La diciassettesima edizione dei Campionati del Mondo in vasca corta è alle porte, la Duna Aréna di Budapest ospiterà la rassegna iridata, per la prima volta in versione “short”, dal 10 al 15 dicembre.

Ripercorriamo insieme tutte le tappe di questa manifestazione dalla prima edizione di Palma di Maiorca del 1993 fino all’ultima edizione di Melbourne 2022.

1993 – Palma de Maiorca
Oltre che per la località ospitante alquanto particolare, la prima edizione dei Mondiali in vasca corta è da ricordare anche perché è stata l’unica in cui fu la Cina a trionfare nel medagliere generale, con dieci ori tutti provenienti dal settore femminile. Storica anche la doppietta brasiliana nei 100 stile maschi, con Fernando Scherer vittorioso su Gustavo Borges.

13 i record del mondo, 11 tra le donne, 2 tra gli uomini. Per l’Italia, il primo podio è di Luca Bianchin, argento nei 200 dorso. Solo 313 gli atleti partecipanti: una prova generale.


1995 – Rio de Janeiro
Dal Mediterraneo all’Atlantico, il medagliere lo vince l’Australia, con gli USA praticamente assenti perché impegnati con il finale della stagione universitaria.

Il Brasile padrone di casa vince 100 (Scherer), 200 (Borges) e 4×100 stile, mentre i record del mondo sono 4, tutti tra le donne, con Samantha Riley protagonista della doppietta 100-200 rana. Nessun podio per l’Italia.

1997 – Götheborg
Si va al freddo per la terza edizione, dove è di nuovo l’Australia a dominare il medagliere generale. La donna dei campionati è Claudia Poll, doppietta nei 100 e 200 stile con entrambi i world record migliorati, mentre gli USA si reggono sulle spalle di Jenny Thompson, oro nei 100 stile e farfalla.

Anche tra gli uomini non mancano i nomi esotici: su tutti Francisco Sanchez, venezuelano doppietta nei 50 e 100 stile, e Neisser Bent, cubano, dominatore di 100 e 200 dorso. I 1500 vengono vinti da un diciassettenne Grant Hackett, alla prima affermazione internazionale.


1999 – Hong Kong
Alla quarta edizione, la FINA si accorge che è una buona idea inserire anche le distanze dei 50 farfalla, dorso e rana, completando così il programma. Il medagliere è per la terza volta dell’Australia, che schiera tutti i suoi gioielli in quello che sembra un antipasto dell’Olimpiade di Sydney.

Particolarmente memorabile la finale dei 200 stile, con Thorpe a vincere (con world record) su Klim e van den Hoogenband, così come quella dei 400, con Hackett che si impone (con world record) su Thorpe e Massimiliano Rosolino. USA ancora con la sola Thompson (3 ori) a tenere alta la bandiera, Italia a podio anche con Fioravanti, argento nei 100 rana.

2000 – Atene
La prima edizione in un anno pari coincide anche con la prima partecipazione convinta degli USA, che infatti vincono il medagliere con soli 2 ori di vantaggio sulla Svezia guidata dai super specialisti Alshammar e Frolander.

Non ci sono gli australiani, impegnati nella preparazione dei Giochi di casa, mentre sono 9 i record del mondo, 6 maschili e 3 femminili. Neil Walker è l’uomo dei Mondiali, grazie soprattutto al dominio nei 100 dorso e misti, mentre per noi è Rosolino, che va a podio nei 200 stile (argento), nei 400 stile e nei 200 misti (bronzo).


2002 – Mosca
Tornano gli australiani che vincono il medagliere con dieci ori pur ottenendo meno podi degli americani (18 a 26).

È un mondale delle prime volte sul podio: per l’Argentina con Jose Meolans, oro nei 50 e argento nei 100 stile, per l’Algeria con Salim Iles, bronzo nei 100 stile, per la Svizzera, con Flavia Rigamonti negli 800, e per Israele, bronzo con Vered Borochovski nei 50 farfalla. Un solo podio per l’Italia, quello di Christian Minotti bronzo nei 1500.

2004 – Indianapolis
Si va negli USA che, per l’occasione, si presentano con la squadra al completo: 44 medaglie e 21 ori, tre volte tanto l’Australia seconda classificata nel medagliere finale. Ci sono proprio tutti, da Jason Lezak a Brendan Hansen, Ian Crocker, Aaron Peirsol, Ryan Lochte e perfino Michael Phelps, al suo unico oro di sempre nella manifestazione, quello dei 200 stile.

C’è anche un ultimo squillo per l’eterna Jenny Thompson, che vince i 50 farfalla e la 4×100 stile, mentre la donna dei Mondiali è nettamente Brooke Hanson, 5 ori individuali e 1 in staffetta. Per l’Italia c’è un altro podio nei 1500, quello di Simone Ercoli, argento dietro il russo Prilukov.


2006 – Shanghai
Si torna in Cina ed è l’Australia a tornare in testa al medagliere, trainata da Lisbeth Lenton (5 ori) e Matt Welsh (4 ori) mentre Ryan Lochte inizia la sua personale cavalcata ai Mondiali di corta conquistando 200 dorso, 200 e 400 misti.

Per i nostri colori ben 12 medaglie, su tutte i primi due ori nella 4×100 e 4×200 stile uomini e le prime medaglie al femminile, Federica Pellegrini, argento nei 200 e bronzo nei 400 stile, Francesca Segat argento nei 200 farfalla e Alessia Filippi argento nei 400 misti. Tornando alle prime volte, c’è un oro per il Kazakistan, Vladislav Poliakov nei 200 rana.

