Si è conclusa l’Energy Standard Cup 2017 con il successo dell’omonimo team che nella sfida all’ultimo punto ha tenuto testa agli azzurrini del DT Walter Bolognani.
Nella sfida quadrangolare tra coetanei di Germania, Spagna, Italia e l’Energy Standard Team, la selezione di atleti russi e ucraini del munifico sponsor, il vero dubbio che mi ha assalito è: ma le gare si sono svolte in uno stagno?
Se lo streaming mi ha permesso la visione della manifestazione a partire dalla seconda sessione dell’evento che si è svolto nel centro (ancora per poco) Ge.Tur di Lignano Sabbiadoro, non sono riuscito a togliermi dalla testa fino a punto potesse essere reale, o meno, la tonalità dell’acqua. Roba da tabella esadecimale.
L’effetto verdastro della vasca nelle riprese subacquee mi ha ipnotizzato.
Superato questo primo impasse visivo, sono rimasto relativamente stupito dal livello tedesco e francese. Le posizioni di rincalzo in cui stazionavano mi è sembrato in linea con le passate edizioni, che sembra a grandi linee confermare la mancanza di talenti per il ricambio generazionale.
A questo punto, eliminato il 50 % della forza agonistica presente, possiamo concentrarci sui team che hanno in definitiva monopolizzati i podi.
Nel weekend dei dubbi, compreso quanto avrei dovuto attendere il sole, la cosa interessante che vorrei conoscere e tutta da valutare, potrebbe essere lo stato di condizione in cui si sono presentati i nostri ragazzi.
Tutti erano provenienti dai criteria e tanti tantissimi hanno preso parte anche agli assoluti. Dopo aver fatto probabilmente qualche giorno di pausa, l’aver preso parte a questo trofeo in un periodo definiamolo di ripresa, l’aver visto spuntare tanti tempi rilevanti, mi è parso di per sè interessante.
Il periodo di recupero (se fatto) ha fatto bene e, (se non fatto) mostra la crescita. Insomma l’azzurro fa morale e aumenta l’autostima.
Guardando i pdf che alla fine delle sessioni sono resi disponibili, sul file che indica la best performer femminile troviamo capofila Tania Quaglieri.
La modenese è il prototipo di quanto detto sopra. Trafila che da fine marzo ha infilato i categoria poi gli assoluti, la pausa, la ripresa, e continua a marciare!
Va considerato che la performance di 28″52 che la mette in cima alla lista, esce da un 50 dorso “ordinario”. È altrettanto vero che a stile sui 50 metri, ha fatto il primato personale. Non si parla di una specialità che frequenta assiduamente e di conseguenza i margini di miglioramento restano ampi. A seguire nei 100 dorso hanno fatto emergere i limiti di tenuta determinati della pausa, ma con 1’01″83 in questa categoria (e nella fase di lavoro in cui si trova), non è comunque ferma. Lei è l’esempio, il riferimento per tutti quelli che abbiamo visto protagonisti agli assoluti come Nicolò Martinenghi.
Ma andiamo ad estrarre tra questi giovani chi ha fatto vedere qualcosa di interessante, nominando più i 35 primati personali che la posizione sul podio ottenuti.
PRIMA SESSIONE
Più efficaci contro le loro stesse prestazioni si sono naturalmente dimostrati gli atleti della categroia Ragazzi. Proprio nella prova di apertura dei 400 misti è Giuseppe Cerbone con 4’32″63 ad aprire le danze. Consistenti e a ridosso della concorrenza Giulia D’Innocenzo e il quartetto junior Annachiara Mascolo 4’51″49 seguita da Francesca Fresia, e il duo maschile Alberto Razzetti 4’28″79 – Pietro Paolo Sarpe 4’29″44.
Il riferimento “a ridosso della concorrenza” lo considero per determinare a spanne il gap. La spanna è un’unità di misura non convenzionalmente utilizzata in piscina ma sdoganata anche dalla raccolta di legislazioni di Murphy. Nella legge fondamentale dell’incastro, la utilizza anche Patton nel suo “Taglialo grosso, ed infilalo a calci”.
Soffriamo il potere russo nei 100 stile libero. Solo Thomas Ceccon 51″10 riesce ad interrompere il dominio. In ogni caso Sofia Morini con 58″96 sale sul podio, ma soprattutto batte se stessa.
