Si chiude la seconda sessione pomeridiana di gare all’Aquatics Centre e arrivano nuove medaglie per gli azzurri, questo il bottino: un argento, un bronzo (storico!) e due legni… ahinoi! Ma vediamo cosa è successo in questo seconda serata di finali da Londra.
Si parte con la finale dei 50 farfalla maschili dove il nostro Piero Codia sfiora un podio decisamente alla sua portata per un solo decimo, comunque bravo in 23.46. L’ucraino Govorov conferma la supremazia mostrata nelle precedenti fasi unico sotto i 23 secondi e resiste all’attacco di un “certo” ungherese Cseh che ormai spazia in ogni distanza in cui scende in acqua che siano misti o farfalla 400 o 50. A completare il podio il britannico Proud.
Nelle semifinali dei 100 stile femminili tutto fila liscio, anche perché molte delle ragazze impegnate erano attese in altre finali della giornata. Segna il miglior crono l’olandese Heemskerk, seguita dalla francese Bonnet e dalla coppia più accreditata Kromowidjojo–Sjöström. L’azzurra Di Pietro centra la finale con l’ultimo tempo disponibile di 54.77, mentre Erika Ferraioli è solo decima in 54.96.
Nella terza gara arriva un podio storico per l’Italia il primo europeo nella storia di questa distanza e grazie a Simone Sabbioni che tocca le piastre a ex aequo con il promettente greco Christou in 54.19. Simone ai microfoni della Caporale è decisamente contrariato del tempo fatto, ma quando torna con la medaglia al collo (e forse dopo aver parlato con il team) si rende conto che il primo bronzo europeo a livello assoluto non è poi così male! Vince il bel Camille Lacourt tallonato dal russo Tarasevič che chiude ad un solo decimo di distanza.
Nessuna italiana nelle finali dei 50 farfalla donne: pratica chiusa per la svedesina Sjöström in 24.99 davanti alla danese Ottesen e all’inglese Halsall che lasciano fuori dal podio la Kromowidjojo. Sfuma la speranza della veterana Alshammar di agguantare l’ennesima medaglia internazionale, solo quinta in 26.01.
Doppietta inglese nei 100 rana maschili con il re indiscusso Adam Peaty alla vittoria in 58.36 che si trascina dietro il connazionale Murdoch. Negli ultimi metri un Toniato arrembante recupera sul lituano Titenis ma non basta per toccare davanti e arriva così il secondo legno di serata con il crono di 1.00.42 da aggiustare ancora in vista Rio (TL 1.00.1).
Semi della stessa specialità ma al femminile, tutto facile per la lituana Meilutytė che nuota il record dei campionati in 1.06.16. Bene la Carraro che entra in finale con il terzo crono assoluto di 1.07.53: sarà bagarre per i due gradini del podio disponibili. Fuori Arianna Castiglioni che paga lo scotto degli acciacchi stagionali chiudendo decima in 1.08.29.
Arrivano i 200 misti maschili e la notizia più sorprendente è che l’ungherese Cseh… non c’è! Non potrà quindi inanellare la sua sesta vittoria consecutiva nella specialità che tanto gli ha dato nella sua fantastica carriera. Il nostro Turrini accede in finale con il 5° crono di 2.00.57: “vediamo se si riesce a scendere ancora un po’ domani sera“.
Nell’ultima finale di giornata – i 200 dorso – arriva un altro oro ungherese grazie all’Ironlady (un’oro al giorno…), la Hosszú forza il passaggio tiene nel terzo split ma poi deve resistere al rientro dell’ucraina Zevina che nell’ultima vasca le rosicchia qualche decimo. A completare il podio la croata Samardzic con un tempo decisamente abbordabile dalla nostra Panziera vittima di se stessa e delle sue virate.
Nelle semi dei 200 stile libero finalmente si intravede un mezzo sorriso dell’italiano d’America D’Arrigo che centra la finale con il sesto tempo (1.47.56) ma ci vorrà ben altro per prendere una medaglia, meno per il pass olimpico che è alla sua portata. Il più veloce è l’olandese Verschuren in 1.45.87, inseguito dal serbo Stjepanović e dall’inglese Guy che stavolta non delude.
In chiusura di giornata arriva l’argento per l’Italia nella staffetta 4×100 mista mista. Apre bene Sabbioni (54.01) dando il cambio al comando alla ranista Carraro (1.07.48) che si vede sfilare in subacquea da un Peaty tutto sommato contenuto (58.84), rimonta a delfino per Codia (51.05) che ci dà il cambio in seconda posizione ma Federica non può recuperare quel secondo e mezzo di distacco alla Halsall anche se mezzo secondo lo rosicchia. Quindi argento dietro a Gran Bretagna e davanti all’Ungheria, con la Pellegrini che nuota la frazione più veloce a stile libero in 53.20, ad esclusione dell’unico frazionista maschio della Moldavia che comunque nuota in 51.75.
In attesa che fiocchino le medaglie (da Greg e Detti in finale oggi), capiamo perchè l’Iron Lady era così convinta di fare tutte le gare: pare infatti che da quest’anno i medagliati prendano qualche soldino in più. Duemila euro al primo, 1500 al secondo e una milletta al terzo. Senza contare le staffette (anche quelle retribuite), l’affamata magiara può arrivare vicina al gruzzolo raccolto a Netanya (20.000 €) vinto grazie al nuovo primato mondiale dei 200 misti. E tutti la invidiamo un po’!
(foto copertina: from LEN e-news free licence | Deepbluemedia)
Campionato Europeo vasca lunga 2016 – Londra 16-22 maggio
Segui e commenta l’evento sul Forum di Corsia 4