E’ ufficiale al cento per cento: Corsia4 porta benissimo agli atleti, soprattutto quando Mauro Romanenghi, cioè il vostro umile scrivano, le gare non le vede.

Dovendo infatti organizzare un po’ la trasferta dei ragazzi della squadra, mi sono perso un paio di importanti prestazioni.

Niente di grave, solo due dei quattro record mondiali ottenuti.

Laura Pranzo

Il primo è ad opera di Laura Pranzo, che conquista il secondo record mondiale della sua carriera nel manichino con pinne e torpedo dopo il manichino con pinne del 2014 e quel record europeo del 2012 a Livorno nel superlifesaver – ancora oggi primato europeo Juniores ma non mondiale: misteri della ILS.

Laura è stata solo una volta in nazionale maggiore, ma il suo talento è indiscusso e aspettiamo la sua definitiva esplosione.

Podio 100 Manichino con pinne: Piroddi Bonanni Musso

Il secondo vede protagonista Francesco Bonanni. Il ragazzo delle Fiamme Oro, dopo un lungo inseguimento, corona un sogno lungo una carriera e in dirittura d’arrivo riconquista il primato.

Per lui tanti successi ma anche tante battute d’arresto, una vittoria ai World Games e finalmente di nuovo nell’albo d’oro dei primati dopo l’ultimo fatto a Livorno nel 2013.

In campo giovanile, protagoniste assolute di questi campionati sono Lucrezia Fabretti (con una b sola) e Serena Nigris, autrici dei primati mondiali youth (così Marco Agosti non mi sgrida). Curiosamente entrambi tolti a Samantha Howe, che li fece nello scorso agosto.

La ragazza della Sergio De Gregorio, finalmente in possesso di una nuotata come si deve, ha ora una grande apnea e pure veloce. Il suo 54″27 nelle pinne la pone al terzo posto in Italia dietro Fiorani e Volpini. Ma ci siamo anche nel trasporto, dove la barriera dei 37″ è vicina, nel misto che ha portato a 1’15″70, e nel torpedo da 1’02”. Tutti titoli italiani conquistati, insieme al primato italiano Cadetti della 4×50 mista.

Se Lucrezia rappresenta il futuro, Serena (e non lo dico solo io) è il presente. Seconda assoluta in Italia nel misto e negli ostacoli, terza nel trasporto, nella topten anche a super, vanta ora a torpedo 1’03” e le pinne da 58″. Tutto con pinne normali. Bene, da una ragazza clase 1999 come lei non possiamo che augurarci una ulteriore crescita sotto le sapienti mani della sua guida alla Orizzonti SC Udine . A Riccione il record del mondo è stato stabilito nel misto a 1’12″48,  ma il suo 2’10″94 negli ostacoli non è il record di categoria come annunciato poichè il tempo dei Mondiali di Eindhoven è stato di 2’10″26.

Guarda caso, entrambi i tecnici sono stati ospiti da poco a Dummy, che si conferma vetrina beneaugurante.

Lucrezia Fabretti

Serena Nigris

L’organizzazione

Tutto ciò, in una cornice organizzata finalmente in modo intelligente: la tribuna mobile, la divisione atleti-genitori, gli orari di apertura in pratica non stop hanno consentito una enorme facilità di movimento alle squadre. Ho sentito alcune contestazioni sugli gli spazi concessi ai genitori ma invece stavolta io difendo la decisione: se quella zona è adibita al pubblico, non è colpa del pubblico se è poco numeroso.

È un problema ma relativamente fastidioso il nostro numero, soprattutto nella sovrapposizione del sabato (a Roma comunque questo disagio non si sente mai). Per questo invece di allargarsi con tre posti a persona, tutte le squadre dovrebbero cercare di aiutarsi e farsi posto a vicenda: nessuno i posti li ha comprati. Gli spazi vuoti che ho visto in tribuna atleti non lasciavano adito a dubbi, mentre molti si stringevano vicino a porte e finestre.

Sicuramente è un grosso disagio la durata delle gare del terzo giorno. Finire il mattino alle 14 e il “pomeriggio” alle 21.15 non può collimare con una manifestazione di livello come un campionato italiano. Spostare alcune specialità a giovedì e venerdì per Esordienti e Ragazzi aiuterà, ma non risolverà in modo definitivo.

