Campionati Europei, International Swimming League, FINA World Cup e Campionati Mondiali sono stati, in rapida successione, una sorta di circuito invernale continuo, all’interno del quale si sono susseguite gare spettacolari e protagonisti di altissimo livello.
Che sia un posto solo per specialisti di partenze e virate o un ripiego per chi non ha raggiunto i suoi obiettivi, la vasca corta resta comunque un campo di gara interessante.
Vediamo come è andato questo 2021 in 25 metri.
RECORD DEL MONDO
Con così tante occasioni a disposizione, e così tanti bonus da poter incassare, gli atleti non si sono certo tirati indietro: nel 2021 sono stati migliorati ben 12 world record: 7 maschili (6 individuali e 1 staffetta), 4 femminili (3 individuali e 1 staffetta) e 1 misto.
Partiamo dalla ISL, manifestazione che ha visto il miglioramento di tre primati, primo dei quali il 48.33 di Coleman Stewart a Napoli nei 100 dorso, eccezionale sia nel tempo che nel senso letterale della parola, in quanto l’americano non si è più ripetuto su quei livelli. Altri due record sono arrivati ad Eindhoven, prima nei 100 rana maschi (Shymanovich, 55.28) e poi nei 100 farfalla donne (Dahlia, 54.59), mentre ci ha provato a ripetizione Siobhan Haughey nei 200 stile, riuscendo nell’intento qualche giorno dopo ai Mondiali (1.50.31).
Sempre ad Abu Dhabi sono scesi sotto il world record Maggie MacNeil nei 50 dorso (25.27) e Florian Wellbrock, che ha strappato il primato a Paltrinieri nei 1500 (14.06.88), mentre Kyle Chalmers ha dovuto fermarsi dopo la World Cup ed il record nei 100 stile (44.84) per operarsi alla spalla.
Gli Europei sono stati i Campionati dei primati eguagliati (ben due, Szabo nei 50 farfalla e Shymanovich nei 50 rana), ma soprattutto della 4×50 mista maschile, che ha visto l’Italia primeggiare con Lamberti, Martinenghi, Orsi e Zazzeri.
L’anno dei record è stato chiuso da Emre Sakci che, lontano dagli occhi attenti dei giudici di Abu Dhabi, ha portato il record dei 50 rana a 24.95, spingendosi oltre la barriera che Shymanovich non aveva abbattuto, quella dei 25”.
RECORD ITALIANI
La pioggia di record italiani in vasca corta è stata, per certi versi, incredibile: il conteggio finale dice 24 primati abbassati: 16 maschili (12 individuali e 4 staffette), 7 femminili (5+2) e 1 mista. Significa, in buona sostanza, un cambiamento netto del livello generale.
Particolarmente impressionante (e interessante) il miglioramento del settore maschile, nel quale si fa prima a dire quali siano i record non migliorati. I nomi vanno dai soliti noti, come Paltrinieri negli 800, alle conferme, come Miressi nei 100 stile; dai trentenni che non mollano, Orsi e Rivolta, ai mattatori della new wave, Martinenghi e Razzetti, fino ai volti nuovissimi come Michele Lamberti e Lorenzo Mora.
Tra le donne, migliorano i primati Silvia Di Pietro (50 farfalla e 50 stile), Silvia Scalia (50 dorso), Costanza Cocconcelli (100 misti) e Simona Quadarella (1500 stile), mentre manca all’appello un ulteriore scatto in avanti della rana, che era forse auspicabile dopo i grandi miglioramenti in lunga.
GRADUATORIE MONDIALI
Un dato spicca, alla prima occhiata: tre italiani sono in testa alle graduatorie di fine 2021 in vasca corta, e sono tre atleti dalle storie diverse ma significative, quasi emblematiche, per raccontare il momento attuale del nuoto azzurro.
C’è Greg Paltrinieri, la nostra punta di diamante, che continua a digerire meglio gli 800 che i 1500 in questo particolare momento storico della sua carriera ma che non sembra intenzionato a dare nulla per scontato, da qui fino almeno a Parigi 2024. Lui rappresenta la schiera di campioni già affermati, quelli che in qualche modo siamo abituati a vedere in testa alle gare e sui podi più importanti, e che ci aspettiamo continuino a trainare il movimento come già hanno fatto.
Poi c’è Alberto Razzetti, che ha il miglior crono nei 200 farfalla (gara in cui è campione del mondo) e che ha fatto seguire ad una stagione estiva sorprendente, conclusa con la finale Olimpica nei 400 misti, una invernale da urlo, chiusa appunto dall’indimenticabile settimana di Abu Dhabi. Insieme a lui metterei tutto il gruppo dei nuovi volti, più o meno giovani, che stanno ripopolando di continuo il team Italia e che alimentano le nostre speranze per il futuro.
Infine c’è Arianna Castiglioni, che è prima nei 50 rana, gara nella quale ha vinto gli Europei battendo la concorrenza interna di Benedetta Pilato e Martina Carraro, e che è stata protagonista di un’annata strana. Dalla mancata qualificazione Olimpica individuale al record italiano in lunga, dalla sorprendente ISL agli Europei trionfali fino alla terribile doppia squalifica dei Mondiali, la varesina rappresenta al meglio quel gruppo di campioni che non mollano il colpo e che stanno trovando gli stimoli giusti per continuare ad essere protagonisti anche in una nazionale così competitiva.
Il 2021 si è chiuso bene, ora tocca al 2022!
GRDUATORIE MONDIALI 2021 – UOMINI
GRDUATORIE MONDIALI 2021 – DONNE
Foto: Fabio Cetti | Corsia4