Nei 200 dorso dovevamo aspettarci l’ossimoro russo. La Vaskina si impone in lunga. Nn vedevo l’ora di scriverlo.
A ruota, ma non proprio nella scia cronometrica arriva il p.p. di Martina Ratti 2’20″45 seguita da Roberta Circi. Sempre nella categoria Ragazzi centra il successo e il p.p. Giulio Ciavarella con 2’06″67. Ricopia il tempo del mattino realizzato agli assoluti Francesca Fresia, mentre va al p.p. Matteo Cattabriga in 2’01″72 preceduto dallo spilungone russo Kliment Kolesnicov che in 1’58″81 fa un tempo che era nei sogni di Matteo Restivo fino al 5 aprile.
Nella primavera bollente che hanno attraversato Karen Asprissi, Angela D’Afiero Alberto Razzetti e Federico Burdisso, il lombardo continua a ruggire: 24″61 e p.p. nei 50 farfalla.
SECONDA SESSIONE
Cambio d’orario e specialità ma anche nei 200 stile libero Federico Burdisso centra il p.p. in 1’52″99. Sempre molto bello rompere per la prima volta un primato con 99. Il resto della banda che ha trottato nel mese di aprile sembra utilizzi il cruise control.
Solo guardando i 100 dorso, spiccano il solito Ceccon, un devastante Kolesnikov che non va tanto quanto fatto vedere nella doppia distanza, ma che sembra il fratello piccolo ma con dimensioni maggiorate di Rylov.
La Circi sembra in flessione, ma ripetere le performances realizzate nella “vaskina” dei categoria in lunga, è troppo da russa. Torna a migliorarsi il modenese Matteo Cattabriga. Prima nell’individuale e poi in frazione lancio della mista, portando con due tentativi il p.p. a 57″47.
L’unico passo definiamolo “falso” di Martinenghi è nei 200 rana, ma il ragionamento è già stato fatto. È di Giorgia Vavalle con 2’34″90 il p.p. che sottolinea una volta di più l’interessante progressione che segnalano i grafici della Ragazza (che però ha disertato gli assoluti) in questa specialità e distanza .
Sofia Morini replica il p.p. nei 50 stile libero con 27″08 e si migliora nella prima frazione della mista anche Giulio Ciavarella p.p. in 57″76.
TERZA SESSIONE
L’inversione della tendenza del mezzofondo azzurro è palpabile. In crescita le ragazze, in flessione i maschietti.
Il vuoto generazionale che ho davanti agli occhi sembra si stia palesando anche questa stagione. Efficaci i Ragazzi con Michele Sassi 16’05″69 seguito da Alessio Daini al p.p. in 16’11″77, poco convincenti gli junior. L’unico P.P. esce dal doppio nome di Sarpe. Efficentissimo in corta i 1500 in lunga restano ancora work in progress, ma resto fermamente dell’idea che per lui il mezzofondo, anzi proprio i 1500, siano solo un ripiego, un riempitivo. È decisamente più volitivo su distanze inferiori. Stesso discorso per Filippo Dal Maso: sembra stampi il p.p. con 16’02″19 , ma praticamente lui è un quattrocentista. Questo 1500 sono un puro test, un punto di evidenziatore sparato come le freccette su piano cartesiano nudo, appeso al muro come bersaglio.
Sulle ragazze invece la categoria sforna una serie di talentini che non si sono mai visti tutti assieme. Giulia Salin su tutte in 8’44″58 tra le ragazze con p.p., per Martina Ratti un 9’10″05 che non sfigura. Anche la tenace Giorgia Romei con l’altra junior Annachiara Mascolo sono delle certezze. Tutte le altre non sembrano pareggiarle. Vedremo a posteriori i margini di crescita, ma per l’Italia ne sono rimaste a casa altre.
I 100 rana sono il punto d’incontro della velocissima e polivalente Costanza Cocconcelli e Giorgia Vavalle al p.p. in 1’13″55, ma la concorrenza è sembrata con un altro passo. A dire la verità all’infuori di Martinenghi, ma oramai non lo possiamo neanche considerare da formazione junior, la specialità ci vede, anche solo in un 4 nazioni, tra i rincalzi. Questo dato, in ogni caso datato 7 del mese di maggio, vuol dire tanto o forse niente. L’impulso c’è: Tobia Svaldi 1’07″01 p.p., Giuseppe Cerbone 1’08″67 p.p. ma anche Letizia Memo e Simone Torrengo sono lì…
La specialità che ha mostrato più consonanti è stata la meno amata dai più.