 

La selezione, per tutte le categorie, è nell’aria: vedremo come.

Intanto ecco qua la prima sorpresa annuciata: un bel video intervista con due… protagoniste nascoste dei campionati.

Un abbraccio invece a tutte le squadre del centro Italia, arrivate dopo un profondo disagio di diverse settimane (per alcune, mesi). E a chi non è arrivato, auguriamo di riprendersi. Il salvamento per sua stessa definizione è vicino a tutti e Corsia4 con il salvamento.

E adesso la parte tecnica, con la consueta divisione in categorie mutuata dal mio maestro e collaboratore Andrea Longobardo.

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Esordienti A: vittoria per un nichelino…alla Sergio De Gregorio!

Cosa è un nichelino lo potete trovare su Internet, ma la De Gregorio e Nichelino le conoscete tutti.

I bambini del Nichelino in particolare meritano un plauso. Sapientemente guidati da Marcello Onadi, vecchia conoscenza che saluto, hanno dimostrato ottima tecnica natatoria, del trasporto, dell’uso delle pinne e dei cambi di staffetta. Soprattutto il comparto femminile ha delle ottime prospettive. Come sempre non vogliamo incensare questi piccoli atleti ma è giusto considerare che sarebbero loro il nostro futuro.
E così ben prendiamo il nuovo primato italiano della Cappelli, notevole 43″55 nel trasporto, così come gli altri 3 record italiani di staffetta abbattuti e non di poco dalla società piemontese.

Se Nichelino parla rosa la De Gregorio è molto azzurra: il piccolo Simone Locchi col suo primo posto nel trasporto è solo la ciliegina di una squadra con tanti piccoli e delle staffette che hanno fatto tre ori.

Il terzo posto a squadre (come vedremo il primo podio di una lunga serie) se lo aggiudica IN Sport Rane Rosse, la nuova/vecchia squadra lombarda che ha deciso la sua unione totale, ma il miglior score gare/punteggi è di Riva. Certo i 70 e passa punti di Salvotelli, con i suoi tre ori individuali, aiutano; ma 113 punti con 13 gare (e zero staffette) non è poca cosa.

L’altra impressione che ho avuto è il miglioramento della situazione trasporti. Molti bambini tentano quello a stile, anche se con difficoltà. Usano cioè queste gare come allenamento per una tecnica che sarà la sola redditizia.
E così speriamo di non dover più vedere categorie Juniores che portano a rana, che sarebbe come vedere ancora lo stile libero nuotato a over nel 2017.

Ragazzi: Daraio chiama, Gega risponde, Ridolfi colpisce

Come discutevo a Riccione, questa categoria ha visto solo un primato italiano. Tra l’altro in una gara che già l’anno scorso vide Mattei scendere, primo della sua età, sotto i 50″: manichino con pinne. Ma complici gli ottimi tempi fatti negli anni da personaggi come Fabretti, Cappelletti, Barbati, Costamagna, ottenere nuovi record è sempre più difficile.
Comunque le nuove leve ci provano e non sono poi così distanti in diverse specialità. Nel calderone dei tanti che mi piace osservare da dietro le transenne, qui mi sembra che le prospettive migliori le abbia Maddalena Daraio. Doti fisiche ottime, e di ciò ne ha dato prova a mare lo scorso luglio (andate a leggere l’articolo sulle Oceaniche).

La piccola allieva di Elena Prelle, ora in Germania a guidare il team teutonico, qui è andata oltre ogni aspettativa. Mi è piaciuta molto nel super, dove ha fiaccato la resistenza della sua degna avversaria di questi campionati, Rachele Gega, la cui vestizione in stile serata mondana è stata fatale. Il duello si è ripetuto nel trasporto e sempre la piemontese ha avuto la meglio.

Dal canto suo invece la laziale della Manziana ha dominato il misto e le pinne, sfiorando qui il muro del minuto. L’unico suo neo è l’altezza. La ragazza dovrà sopperire con il duro lavoro a un fisico che non le regala nulla rispetto alle avversarie.
Un’ altra atleta che ho tenuto d’occhio è la giovane ex Manianpama e ora Accademia Gioia Mazzi. La pluriprimatista esordienti si da da fare anche nella categoria superiore. Già a 2’50” nel super, occhio però a non esagerare con questi talenti.