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2008 – Manchester
17 record del mondo nella prima manifestazione dell’era “costumoni”, dominata dagli USA e da Ryan Lochte, 3 ori individuali e uno in staffetta.

Il personaggio dei campionati viene dallo Zimbabwe ed è Kirsty Coventry, quattro ori e tre record del mondo tra dorso e misti. Piccolo passo indietro per l’Italia, che torna a casa senza ori e con soli quattro podi, due di Rosolino, uno di Magnini e uno della 4×200.


2010 – Dubai
Da questa edizione i Mondiali in vasca da 25 trovano la definitiva collocazione invernale, a ridosso della fine dell’anno e quindi del termine della stagione della corta.

Altri 5 ori (2 record del mondo e due record dei Campionati) per Ryan Lochte, che vista l’assenza di Michael Phelps ha trovato la dimensione nella quale essere l’assoluto dominatore.Tra le donne, Rebecca Soni e Mireia Belmonte Garcia hanno il miglior record, 3 ori a testa, mentre il medagliere è appannaggio degli USA. Solo due podi per l’Italia: un argento di Fabio Scozzoli nei 50 rana, un bronzo di Federica Pellegrini nei 400 stile.

2012 – Istanbul
Dopo un’Olimpiade deludente, quella di Istanbul è un’edizione storica per l’Italia, quella dei primi due ori individuali. Il primo è di Ilaria Bianchi nei 100 farfalla, primo oro in assoluto per una donna, e il secondo è quello di Fabio Scozzoli nei 100 rana. Gli USA dominano il medagliere, con Lochte che porta a 8 il record assoluto di medaglie conquistate in una sola edizione (6 ori).

Tra le donne assistiamo all’avvento della Iron Lady, Katinka Hosszú, che vince 200 farfalla e 100 misti, e di Rūta Meilutytė, sbocciata a Londra 2012 e vincitrice qui di 50 e 100 rana. Primo podio internazionale per Gregorio Paltrinieri, 18 anni, argento nei 1500.


2014 – Doha
Dopo anni di dominio USA, è il Brasile che si impone nel medagliere con ben 7 ori, che hanno i volti da copertina di Cesar Cielo, Felipe Franca Silva ed Etiene Medeiros. Esordiscono le staffette 4×50 stile e mista e le staffette mixed, mentre Katinka Hosszú sale a 4 ori individuali.

L’Italia si difende con 6 medaglie, tra le quali spicca il titolo di Gregorio Paltrinieri nei 1500. Nei 50 dorso, Florent Manaudou stabilisce il record del mondo forse meno atteso di sempre.

2016 – Windsor
Si vola in Canada e gli USA tornano a partecipare con convinzione, vincendo il medagliere con 9 ori sui 7 dell’Ungheria, tutti conquistati da Katinka Hosszú (record).

In questa occasione, Federica Pellegrini aggiunge l’unico oro che mancava alla sua bacheca, chiudendo così il Grande Slam dei 200 stile. Chad Le Clos e Park Tae-Hwan sono gli uomini con più ori individuale, tre a testa.


2018 – Hangzhou
17 ori e 36 medaglie per gli USA, che stravincono il medagliere guidati dai successi del nuovo fenomeno Caeleb Dressel (6 ori, 1 individuale e 5 staffette).

Con altri 4 ori Katinka Hosszú sale a 17 totali, record assoluto. 7 medaglie per l’Italia, con Simona Quadarella (argento negli 800) e Martina Carraro (bronzo nei 100 rana) che fanno il loro esordio sul podio, e Gregorio Paltrineiri al secondo argento consecutivo nei 1500.

2021 – Abu Dhabi

Nell’edizione post pandemica, ancora gli USA al comando del medagliere, con 9 ori, davanti a Canada (7) e Italia, che vive il suo miglior Mondiale con 5 ori, 5 argenti e 6 bronzi. Spiccano i titoli di Alessandro Miressi (100 stile), Alberto Razzetti (200 farfalla) e Matteo Rivolta (100 farfalla).

Con altri due ori, Ranomi Kromowidjojo sale a 14 totali in carriera, mentre Nicholas Santos, a 41 anni suonati, conquista il suo terzo titolo nei 50 farfalla. Memorabile il 1500 di Florian Wellbrock che strappa il record del mondo a Gregorio Paltrinieri.


2022 – Melbourne
Si ritorna agli anni pari e gli States non mollano la testa della graduatoria, aggiudicandosi 36 medaglie totali, delle quali 17 d’oro, davanti ai padroni di casa australiani che si fermano a 13 ori e 26 podi. Terza nel medagliere è l’Italia, che con 16 medaglie pareggia l’edizione 2021, con uno score quasi identico (5+6+5).

È il Mondiale di Gregorio Paltrinieri, che vince 800 e 1500 nel decimo anniversario della sua prima medaglia internazionale, che risale ai Mondiali di Istanbul 2012. Un oro anche per Thomas Ceccon, nei 100 misti, gara che ha fortemente voluto e poi vinto, e per le staffette maschili 4×50 mista e 4×100 stile, entrambe impreziosite dal record del mondo. La star della manifestazione, con 5 ori e 2 argenti, è la stellina universitaria Kate Douglass, un nome che negli anni successivi avremmo sentito di nuovo.

Foto: Fabio Cetti | Corsia4