Giulia D’Innocenzo 2’18″85 pp, Antonella Crispino 2’19″54 pp, Federico Burdisso 2’01″96 pp, Ernesto Saccardi 2’08″72 pp sono segnali molto interessanti se arrivano dai 200 farfalla. Proiezioni promettenti se coonsiderate ottenute da atleti ragazzi e che sono arrivati a ricalcare i tempi dei compagni junior con Angela D’Afiero al p.p. in 2’17″41. O viceversa.
Completa la serie dei p.p. Sofia Morini con il 31″10 nei 50 dorso Ragazzi a cui risponde la junior Giulia Rebusco al p.p. con 30″86.
Ma tra una Quaglieri e un Ceccon costantemente al vertice, chi impressiona è di nuovo Kolesnikov che con un 25″13 è migliore del Bonacchi tricolore agli ultimi assoluti e trascina al p.p. Davide Nardini 26″85 e Matteo Cattabriga 27″56.
Sarà un tipone scomodo forse non già dai mondiali di Budapest, ma ne sentiremo parlare.
QUARTA SESSIONE
Sempre ipnotizzato dall’ inquietante verdastro che impera nelle riprese subacquee, ma stupito di non vedere trote salmonate dimenarsi spaventate dai nuotatori in virata, i 400 stile libero hanno confermato le impressioni ricevute in precedenza.
Giulia Salin stupisce in 4’14″88 p.p., in un formato diverso ma nelle sue possibilità anche Michela Caglio realizza il p.p. in 4’22″69, come anche Michele Sassi 4’04″88 pp e Alessio Daini 4’07″16 pp forniscono un 100% di miglioramenti nella categoria ragazzi.
Tra gli junior, se Giorgia Romei vince in 4’14″10, Annachiara Mascolo realizza il p.p. in 4’16″49 come Filippo Dal Maso in 3’55″64.
Pietro Paolo Sarpe può fare di meglio ma riprendendo il discorso iniziale, siamo in un periodo particolare e questa prestazione lascia il giudizio che trova.
Senza picchi straordinari, arrivano nei 100 farfalla i p.p. di Giorgia Di Francesco 1’04″21, Ernesto Saccardi 56″57, Giorgia Di Francesco 1’04″21, Luca Chirico 54″48, Devid Zorzetto 54″75, La percentuale è da ritenere quindi molto buona.
Daria Vaskina si aggiudica anche i 200 misti precedendo di giustezza la spagnola Sanchez e Roberta Circi 2’20″01 pp e Martina Ratti. Thomas Ceccon cala il p.p. in 2’04″81, Giuseppe Cerbone anche, ma fa 2’09″10.
Tra gli junior Kliment Kolesnikov nuota in 2’00″27, tempo che riportato sul nostro territorio, Glessi non ha mai nuotato e il duo Fossi/Turrini non ha realizzato agli assoluti. Con Alberto Razzetti a 2’04″61, il pp lo centra Matteo Cattabriga in 2’08″28.
All-in nei 50 rana. Costanza Cocconcelli con 33″84, Giorgia Vavalle 34″09, Tobia Svaldi 30″55, Giuseppe Cerbone 31″92, Francesca Fresia 34″24, Simone Torrengo 30″34 sono tutti al nuovo personale in una distanza di per sè poco significativa, ma dalla quale partire per allungare il tiro alla distanza olimpica.
La conclusione agonistica della manifestazione è stata celebrata dalla staffetta 4×100 stile libero.
La sfida Italia-Energy Standard si è conclusa sul 2 a 2, con un paio di p.p. realizzati anche nella frazione di lancio con Sofia Morini 58″42 e Giulia Borra 56″01.
Avevo detto guardiamo chi ha migliorato, e allora mettiamoli tutti.
(Foto copertina: Andrea Staccioli | Deepbluemedia.eu)
(Foto articolo: vaporidicloro | F. Fogliani)