La risposta alla crescita nel comparto femminile trova contraltari anche nei maschi. Diego Ridolfi lo conoscevo dai meeting stagionali e ho voluto seguirlo nelle gare di pinne: per fortuna è andato bene nonostante me. Il trasporto c’è, la guida tecnica è di tutto rispetto e il primato italiano di 49″38 promette bene. Attendo gli sviluppi.

Il solito gruppo di Scafati sforna sempre ottimi elementi. In questo caso ho seguito il duello nel superlife (avete capito che è la mia gara favorita) tra Chierchia e l’altro personaggio che mi ha dato buone sensazioni, il modenese Luca Lei, anche lui dotato di un fisico eccellente.

Le staffette non mi hanno lasciato grossi ricordi, a parte il duello nella mista maschile vinto in un rush serratissimo dal Gruppo Atletico Sportivo di Catanzaro in 1’39″35 e una volata solitaria della 4×50 ostacoli della SAFA che sfiora il primato di categoria Ragazze. E proprio la SAFA domina la classifica, su Scafati e Nuotatori Milanesi, in volata su Modenesi e Riva. La classifica per il podio è corta, i margini per migliorare molti, questa estate me ne aspetto delle belle.

Juniores e Cadetti: il prossimo futuro parla adesso

Insomma il futuro passa da qui, e Gianni Anselmetti, che aspetto ospite a Dummy, lo sa bene e osserva con occhio attento a bordo vasca insieme a Antonello e a tutto lo staff nazionale. E non solo.

Come mio costume, tratterò le Juniores internazionali in un solo colpo. Quattro anni in due giorni, per capire chi siano coloro che quest’anno rappresenteranno l’Italia.

Se di Serena abbiamo detto, possiamo aggiungere sei medaglie e quattro titoli su sei gare, un mondiale youth e tre gare nella top three assoluta. Non so se le sue mire quest’anno siano giovanili, ma di sicuro un posto nella Junior sarebbe sempre assicurato. E come lei Lucrezia, primo tempo nelle pinne, secondo nel torpedo e misto e terza nel trasporto.

Valide alternative ci sono per gli ostacoli: prima della lista Giovanelli – qui a 2’17”, vincitrice delle Junior ma già autrice di 2’13” a Monastier – poi Licchelli, De Biase e Attanasio si daranno battaglia per l’eventuale posto nella gara di nuoto. non pervenuta Bruna Pesole, attendo notizie.

Giulia Calistri

Nel misto e trasporto abbiamo Alessia Locchi tornata su buoni livelli, nelle pinne la neoprimatista Cadette Giulia Calistri giunta oramai a 54″53 e seconda nel ranking, così come a torpedo è terza, quarta a trasporto e quinta nel misto: una crescita continua e costante dopo i problemi fisci dello scorso anno. E infine Valeria Cappelletti, principessa del torpedo ma sempre con andamento inconstante. L’ho vista preparare il trasporto delfinato a pinne, per ora con alterna fortuna. Mi aspetto risultati in futuro per un trasporto che si adatta secondo me alle sue caratteristiche.

I nomi son sei, e li ho fatti. Qualche outsider? Difficile ma mi auguro, per tutte le contendenti, possibile.

Passando ai ragazzi, qui l’anno 2000 come mi aspettavo ha fatto il protagonista. Già l’anno scorso tanti di loro si inserivano nelle prime posizioni pur da ultimo anno della categoria inferiore, quindi nessuna sorpresa nel trovarli qui.

Nomi come D’Angelo, vincitore nel trasporto e nel misto in 31″43 e 1’05″55, Mattei arrivato a 48″80 e 56″29 nelle gare di pinne, Pirola (lui pero classe 99) con 2’16” nel superlife sono tra i protagonisti di questi campionati e ambiscono all’azzurro. Nomi nuovi o meglio in grande crescita il casertano Marco Romano negli ostacoli, con 2’03″08, e Cargnel, medaglia nel misto e negli ostacoli. Comprimari di lusso Cipriano, altro prodotto della cantera di Scafati, e Saponaro della Nuomil.

