Riccione destinazione Copenaghen. Ma non solo!

Mai come quest’anno il Campionato Italiano Open in vasca corta si fa interessante. Venerdì e sabato infatti a Riccione si deciderà buona parte della squadra che volerà in Danimarca per i Campionati Continentali, nel difficile compito di ripetere il medagliere di due anni fa che vide l’Italia seconda solo all’Ungheria con ben 7 ori e un totale di 17 medaglie.

I “già” Qualificati

Ma andiamo con ordine: prima infatti bisogna passare attraverso la vasca corta di Riccione, che molti dei presenti rivedranno poi ad Aprile subito in coda agli Assoluti per le finali del Campionato Nazionale a Squadre.

Diversi posti sono già assegnati, seguendo le direttive del regolamento FIN.

Vanno di diritto a Copenaghen infatti coloro che ai Mondiali di Budapest sono entrati tra i migliori dodici in semifinale o in quelle gare sprovviste di semifinali. Si sono così aggiudicati un posto nella capitale danese tra gli uomini Dotto (50 stile), Paltrinieri (800 e 1500 stile), Martinenghi (50 e 100 rana), Scozzoli (50 rana), Pizzini (200 rana) e Codia (50 e 100 farfalla) mentre tra le donne Pellegrini (200 stile), Quadarella (800 e 1500 stile), Castiglioni (50 e 100 rana), Bianchi (100 farfalla) e Pirozzi (200 farfalla). Oltre ovviamente a Gabriele Detti che avrebbe il pass per 400, 800 e 1500 ma che purtroppo non sarà al via causa un infortunio alla spalla.

Il regolamento dice che si potranno portare fino a tre atleti per gara, quindi questi Italiani Open lasciano porte aperte un po’ atutti, specialmente per i giovani.

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Le gare da non perdere!

Scozzoli vs Martinenghi
Due generazioni a confronto che già da un anno si danno battaglia per il trono di miglior ranista italiano. Se il giovane Nicolò è entrato come un treno negli equilibri azzurri, stampando record italiani a profusione in vasca lunga, la corta è ancora regno di Scozzoli, che detiene i primati italiani sia nei 50 che nei 100 e ha fin’ora sempre dato paga al compagno più giovane.

Dominio confermato anche in questo inizio di stagione, dove Scozzoli è parso in ottima forma mentre Martinenghi paga ancora lo stacco fulmineo e le subacquee magistrali del compagno più grande. Spettacolo assicurato nella sfida a due, ma occhio a qualche possibile inserimento (vedi il sempreverde Toniato).

Federica Pellegrini
Non esiste Campionato Italiano senza la Divina. Federica Pellegrini starà pur cambiando direzione passando alla velocità, ma Italia resta inavvicinabile per tutte. Iscritta a 50, 100, 200 e 400 stile libero (le farà tutte?) e soprattutto 100 e 200 dorso, la campionessa mondiale in carica non dovrebbe lasciare speranze a nessuna.

Nei 100 stile manca l’avversaria più pericolosa degli ultimi anni e fedele compagna della staffetta veloce, ovvero Silvia Di Pietro, out per infortunio. Erika Ferraioli proverà a fare il miracolo ma soprattutto a trovare il tempo limite per l’Europeo. Scontato dire che qualora la Pellegrini scendesse in acqua nei 200 e 400 non avrebbe problemi a vincere, mentre nel dorso qualche problema potrebbero portarglielo Margherita Panziera (miglior crono stagionale nei 100).

Codia vs Rivolta
Altra sfida che ci aspettiamo interessante. Come per i due ranisti, Codia e Rivolta si “scornano” da diversi anni in Italia, passandosi la palla di miglior delfinista azzurro. Negli ultimi anni ha sorriso il taciturno Codia, soprattutto in estate quando si giocava la finale mondiale con i big di tutto il mondo mentre Rivolta guardava da casa. Attenzione però a Rivolta che sembra essersi ripreso e soprattutto in corta non ha mai steccato. Oltre ad avere i migliori stagionali di 50 e 100 è anche detentore dei rispettivi primati italiani. Razzetti nei 50 e Geni nei 100 le possibili sorprese.

