Si chiude l’edizione 2023 del Mare Nostrum, con l’ultima tappa in scena a Monaco.

Ad aggiudicarsi le rispettive classifiche a punti e il conseguente premio in denaro di 7000 € sono Siobhan Haughey e Ippei Watanabe, la prima grazie alle prestazioni ottenute tra 100 e 200 stile, il secondo con gli squilli nei 200 rana.

Ma andiamo a vedere come è andata anche quest’ultima tappa, che ha visto ancora in acqua diversi azzurri ovviamente da protagonisti.

Club dei record

Monaco è terra di conquista: cadono infatti diversi primati della manifestazione (relativi solo alla tappa monegasca), il primo dei quali lo fa registrare proprio la Haughey. L’atleta di Hong Kong, che a Barcellona aveva fatto segnare il miglior crono stagionale nei 100 stile, si conferma anche nei 200, dove vince in 1’55’’03, terzo tempo mondiale stagionale e nuovo primato della manifestazione strappato a Camille Muffat che lo deteneva in 1’55’’21 dal 2013. Per lei poi anche il successo nei 100 stile in 52’’88.

Altro record in arrivo poi per Tomoru Honda: il nipponico vince i 200 farfalla in 1’54’’22, cancellando il primato del connazionale Daiya Seto che nel 2015 nuotava in 1’54’’68, mentre la gara più veloce dei 100 va a Noe Ponti in 51’’28, tre decimi meglio dell’ex primatista Chad Le Clos che nel 2016 nuotava appunto 51’’58.

Gli ultimi record arrivano dalle prove nei 50, che si sono snodate in diversi turni qualificatori, fino alla finale a due. Lo cancella due volte ad esempio Lara van Niekerk nei 50 rana, nuotando in semifinale 29’’89 un centesimo meglio da quanto lei nuotato lo scorso anno, abbassandolo ancora in finale con 29’’75, miglior crono mondiale stagionale.

A record anche Sarah Sjöström, sia nei 50 stile, dove in semifinale tocca in 23’’82 cancellando il suo 23’’95 del 2017 per poi vincere la finale in 23’’90 e nei 50 farfalla, dove chiude in 24’’85, cinque centesimi meglio di quanto fatto registrare nel 2017.

L’ultimo primato da segnalare è quello di Ingrid Wilm nei 50 dorso, brava a ottenere il secondo crono mondiale stagionale di 27’’37 con il quale eguaglia il primato di Monaco di Anastasia Fesikova del 2018.

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Bene gli azzurri

Ancora protagonisti in casa Italia: Thomas Ceccon spazia come suo solito fra distanze e stili ma qui rende onore alla prova che lo ha incoronato primatista mondiale. Vince appunto i 100 dorso in 53’’45, mentre nella finale secca dei 50 farfalla va vicino al suo record italiano toccando in 22’’87, battuto solo da Michael Andrew per due centesimi. Entrambi scalano il ranking mondiale stagionale salendo al secondo e terzo posto.

Sarà poi la rana a far parlare d’Italia. Nicolò Martinenghi vince infatti i 100 in 1’00’’06 e anche i 50 con 27’’02, mentre Lisa Angiolini si impone nei 200 in 2’26’’07 (chiude sesta nei 100 in 1’08’’16 nella prova vinta da Lydia Jacoby in 1’05’’99).

Varie ed eventuali

Da segnalare anche il terzo successo su tre di Ippei Watanabe nei 200 rana, vinti in 2’09’’41, ma anche la doppietta di Katsuhiro Matsumoto che vince 100 e 200 stile rispettivamente in 48’’61 (su Gaziev in 48’’78) e 1’47’’41.

Divertente infine anche il duello finale a due nei 50 stile, con l’ungherese Szebasztián Szabó che ha la meglio di Andrew per soli due centesimi grazie al crono di 21’’74.

Foto: Fabio Cetti | Corsia4

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