Due nomi mancano all’appello per due motivi diversi. Non ha partecipato perchè impegnato nel nuoto il 1999 del Cortona Sport Pinzuti mentre Barbati, primatista mondiale Junior di super, qui non aveva la forma dei giorni migliori e neanche gran voglia di lottare. Dovrà imparare a farlo, a Milano sarà dura per tutti.

Parliamo anche di record di staffetta: in molte gare staffette avvincenti che hanno contribuito al miglioramento di 5 record di categoria. Abbattuti tutti i vecchi primati Cadette e due Junior maschi. Riva fa suoi gli ostacoli anche se il 1’58″28 non ha la qualità del record juniores. Pregevole e sorprendente è quello cadette in 1’29″14 battendo le favorite della De Gregorio che fanno loro quello della mista: anche qui però il tempo più alto di quello Junior. Scafati passa di categoria ma i primati cadono anche qui: e così mista (non senza difficoltà) e trasporto vanno con relativo record ai campani che fanno tripletta di titoli negli ostacoli come lo scorso anno nella categoria inferiore.

Per ultimo il solito discorso Cadetti. Una categoria nel limbo, che non ha gare internazionali e non consente agli atleti se non di altissimo livello di poter gareggiare agli Assoluti per qualcosa di più che un piazzamento. Speriamo che i vari Clocchiatti, Zennaro, Scroccaro, Fontana, Mattei, Gallo, Revenco (e qui ho citato credo una mezza nazionale Junior degli ultimi due anni) continuino la loro crescita per arrivare ai più alti traguardi.

La classifica a squadre Junior intanto è vinta da Scafati, come da pronostico, su Nuotatori Milanesi e IN Sport Rane Rosse che arriva al terzo podio e al titolo con i Cadetti: è il primo successo IN Sport in questa categoria, ottenuto di misura su Gorizia e De Gregorio.

 

Senior: mondiali a pioggia!

Se le Fiamme Oro l’anno scorso hanno fatto da padroni, quest’ anno la musica non sembra voler cambiare ma c’è chi qualche nota la vuol suonare.

Detto di Laura, il secondo record di categoria è di Musso, che sembra averci preso gusto col torpedo, specialità che nei maschi vede ben 6 atleti a 52″ tra cui Niciarelli, Petruzzi, Gilardi e Sanna. Ci lamentavamo della mancata crescita del livello di pinne, ed ecco Piroddi tornare a 45″, Musso passare a 46″08, insomma un ottimo viatico.

Nelle donne, le pinne vedono ben 5 specialiste intorno a 55″, con la Volpini oramai stabile sotto i 54″. La Pezziardi trova in queste gare la quadratura del suo cerchio: è infatti la sesta italiana alltime ed entra nel club under 60″ del torpedo. Ecco una giovane che si integra subito con il mondo Senior.

Gli ostacoli continuano a essere il nostro tallone d’Achille. Non c’è un grande specialista oltre a Gilardi nei maschi, Ippolito non sembra confermare la crescita cronometrica al momento. Anche Silvia Meschiari non ha al momento eredi, mentre qualcosa si muove nel super col progresso di Ferrari e il ritorno di Pranzo. Ma ancora non ci sono altre sotto i 2’30” in stagione. Duello a quattro invece nei maschi, con Sanna e Gilardi già proiettati al duello di aprile e dietro Ippolito e Musso. Paragallo entra al secondo posto della topten assoluta nel trasporto seguito da Sanna, con i loro tempi sotto i 30″.

La sfida femminile è tutta Leanza, Marzella e Meschiari nei trasporti.

Insomma, i nomi sono questi e lo avete capito; attendono Milano per conoscere il loro destino, mentre Bonanni sfodera come detto l’ennesimo primato mondiale.

Fiamme Oro a dettar legge in staffetta. Le fermano solo i trasporti. Un grande Scafati e una grande IN Sport Rane Rosse, che tira fuori una serie di cambi al volo e lancia una junior all’oro.

E ora festa e tutti a Milano.