Castiglioni vs Carraro
Altro confronto di un certo spessore è quello tra le due raniste azzurre per eccellenza. Se Martina pareva aver effettuato il sorpasso sulla rivale due primavere fa con il primato italiano in vasca lunga, prima Olimpiadi e poi Mondiali hanno ribadito che Arianna quando conta tira fuori sempre qualcosa in più. Le due quest’anno si sono già affrontate a Legnano nei 50 vinti dalla Carraro di un decimo con il migliore stagionale (30’’63) mentre sul 100 la Castiglioni di World Cup (Berlino) è la più veloce fin’ora. Ilaria Scarcella sempre possibile sorpresa mentre le giovanissime sembrano ancora distaccate.

200 e 400 stile cercasi leader!
Quasi impossibile pronosticare un vincitore in queste due prove al maschile. Orfani di Gabriele Detti, ma anche di Paltrinieri che tornerà solo per gli Europei, i 400 stile non hanno un top name pronto a reggere il peso degli assenti. Tolto Detti è Matteo Ciampi ad avere il miglior crono di stagione, tallonato dai giovani Proietti Colonna e Bortozzu. Probabile l’inserimento in graduatoria di Megli, Acerenza e Di Giorgio che dovrebbero lottare per l’oro. Diverso il discorso dei 200! Già perché non molla mai Filippo Magnini, che a Genova al Sapio ha regalato emozioni e si candida alla vittoria più facilmente nella distanza doppia che nella gara regina.

Sabbioni in back?
Presto per dirlo oggi, lo capiremo solamente a fine campionati. Simone sembra aver superato il momento difficile – a causa di problemi di salute – che va dalle Olimpiadi fino alla mancata qualificazione Mondiale. Il ragazzo si è preso i migliori crono italiani stagionali sia nei 50 che nei 100 e pare il favorito per vittoria e pass europeo. Ma troverà avversari tosti: Matteo Milli ha portato sulle sue spalle il peso del dorso italiano ai Mondiali e vuole regalarsi anche l’Europeo di corta, mentre Lorenzo Mora è il più pericoloso in vasca corta, tanto da aver già battuto diverse volte proprio Sabbioni.

E l’outsider? Riduttivo chiamarlo così perché Thomas Ceccon ha il terzo tempo stagionale nei 50 e il secondo nei 100. Da non sottovalutare nonostante la giovane età (classe 2001).

Chi sarà il re della gara regina?
Difficile prevederlo. Sulla carta i nomi sono quelli: Dotto, Orsi, Magnini tra i reduci della vecchia scuola, Miressi, Vendrame e Zazzeri per la new generation. Bomber Orsi ha un personale stagionale nuotato però ad agosto in WC di 46’’70 e nessuno da novembre ad oggi gli si è minimamente avvicinato. Vero che anche lui stesso è ben lontano da quel crono con un migliore di 48’’ e mezzo nuotato a Bolzano. Salta davanti a tutti allora Miressi, che al Sapio scende sotto i 48’’ di un paio di decimi. E Dotto? Nei 50 ha risposto presente fino ad oggi, sul 100 può dare di più. Filippo Magnini è sempre pericoloso anche se è sembrato più a suo agio sulla doppia distanza mentre Vendrame e Zazzeri sono ancora lontani da quanto nuotato in vasca lunga.

Una due giorni dunque bella intensa. Il tutto finalizzato oltre che alla crescita individuale dei giovani, alla ricerca di un titolo italiano ma soprattutto a un pass per Copenaghen. Dal 13 al 17 dicembre, nella splendida cornice tutta esaurita della Royal Arena, sarà dura per gli azzurri confermare, come già detto, il bottino di Netanya.

Sjöström, Hosszú e Peaty i nomi di spicco di questa edizione, senza dimenticare ovviamente i nostri Pellegrini e Paltrinieri. Ma dell’Europeo si parlerà a partire da domenica!