L’ “esercito” britannico è sceso in acqua a ranghi ridotti ma con tutte le stelle presenti. Capitanati da Adam Peaty andavano all’assalto del fortino nipponico, già attaccato lo scorso anno senza troppa fortuna dai colleghi australiani.

I padroni di casa partono con il vantaggio numerico, e possono permettersi anche qualche stella fuori forma, come il loro leader massimo Kōsuke Hagino che deve gestire la ribellione interna che vuole al potere il giovane ranista Ippei Watanabe. Come sarà andata???

Il primo duello sorride almeno numericamente al Giappone, che nel conto puramente statistico delle prove vinte straccia i britannici per 6 finali vinte a 1. Vero, ma quell’unico squillo europeo arriva nella prova dal tasso tecnico sicuramente più alto: parlo dei 100 rana di sir Adam Peaty uno che si tuffa e nuota sotto il minuto, spinge un po’ e va sotto il 59, come dimostra il 58″82 con il quale regola il rappresentate cinese Yan Zibei (59″57) e quello di casa Ippei Watanabe (59″80).

Tra i successi orientali del day 1 spicca la solidità di Masato Sakai nei 200 farfalla, ormai una certezza sotto l’1’55” e i 200 stile delle ragazze, con Rikako Ikee a 1’56″91 e la Igarishi staccata di circa mezzo secondo.

PS: tenete a mente James Guy (British Swimming | Facebook), sta cambiando pelle e stampa il personale nei 200 farfalla in 1’55″91.

Giorno due. Dopo la notte passata a leccarsi le ferite e a rallegrare le truppe, i britannici partono bene e tengono testa ai locali grazie ai successi di Ben Proud nei 50 farfalla, Guy nei 400 stile, Imogen Clark nei 50 rana e il solito Peaty che fa mangiare ancora un po’ di polvere a Yasuhiro Koseki e Yan Zibei nei 50 rana maschili.

Lontano dalla forma dei campionati britannici Max Litchfield, che affoga nei 400 misti dominati dalla certezza Daiya Seto in 4’10″18, con Fujimori che beffa anche sornione Hagino. Ma a steccare un punto importante è Duncun Scott, che dal 47″90 dei britannici passa a 48″8 alto nei 100 stile, lasciando ai soldati semplici Shioura e Nakamura gloria e successo. Parziale, 8 a 4 per il Giappone.

Fatti di nuoto Weekly: i 5 nomi della World Cup 2024

Chi ha guardato la World Cup? Chi ha solo visto i video su Instagram? Chi ha invece solo guardato i risultati? Per tutti voi c’è Fatti di nuoto Weekly, che vi propone i 5 nomi internazionali (per gli italiani vi mandiamo qui) da portarsi a casa da questa World Cup.Noè...

Criteria 2025: considerazioni sui tempi limite

Dopo l’uscita ufficiale del regolamento della stagione 2024-2025, si è discusso molto dei tempi limite di ammissione ai Criteria 2025, a partire dall’analisi di SwimSwam per arrivare alle chat delle squadre giovanili di tutta Italia.Criteria 2025 - Tempi limite...

Considerazioni azzurre sulla World Cup 2024

La World Cup 2024 è ufficialmente agli archivi del nuoto internazionale. Tanti record, prestazioni da urlo - soprattutto per un avvio di stagione post-olimpica - ma vediamo come si sono comportati gli azzurri in queste tre tappe orientali: Shanghai, Incheon e...

World Cup 2024 | Chiusura con record a Singapore

Singapore chiude l’edizione 2024 della World Aquatics Swimming World Cup! È un crescendo d’emozioni l’atto finale della Coppa del Mondo, con i testa a testa per il trono di re e regina, la caccia a nuovi primati e quella alla Triple Crown, ovvero il successo nella...

Fatti di nuoto Weekly: notizie illustri

Di World Cup, e degli italiani impegnati nelle tre tappe di questo circuito di inizio stagione, parleremo approfonditamente nei prossimi giorni, al termine delle gare (intanto qui il recap di Shanghai e Incheon). Oggi facciamo invece un giro di illustri notizie,...

World Cup 2024 | Incheon ancora due record del Mondo

Il tempo di un respiro e si è già di nuovo in acqua! Incheon, Corea del Sud per la seconda tappa di World Aquatics Swimming World Cup 2024! Tre giorni coreani da urlo, che seguono quanto di buono visto già in Cina solo qualche giorno prima. Il bello dalla vasca di...

Scontro finale. I 200 misti rimettono in pista Kōsuke Hagino, che vince in 1’56″30 davanti a Seto e ad un lontano Litchfield sopra i 2 minuti. Il dorso regala un Koga in 25″ e spiccioli nei 50 e una giovane e ridimensionata dopo gli Australian Championships Minna Atherthon capace di metter la mano davanti alla Davies bissando il successo dei 100.

La Ikee vince i 100 farfalla mentre Aoki Reona strappa un punto importante alla Gran Bretagna battendo nei 200 rana donne Molly Renshaw, privata del primato nazionale il mese scorso ma ancora in palla (2’24″32 la giapponese, 2’25″54 la britannica).

I colpi grossi degli anglosassoni arrivano grazie allo sprint da 21″89 di Ben Proud (VIDEO dell gara  ) e a quello più sorprendente di James Guy nei 100 farfalla in 51″50, PB e conferma che il ragazzone inglese è competitivo anche singolarmente e non solo come elemento di una quasi perfetta 4×100 mista (il dorsista dov’è?!).

Gli organizzatori del Japan Open vogliono star tranquilli chiudendo in gloria grazie ai 200 rana uomini, ultima gara in programma. Sua maestà Ippei Watanabe (foto Jason Getz/USA TODAY Sports/Swimming World), dopo lo sgambetto subito ai campionati nazionali si riprende lo scettro di re della distanza, vincendo in 2’07″77, confinando il primo britannico, Murdoch, a quasi quattro secondi.

Il fortino giapponese è quindi al sicuro, ma la Gran Bretagna non è arrivata di certo al meglio della forma.

I britannici pagano un settore femminile non all’altezza in questo momento dei migliori roster mondiali, mentre affidano tutto alle stelle Peaty e Guy.

A Rio un oro e una medaglia hanno fatto la differenza a favore del Giappone, ma occhio ai sudditi di Elisabetta, l’alleanza potrebbe presto finire!

Foto copertina: British Swimming | Facebook