Si è chiuso ieri il periodo (1°-20 novembre) che la FIN aveva indicato come valido per il conseguimento di tempi valutabili ai fini della convocazione per il XIII Campionato mondiale in vasca corta (Windsor – Canada, 6-11 dicembre).
Come si sa dal 14 ottobre, giorno di pubblicazione del Regolamento del Settore Nuoto, per questa manifestazione iridata la Direzione Tecnica non ha definito una tabella dei tempi-limite, riservandosi di selezionare per Windsor gli atleti capaci di prestazioni che “dall’osservazione delle recenti edizioni dei Campionati mondiali in vasca corta, possano consentire la presenza in finale”.
In attesa dell’ufficializzazione dei componenti che si uniranno ai quattro già qualificati (perché finalisti olimpici e/o campioni continentali) Gabriele Detti, Luca Dotto, Gregorio Paltrinieri e Federica Pellegrini, abbiamo quindi provato a stilare un elenco di atleti che possono ambire alla trasferta canadese.
Per farlo, ci siamo ovviamente basati sui tempi che nel 2014 avevano consentito l’ingresso in finale nel Mondiale disputato a Doha e li abbiamo messi a confronto con quelli che vantano gli attuali leader delle graduatorie nazionali di vasca corta nel periodo 1°-20 novembre.
Fermo restando che nelle valutazioni di Cesare Butini potranno rientrare – come specificato nei criteri per la selezione al Mondiale di Windsor indicati nel Regolamento – considerazioni che premino al di là del parametro squisitamente cronometrico gli atleti della fascia giovanile, dal prospetto seguente è possibile trarre indicazioni su chi e in quale distanza può nutrire fondate aspettative di far parte della spedizione azzurra che dal 6 all’11 dicembre gareggerà nella manifestazione iridata.
Come si vede, nessun atleta, a parte Federica Pellegrini, già qualificata di diritto, nei 200 stile e con tempi ottimi anche nei 100 stile e 200 dorso, ha fatto segnare un tempo inferiore a quello di riferimento. Nei 50 farfalla però Silvia Di Pietro l’ha eguagliato al centesimo!
Impensabile, però, che la squadra per Windsor possa limitarsi a quattro componenti e quindi – per proseguire il nostro gioco di pronostici – prendiamo in considerazione la colonna del prospetto che indica il differenziale tra il parametro di Doha e il miglior tempo nuotato nel periodo 1°-20 novembre.
Distinguendo le prestazioni in base a questo valore, possiamo quindi suddividere gli atleti al vertice della graduatoria in 3 fasce di “probabilità” di convocazione:
Probabilità alta (scostamento non superiore all’1%)
Federico Bocchia (50 sl)
Marco Orsi (100 sl; nei 100 mi è a 1,15% e nei 50 sl a 1,26%)
Fabio Scozzoli (50 ra; 100 ra; nei 100 mi è a 0,89%)
Simone Geni (100 mi)
Federico Turrini (400 mi; nei 200 mi è a 1,16%)
Erika Ferraioli (50 sl; nei 100 sl è a 0,83%)
Silvia Di Pietro (50 fa e 100 fa; nei 50 sl è a 0,58%)
Silvia Scalia (100do; nei 50do è a 2,00%)
Alessia Polieri (200 fa)
Probabilità media (scostamento 1,1-2%)
Filippo Magnini (200 sl)
Niccolò Bonacchi (100 do)
Damiano Lestingi (200 do)
Piero Codia (50fa; nei 100 fa è a 2,14%)
Giacomo Carini (200 fa)
Simona Quadarella (400 sl)
Martina Carraro (50 ra; 100 ra)
Laura Letrari (100 mi)
Sara Franceschi (200 mi)
Stefania Pirozzi (400 mi)
Probabilità bassa (scostamento superiore al 2%)
Matteo Milli (50 do)
Claudio Fossi (200 ra)
Lisa Fissneider (200 ra)
A favore di una convocazione di Giacomo Carini, Simona Quadarella (negli 800 – distanza in cui si disputano serie in base al tempo di iscrizione – vanta al momento l’8° tempo al mondo) e Sara Franceschi potrebbe giocare il fattore “gioventù”, criterio in base al quale rientrerebbero tra i papabili anche Nicolò Martinenghi e Lorenzo Mora (suoi i migliori crono stagionali nei 100 dorso, 51’’43, e nei 200 dorso, 1’53’’12, nuotati però il 23 ottobre!).
Per le staffette – ricordiamo che ne sono previste ben 12! – il discorso è più complesso, perché è richiesta una potenzialità da 5° posto e le valutazioni non potranno non tener conto sia dello stato di forma dei nostri che delle effettive formazioni che schiereranno le altre nazionali in una competizione che sappiamo già non vedrà al via diversi big del nuoto mondiale.
Gli azzurri sono campioni continentali in carica nella 4×50 stile libero femminile, nella 4×50 mista maschile e in tutte e due le staffette con formazione di genere misto in programma a Netanya nel 2015, ma sabato il Direttore Tecnico ai microfoni RAI ha fatto chiaramente intendere che nelle selezioni a questo mondiale verrà data priorità ai quartetti delle staffette nelle distanze olimpiche: se vedremo quindi l’Italia in acqua anche nelle 4×50 (novità del programma iridato introdotta a Doha), questo avverrà solo se la composizione sarà tecnicamente possibile con gli atleti già iscritti a un’altra gara.
Di questo (e molto altro!) si parlerà domani proprio con Cesare Butini, ospite come sempre graditissimo nel salotto di Corsia4 per un nuovo podcast, che si preannuncia imperdibile per i veri appassionati di nuoto!!!