Quando manca solo una settimana all’esordio del Grand Prix – qui potete scoprire tutte le tappe in programmaabbiamo intervistato il Coordinatore del settore Nuoto di Fondo Tony Trippodo e i vincitori della scorsa edizione Tiziano Tripodi e Federica Sirchia, per farci svelare tutti i trucchi su come affrontare al meglio questa prima tappa.

di Annamaria Mangiacasale

Ci siamo, è giunto finalmente il momento di togliere dagli armadi i vostri borsoni. Preparate mute, occhialini, creme e cuffie da competizione.

Un respiro profondo, un ultimo sguardo al percorso, il fischietto pronto a vibrare: il Grand Prix sta per partire e lo fa dalla nuova location di Isola delle Femmine, grazie al supporto del lido “Sirenetta”.

La tappa prevede lo svolgimento di due distanze, una valevole per il circuito di fondo, l’altra per lo sprint. La gara di fondo per gli agonisti, è inoltre inserita quest’anno nel Grand Prix Italia della Federazione Italiana Nuoto.

Per capire la complessità e le peculiarità di questa gara, abbiamo intervistato il Coordinatore del settore nuoto di fondo Sicilia, allenatore della Polisportiva Mimmo Ferrito, nonché brillante atleta e uomo sportivo Tony Trippodo.

Tony, quali sono le principali difficoltà che presenta questa gara con la circumnavigazione dell’isolotto?

Si tratta di una gara caratterizzata dall’imprevedibilità, si nuoterà in un tratto di mare aperto dove le condizioni saranno dettate dal vento. In particolare tra la terra ferma e l’isolotto, si crea una sorta di imbuto, dove il mare cambia repentinamente da un momento all’altro. Gli atleti saranno così costretti e riadattare continuamente la propria nuotata in base alla corrente e al tipo di onda. Sarà come nuotare in tre mari diversi: il mare aperto in partenza, l’imbuto centrale e, infine, quello dietro l’isolotto, che presenterà condizioni ancora diverse.

Pensi che queste caratteristiche possano in qualche modo penalizzare gli atleti?

Io la considero come la vera gara di acque libere. Il dover riadattare continuamente la nuotata, al cambiare delle condizioni dettate dalle correnti, è tipica del nuotatore di acque libere e non fa altro che valorizzarne le capacità. È chiaro che le medesime caratteristiche non saranno d’aiuto per i nuotatori alle prime armi, che potranno però avere l’opportunità di confrontarsi con una prova molto stimolante.

Un’altra novità sarà l’utilizzo della muta. Ritieni che la nuotata possa essere agevolata?

Senza dubbio la muta è un aiuto perché favorisce il galleggiamento¸ tuttavia se non si ha esperienza con il suo utilizzo, potrebbe essere difficile riuscire a sfruttarne i vantaggi e molto dipende anche dal tipo di nuotata. In ogni caso bisognerà confrontarsi con una temperatura che sarà quasi certamente inferiore ai 20 °C ed i master FIN anche con l’utilizzo delle boette. Insomma saranno tante le variabili che renderanno questa gara particolarmente interessante e dagli esiti quanto mai incerti.

Questo trofeo, oltre ad essere la tappa di esordio del Grand Prix, ha un’importante valenza. Ci vuoi spiegare perché?

Gli agonisti in gara si affronteranno in una doppia sfida. Da una parte quella per aggiudicarsi i podi assoluti e di categoria, iniziando così ad acquisire i punteggi utili per scalare la classifica del Grand Prix; dall’altra la tappa di Isola delle Femmine, farà da selezione per il Trofeo delle Regioni. Si tratta di un Trofeo di portata nazionale, in cui ogni regione presenterà delle rappresentative formate dai migliori 16 atleti, divisi equamente tra maschi e femmine. È chiaro che attraverso questa selezione il Trofeo sarà in qualche modo testimonianza dell’andamento del settore del nuoto in acque libere nelle diverse regioni. Già dagli ultimi appuntamenti di fondo indoor abbiamo visto come il nuoto siciliano sia in continua crescita. Sarà una grande opportunità di crescita per i nostri ragazzi potersi confrontare con i più forti atleti nazionali.

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Tra gli osservati speciali di questo Grand Prix troviamo Tiziano Tripodi (2006) e Federica Sirchia (2007), entrambi atleti della Polisportiva Mimmo Ferrito, vincitori della scorsa edizione e tra i probabili componenti della rappresentativa siciliana al Trofeo delle Regioni. A loro abbiamo chiesto in che modo si preparano a questo esordio.

Tiziano, Federica avete vinto la scorsa edizione del Grand Prix Sicilia; come vi siete preparati per questa prima gara? È cambiato qualcosa nei vostri allenamenti rispetto all’anno scorso?

Federica: Abbiamo iniziato già da un po’ di tempo ad allenarci in mare e questo ci ha consentito di fare già qualche nuotata ad Isola delle Femmine; mentre negli allenamenti in piscina abbiamo seguito la stessa linea di conduzione dell’anno scorso
Tiziano: Quest’anno ho intensificato gli allenamenti in termini di volume, in modo da poter essere in grado di sopportare e gestire carichi e distanze maggiori. Inoltre ho già fatto qualche allenamento in mare per provare la muta e il percorso, sebbene lo conoscessi già dall’anno scorso. Alla fine saranno le condizioni meteo quindi la vera discriminante.

Siete candidati a formare la rappresentativa siciliana al Trofeo delle Regioni. Questo “carico di responsabilità” vi fa vivere le gare con ansia e preoccupazione o semplicemente non vedete l’ora?

Federica: Cercherò di affrontare ogni gara come ho fatto nella scorsa stagione. Mettendo tutto l’impegno e la volontà necessari al conseguimento degli obiettivi che mi sono prefissata e senza mai far mancare l’entusiasmo e il divertimento.
Tiziano: Un po’ di ansia c’è sempre, perché non si sa mai cosa aspettarsi. Conosco già i miei avversari e so che ce ne sono di molto forti, ma faccio affidamento sul lavoro che ho fatto in allenamento. A dire il vero ho già gareggiato prima di questa gara, a Mondello… Ho vinto, ma di pochissimo!

Chi pensate possano essere i vostri diretti rivali di quest’anno?

Federica: Nessuna in particolare…  Speriamo! (ridendo)
TizianoCome sempre Marco Inglima e poi Badagliacco, Lauricella, Ginex … più tutti quelli della Sicilia Orientale.

Volete dare qualche consiglio a chi si avvicina alle gare in mare per la prima volta?

Federica: Affrontate il mare con serenità e gestite con tranquillità qualsiasi evento imprevisto possa accadere, è questo il bello della gara. Ricordo ancora la mia prima gara in mare open water! Era il 2020 quando mi sono cimentata con la 5km di Scopello, mi sono subito sentita a mio agio!
Tiziano: Nuotate con tranquillità, perché le condizioni di sicurezza non vengono mai meno. Non pensate al nuoto in piscina, dove si fa avanti e indietro. Cambiate il vostro approccio. Vi divertirete.

A noi non resta che augurare ai partecipanti un grande in bocca al lupo!

Che vinca il migliore e buon Grand Prix a tutti!

Foto: Annamaria Mangiacasale